Uljanik. Una Apollo per sbarcare il lunario

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Uljanik. Una Apollo per sbarcare il lunario

Nel cantiere “Scoglio Olivi” si è svolta ieri la cerimonia di consegna della costruzione 520, ossia della piattaforma Apollo, commissionata dalla GeoSea di Lussemburgo, che fa capo al Gruppo DEME. Si tratta della prima piattaforma elevatrice a propulsione autonoma costruita a “Scoglio Olivi” e della prima in assoluto prodotta in Croazia. È dotata di quattro gambe reticolari lunghe 106,8 metri, che le consentono di intervenire fino a 70 metri di profondità. Sono state proprio la progettazione e la realizzazione tecnica di questo particolare tipo di gambe, l’elemento chiave in base al quale la costruzione della piattaforma è stata assegnata proprio al cantiere polese. Considerate le caratteristiche e le prestazioni richieste, la costruzione delle gambe della piattaforma per le maestranze di “Scoglio Olivi” è stata una vera e propria sfida, tanto che per la realizzazione di quest’impegnativa parte della nave è stata formata una squadra apposita.

I numeri di Apollo
La piattaforma ha una portata di 5.196,2 tonnellate, è lunga 89,32 metri, larga 42 e alta 8, con un pescaggio di 5,25 metri. Dotata di 4 motori ABC della potenza di 2,688 kW e altri 2 della potenza di 1.512 kW, può raggiungere una velocità di 11,92 nodi. Può accogliere a bordo 92 persone ed è attrezzata per svolgere vari tipi di interventi in mare aperto, come l’installazione di turbine a vento, il trasposto e il montaggio di carichi pesanti, ma può essere usata anche per altre funzioni.
A porre la firma sui documenti per la consegna della nave sono stati il project manager della compagnia armatoriale, Jeroen Vanden Branden e il direttore delle Vendite del Settore “Brodogradilište” del Gruppo “Uljanik”, Bojan Blagonić.

Una boccata d’ossigeno
Con la consegna della piattaforma elevatrice a propulsione autonoma per la compagnia di Lussemburgo, come pure con il varo del cruiser polare per il committente PEC Limited, del Gruppo Scenic e con la consegna della nave per il trasposto di merci miste al committente Algoma Central Corporation, “Scoglio Olivi” ha adempiuto a tutte le condizioni imposte in occasione della concessione del cosiddetto credito rescue aid, con le garanzie statali. L’esposizione dello Stato per le garanzie sul credito di 600 milioni di euro concesso a “Scoglio Olivi”, si è così ridotta di 126 milioni di euro, mentre il cantiere ha dimostrato che, con un adeguato finanziamento, è in grado di realizzare anche i progetti più impegnativi, come lo è appunto la costruzione della piattaforma Apollo.

Ora l’indennizzo ferie?
Ricorderemo che alla consegna della piattaforma, i vertici dei tre Sindacati che raggruppano la quasi totalità dei dipendenti di “Scoglio Olivi” ossia il Sindacato dei metalmeccanici della Croazia, quello dell’Adriatico e quello dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia, avevano vincolato il versamento dell’indennizzo ferie ai dipendenti del cantiere, scartando la proposta della Direzione di posticiparlo di qualche mese.
L’importo pattuito per l’indennizzo ferie ammonta a 1.650 kune per dipendente, per un totale di circa 7 milioni. Visto che alla cerimonia di ieri i vertici del cantiere non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito, staremo a vedere gli sviluppi riguardo alle richieste sindacali.

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