Riqualifica energetica: prima spendi, poi risparmi

L’opera maggiore riguarda il recupero energetico dell’edificio del Teatro Popolare Istriano in via Laginja, che necessita di un investimento dell’ordine di 8,3 milioni di kune

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Riqualifica energetica: prima spendi, poi risparmi
La riqualifica energetica del Teatro richiede 8,3 milioni di kune. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Pola si è data un Piano d’azione delle opere di riqualifica energetica in applicazione dal 2022 al 2024 che cita 12 punti ossia altrettanti investimenti nell’efficienza energetica degli edifici pubblici. L’attuazione e il successo del Piano dipendono in larga misura dalla stabilità dell’amministrazione municipale, che dalle scorse elezioni in qua è tutt’altro che esemplare. Tuttavia, la carta si lascia scrivere. Vediamo dunque come si propone di investire nella riqualifica energetica del patrimonio comunale, con quali investimenti e con quali risultati da conseguire. Dei 12 punti che prenderemo in esame, il decimo riguarda la resa e i consumi di energia per la pubblica illuminazione, che costituisce un fattore di non indifferente portata sulla spesa energetica comunale complessiva. Per questa precisa classe di investimenti è in via di stesura un programma a sé, la cui realizzazione dipenderà da tutta una catena di eventi e circostanze. Per il punto 10, dunque, sono previsti investimenti dell’ordine di 29 milioni di kune ma restano ignoti i tempi e le modalità d’attuazione, come pure le fonti precise di finanziamento. Di conseguenza consideriamo il Piano 2022-2024 senza ulteriori riferimenti al punto 10, la cui realizzazione potrebbe facilmente slittare al prossimo periodo di progettazione e rendicontazione: il 2025-2027.

Un Piano da 18 milioni
Sorvolando dunque sugli investimenti necessari a sostituire i fari dei lampioni stradali, il Piano d’azione delle opere di riqualifica energetica 2022-24 ammonta a 18.182.550 kune. Per avere gli incentivi della Repubblica o dell’Europa, la Città di Pola dovrà spendere un importo ancora non meglio definito tra gli otto e i nove milioni di kune (precisamente dai 8.098.172 ai 9.098.172 di kune). L’opera maggiore riguarda il recupero energetico dell’edificio del Teatro Popolare Istriano in via Laginja, che necessita di un investimento dell’ordine di 8,3 milioni di kune. L’edificio sarà dotato di rivestimenti isolanti per le facciate e il tetto, di impianti di riscaldamento e raffreddamento a basso consumo energetico col concorso (si spera) del Fondo nazionale per la tutela ambientale e l’efficienza energetica del Ministero dello Sviluppo regionale. Per realizzare l’opera (e avere gli incentivi) la Città dovrà investire di tasca propria tra i due milioni e mezzo e i tre milioni e mezzo di kune, ma a conti fatti il risparmio annuo di energia elettrica dovrebbe essere di 187,21 MWh mentre la riduzione delle emissioni di CO2 di 35,62 t/anno.

Il tetto del Palasport
Un altro investimento di riqualifica energetica tra i maggiori del Piano d’azione riguarda il tetto fotovoltaico del Palasport “Mate Parlov” di Veruda. L’opera richiedere un investimento complessivo di 2.551.536 kune con una partecipazione della Città di Pola dell’ordine di un milione e mezzo. In cambio si avrà un risparmio annuo di 500,52 MWh e una riduzione delle emissioni serra di 168,05 tCO2 l’anno. Seguendo lo stesso modello, la società di nettezza urbana “Herculanea” vorrebbe dotare tutte le sue sedi di impianti fotovoltaici simili, del valore complessivo di 1,6 milioni di kune. Per realizzare l’opera, l’amministrazione municipale dovrebbe sborsare 960.000 kune di tasca propria, ma l’investimento frutterebbe un risparmio annuo di 252 MWh e una riduzione annua di CO2 pari a 40,07 t. La medesima operazione è prevista per gli edifici pubblici dell’amministrazione comunale, che non sono molti e non possiedono tetti dalle superfici estese. Tuttavia si potrebbero installare pannelli fotovoltaici del valore di 960.000 kune, con una partecipazione del Municipio della metà del valore dell’investimento (476.000 kune) per avere un risparmio energetico annuo di 111,8 MWh e una riduzione delle emissioni serra di 42,03 t/a.

Tetti fotovoltaici per gli edifici pubblici.
Foto: DARIA DEGHENGHI

Gli incentivi per i residenti
Da non credere che questo Piano d’azione non ci riguardi per niente anche privatamente. Gli incentivi per le opere di riqualifica energetica riguardano in certa misura anche i cittadini, che possono richiedere un contributo per l’allestimento di pannelli fotovoltaici sulle proprie abitazioni. Naturalmente, più è esteso il tetto e meglio esposto al sole, maggiore sarà anche l’entità del risparmio prevista e di conseguenza anche le probabilità d’accesso agli incentivi. In questo caso però si parla soltanto di contributi locali e non europei. Per coprire parte delle spese della progettazione e dell’installazione dei pannelli fotovoltaici sulle case dei polesi, la Città ha preventivato di spendere 450.000 kune, con un tornaconto espresso in 170,1 MWh di risparmio elettrico annuo e di 27,05 t di riduzione annua delle emissioni serra. Non è molto, ma da qualche parte si doveva pur incominciare. In tutto, dunque, il Piano d’azione delle opere di riqualifica energetica, esclusa l’illuminazione stradale che resta indefinita, vale 18,2 milioni, di cui Pola dovrebbe assicurare tra gli 8 e i 9 milioni di kune e il resto verrebbe attinto dai fondi europei tramite il Fondo nazionale. Il risparmio energetico annuo ammonterebbe a 1.340,03 MWh e la riduzione del CO2 a 353,86 tonnellate l’anno. Se invece dovesse andare in porto anche il potenziamento della rete dell’illuminazione stradale del valore di 29 milioni di kune, allora il risparmio energetico salirebbe di colpo a 5.621,34 MWh e la riduzione delle emissioni di CO2 a 1.359,15 t/a. Ma le probabilità di successo sono minime.

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