Progetto Park&Ride: lavori in fase avanzata

L’obiettivo del progetto è «liberare» il centro cittadino dalle auto. Sono in allestimento tre parcheggi che dovrebbero recepire le vetture e indirizzare i turisti all’uso dei servizi pubblici

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Progetto Park&Ride: lavori in fase avanzata

Si chiama Park&Ride o parcheggio d’interscambio ed è un sistema di collegamenti col centro storico finalizzato a trattenere i veicoli nelle periferie urbane piuttosto che lasciarli entrare ad intasare la rete stradale nei giorni e nelle ore di punta dell’alta stagione. Niente che le grandi città d’arte, le località balneari e sciistiche europee non abbiano già sperimentato prima d’ora. L’idea, dunque, non è nuova. Ma gli accorgimenti per adottarla devono necessariamente variare da luogo a luogo a seconda delle sue caratteristiche morfologiche, urbanistiche, infrastrutturali e culturali. Da un paio di mesi a questa parte l’amministrazione municipale e le due società coinvolte (Pula Parking e Pulapromet) lavorano gomito a gomito per creare questa prima rete “Park&Ride” e i risultati cominciano a farsi notare. A giudicare dal grado di avanzamento dei lavori, tutto sta a indicare che entro la seconda metà di giugno (o perlomeno entro il primo luglio) Pola disporrà di un prototipo di servizi finalizzati a escludere buona parte dei veicoli dal centro storico.

Lavori in corso

Per il momento solo ghiaia

Stando a Branislav Bojanić della società Pula Parking, il modello in via di approntamento avrà tre parcheggi d’interscambio. Uno al Mandracchio, ai piedi di Montegrande, già pronto per l’uso. La copertura in ghiaia è pressata e sono state realizzate tre isole spartitraffico con altrettanti filari di alberi e illuminazione stradale. Dovrebbe bastare per contenere tra le 250 e le 300 automobili. Anche il secondo dei tre parcheggi è già in funzione. In gergo lo chiamano “Campo Marzio 2” e in pratica è quello che costeggia lo stadio comunale “Drosina”. Anche questo risulta coperto di sola ghiaia compatta e anche in questo caso si guadagnano tra i 250 e i 300 veicoli a seconda delle loro dimensioni. L’ultimo parcheggio della rete “Park&Ride” è in via di allestimento ex novo in prossimità dei centri commerciali “Harvey Normann” ed “Eurospin” su un’area edificabile finora inutilizzata di circa 10.000 metriquadrati. Potrà accogliere tra i 400 e i 500 mezzi, in media probabilmente 450 contemporaneamente. Anche questo parcheggio sarà realizzato con solo pietrisco compatto perché si tratta di una soluzione provvisoria: “Stiamo parlando di un lotto edificabile che in futuro l’amministrazione municipale potrà decidere di rimettere in vendita – ha spiegato Bojanić –. Bisogna capire che tutto questo sforzo è di carattere provvisorio e sperimentale: soltanto in estate si potrà dire se e come funziona. Se dovesse funzionare, si potrà tornare a pianificare qualcosa più duraturo, altrimenti le zone ora designate al parcheggio potranno essere destinate ad altri usi, per esempio la vendita e l’edificazione. Ora come ora, versare due o tre milioni di kune in uno strato d’asfalto che domani potremmo dover togliere non ha nessun senso, ma ripulire e sterrare l’area sì: già adesso vale più di quanto valeva prima quando era ricoperta di rovi, d’immondizia e di sterpaglie. In pratica tutto il costo dell’opera si riduce ai soli lavori di sbancamento e copertura con pietrisco”.

Prima la fognatura, poi l’asfalto, i marciapiedi e l’illuminazione

Le linee urbane dei bus

Benissimo. Fin qua ci siamo. Ora però bisogna definire la disponibilità dei mezzi. Il direttore della società di trasporti pubblici “Pulapromet”, Igor Škatar, ci spiega che la fermata dell’autobus in via della Centuriazione romana (Spar) è servita da tre linee urbane e una interurbana che coprono una buona porzione del perimetro urbano e – quel che più conta – fungono da collegamento diretto con i Giardini. Non sarà una navetta nel senso proprio del termine ma gioverà al caso. L’intervallo massimo tra due corse è quello di 20 minuti (per la linea 1 Siana-Stoia) ma s’accorcia sensibilmente se ai mezzi della linea 1 s’affiancano quelli della numero 6 (Giadreschi-Valcane-Giadreschi), della numero 9 (Monte Serpo – Terminal) e quelli dell’intercomunale 25 (Pola – Medolino). La questione del parcheggio d’interscambio del Mandracchio è un po’ più complessa perché la strada costiera di Montegrande è attualmente servita da una sola linea urbana (la numero 4), con una sola ventina di corse giornaliere tra Montegrande e Valcane. “In questo caso – ci spiega Škatar – sarà necessario impostare un servizio navetta propriamente detto, con due sole fermate di partenza e d’arrivo in corrispondenza del parcheggio d’interscambio e davanti l’Arena. I mezzi non mancano perché al rinnovo del parco macchine abbiamo pensato bene di mantenere quattro autobus di riserva tra i vecchi da depennare. Saranno utilizzati appunto come navette nei mesi di luglio e agosto, oppure, nella migliore delle ipotesi, dalla metà di giugno alla metà di settembre. È vero, siamo a corto di due fermate dell’autobus, ma siamo ancora in tempo per realizzarle: manca ancora qualche mese per far partire il servizio”.

Il parco macchine Pulapromet fornirà i mezzi per il servizio navetta

Lavori in via Gumbac

Di passaggio bisogna dire che parallelamente all’approntamento dei tre parcheggi l’assessorato all’Edilizia si sta occupando di edilizia stradale nella parte vecchia di via Gumbac. Sono in corso infatti i lavori di ricostruzione dell’incrocio con via della Centuriazione romana e di restauro del manto stradale per qualche centinaio di metri al costo di 2,6 milioni di kune. Il tratto di strada interessato dall’opera verrà finalmente dotato di marciapiedi, rete di drenaggio, illuminazione stradale e fermate autobus. Anche questi lavori sono in funzione del sistema Park&Ride, ma non esclusivamente. Via Gumbac è una delle più battute della periferia urbana mentre nella sua parte più antica mantiene l’aspetto di una strada di campagna. Adesso si cambia musica.

Lavori in via Gumbac per agevolare il transito dei mezzi pubblici

L’ingresso non si può vietare

Piuttosto, non è chiaro come faremo a convincere i turisti a restare fuori città, piuttosto che insistere a cercare il posteggio in centro davanti ai monumenti romani, come erano soliti fare. Bojanić mette subito le cose in chiaro: “Non abbiamo gli strumenti per vietare ad alcuno l’ingresso in città. Si può solo fare informazione e piantare nei punti chiave, nei giorni e nelle ore di punta, le pattuglie dei vigili urbani, comprese le squadre giovanili, in modo da incanalare le code di automobili ai tre parcheggi designati ad accogliere. In secondo luogo occorrerà far circolare volantini informativi sul sistema Park&Ride ai caselli d’uscita dell’autostrada, negli alberghi, nei ristoranti e via elencando. Un poco alla volta dovrebbe poter funzionare. Ma il deterrente principale sarà certamente l’aumento dei prezzi del posteggio nel centro storico, che rimangono da definire”. Una cosa è certa: fintantoché il turista è certo di poter parcheggiare a due passi dai monumenti romani al costo irrisorio di quattro kune l’ora, non si deciderà mai a usare la navetta e il resto dei mezzi pubblici a sua disposizione.

Lo sterrato in via della Centuriazione romana

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