Zoričić: «Pola è la città più bella per viverci»

Il Teatro Popolare Istriano ha ospitato la Seduta solenne del Consiglio

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Zoričić: «Pola è la città più bella per viverci»
I benemeriti dell’anno. Foto: DARIA DEGHENGHI

Il 5 maggio di 79 anni fa Pola veniva liberata dall’occupazione nazifascista. Oggi come allora Pola festeggia la sua libertà cosciente del fatto che non è scontata e che c’è bisogno di conservarla attivamente. “Pola inneggia alla libertà da decenni, Pola esprime la sua essenza nel linguaggio della libertà con l’azione cosciente di individui liberi. Oggi omaggeremo i nostri benemeriti perché rendono la nostra città migliore e perché grazie al loro impegno Pola è la città più bella per viverci”, ha detto Filip Zoričić formulando il suo augurio ai polesi di una felice Giornata della Città.

Storia e cultura in primis
Dopo i saluti di circostanza, il primo cittadino ha passato in rassegna le sfide, i progetti, i sogni e le prospettive della legislatura. Pola come città di storia e di cultura in primis, a cominciare dalla riqualificazione del Colle castello con i suoi musei e il teatro romano, all’Estate culturale polese, che ormai accetta solo il meglio della scena musicale mondiale. Dalla ristrutturazione della Sala Ciscutti del Teatro popolare istriano al rafforzamento del suo organico fino alla missione di candidare l’Arena di Pola alla protezione dell’UNESCO, proposito già tentato altre volte in passato, ma mai coronato da successo. Ebbene, è tempo di rendere giustizia all’anfiteatro di Vespasiano. Pola come città dello sport: verrà riqualificato lo stadio comunale Aldo Drosina, tra pochi giorni sarà aperto il nuovo campo di calcio a Valcane, entro l’anno inizieranno i lavori di costruzione della zona sportiva Campo marzio, il Palasport ha guadagnato in autonomia energetica col fotovoltaico, e verrà finalmente la volta del Pattinaggio. Ma è cambiata anche la normativa sullo sport: per dare vigore alle nuove leve è stato concepito un Piano strategico dello sviluppo delle società sportive e istituita la Fondazione dello sport per raccogliere i fondi necessari a investire negli sportivi emergenti e nei loro allenatori. Pola città di rapida urbanizzazione, con le opere pubbliche che verranno: la riqualificazione dei Giardini, gli asili di Valmade e Sisplatz, la seconda fase della tangenziale, l’ennesimo ampliamento del cimitero civico, i restauri dello stabilimento balneare di Stoia, della diga foranea e della Riva e la costruzione di nuove ali per gli edifici scolastici di Castagner e Siana. E infine, Pola città che si prende cura dei propri concittadini più fragili con gli investimenti nel dormitorio e nel programma Housing first, che ha già sottratto dalla strada decine di senzatetto.

Tutto è sempre un’attesa
La presidente del Consiglio cittadino ha aggiunto che una questione “scottante” e quella dell’hospice, struttura progettata e realizzata bene e tuttavia ancora fuori uso per tutta una serie di circostanze poco propizie, come la carica vacante al vertice della Diocesi Pola Parenzo e l’insediamento del nuovo vescovo dopo mesi di fumate nere. “Tutto è sempre un’attesa – ha detto Marija Marković Nikolovska –, ma i cittadini ci domandano se abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per accorciare i tempi degli arresti. Dopo l’apertura dell’ospedale è giunto il momento che la struttura venga adeguatamente dotata di personale qualificato”. In assenza del presidente della Regione, si è rivolto ai presenti il sostituto Tullio Demetlika, rimarcando la buona collaborazione tra la Città di Pola e la Regione, che si affiancano nella realizzazione di tutta una serie di opere pubbliche che né l’una né l’altra prese singolarmente sarebbero state in grado di portare a termine. Questo il caso delle scuole superiori di Medicina e Alberghiera, del Centro di coworking, dell’opera di ampliamento e di riqualificazione della Casa di riposo Alfredo Štiglić, ma anche di importanti opere portuali in via di progettazione come il restauro della diga foranea, la ricostruzione della banchina in Riva nel suo tratto centrale compreso tra il Cantiere navale e l’ACI marina, senza contare la grande manovra del trasferimento di tutti i servizi di soccorso (vigili del fuoco, medicina d’urgenza, protezione civile, soccorso alpino, Croce rossa e ispettorato antincendio) in una nuova struttura da edificare nella periferia est di Pola.

Il nuovo look di Sala Ciscutti
Tra gli oratori della giornata anche Orsat Miljenić inviato del presidente della Repubblica Zoran Milanović e Irena Hrstić in rappresentanza del premier Andrej Plenković. Nel corso della seduta è stato trasmesso il filmato sulle opere realizzate nel corso di un anno, mentre i due presentatori Petra Blašković e Luka Mihovilović hanno fatto l’elenco delle strutture restaurate della Sala Ciscutti che hanno avuto luogo dall’agosto del 2023 ad oggi: le colonne, i pavimenti, i parapetti dei palchi in legno sopravvissuti per 145 anni, le pareti divisorie e gli elementi decorativi, gli arredi, il boccascena, le poltrone dalla platea al loggione i due sipari (il tendaggio in velluto e il sipario metallico), il sistema di evacuazione di emergenza, gli impianti di illuminazione. Tutto è stato decorato di verde oliva e oro antico, come prima, con la sola differenza che il numero dei posti a sedere è stato ulteriormente ridotto per ragioni di sicurezza.

Premi e riconoscimenti
A coronamento della seduta solenne sono stati premiati i benemeriti secondo la deliberazione del Consiglio municipale: l’architetto Josip Brezac, Premio Città di Pola 2024, Rozalija Javoran, Stemma della Città di Pola, la Scuola per l’educazione e l’istruzione, Diploma di benemerenza, e Radovan Kirin, Cittadino onorario. Il sindaco ha inoltre conferito altri 15 riconoscimenti a propria discrezione: il Centro diurno di riabilitazione di Veruda, la Fiera del libro, Branko Okamca, Teodora Beletić, Ozren Catela, Helena Babić e Jana Milin, Oriana Španić e Iva Turina, Ivan Štetić, Slavko Jereb, Alen Melon, Matteo Matteoni, Adriano Belli, Silvana Sorbola Rožanković e, postumi, Vesna Girardi Jurkić e Ivica Lerotić.

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