Prima campanella per 35 matricole

Sia la «Giuseppina Martinuzzi» di Pola con le sezioni dislocate di Gallesano e Sissano, sia l’istituzione bilingue di Dignano confidano in un anno ricco di attività e successi dopo i precedenti due contrassegnati dalla pandemia da coronavirus

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Prima campanella per 35 matricole
I campi sportivi, saranno più affollati di prima. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Dopo due anni di tribolazioni, disinfezioni e accessi scaglionati, la scuola si… smaschera. Lunedì mattina squillerà il campanello per richiamare tutti in aula finalmente a faccia e a mente libera, senza vestire gli scomodi dispositivi di protezione, privi di crucci, percorsi obbligati e fustiganti distanziamenti, limiti all’amicizia e alla socializzazione tra allievi e sezioni. L’unico, piccolo incancellabile ricordo del periodo epidemico resteranno i dispositivi antisettici alle entrate e nelle aule delle istituzioni, mentre la speranza di ogni scolaresca sarà che nulla succeda, tutto rimanga fermo alla cosiddetta bramata “normalità”, senza mai dover tornare a ricorrere a quello spauracchio della didattica a distanza. È questo l’augurio collettivo per l’anno scolastico 2022/2023, quello che sembra ripristinare il tradizionale mondo-scuola di sempre, seppure con il fardello delle misure standard di prevenzione minima, modulate sul quadro epidemiologico attuale e passibili di inasprimento in caso di un peggioramento pandemico che tutti vogliono scongiurare. Parafrasando le rime rinascimentali, “se di doman non c’è certezza”… chi vuol esser lieto lo sarà comunque, mantenendo un buon stato d’animo com’è giusto che sia di buon inizio.

Il benvenuto in palestra
La grande adunata per l’elementare italiana Giuseppina Martinuzzi si farà alla scuola centrale di Pola a intervalli d’orario dalle 8 alle 9.30, nonché alle 9 presso le sedi periferiche dislocate a Gallesano – con un neoalunno in prima – e a Sissano, purtroppo senza neoiscritti. Ma l’appuntamento particolare sarà quello fissato alle 10 nella palestra di Pola, per i 30 neo-allievi che si apprestano a frequentare un’istituzione scolastica e a intraprendere l’esperienza di attività e studio per la prima volta. Non sarà come nel 2020 e nel 2021, con il benvenuto a porte chiuse, tutti tristemente trincerati in classe con il timore del contagio, ma, secondo quanto annunciato dalla preside Susanna Cerlon, una festa collettiva nell’impianto sportivo, che non funge più da centro vaccinale d’emergenza, ma da luogo eletto per la scolaresca, com’è giusto che sia. Genitori, nonni e altri familiari potranno godersi dalle tribune della palestra la simpatica ora dell’appello, che da sempre la Martinuzzi ha saputo offrire all’insegna dell’allegria, della passerella, degli spettacolini e delle foto di gruppo.

Una scuola numerosa
“Anche quest’anno saremo una scuola numerosa – conferma la Cerlon – con oltre 400 alunni, tra centrale e periferiche. E di questo siamo felici, considerata la realtà contingente che vede delle considerevoli diminuzioni dei frequentatori nell’ambito di altre istituzioni scolastiche. Lunedì, alle 7.50, torneremo a scuola, tranquilli, senza regole epidemiologiche pronti a offrire anche programmi curricolari che per due anni di seguito non è stato possibile proporre, in tutta tranquillità: attività sportiva in gruppo, laboratori di piccoli ecologisti, geografi, pittori, recitatori provenienti da più classi che non avranno obbligo di lavorare e impegnarsi in separata sede, quanto di ricreare e fare nuovamente officina e comunità. A parte le gite d’istruzione, escursioni e tanta attività formativa fuori sede, la scuola avrà finalmente modo di aderire ai tanti progetti pianificati dalla Città, nostra fondatrice, dal curricolo di educazione civica da sviluppare in sede e fuori sede, al progetto della distribuzione degli assorbenti igienici gratuiti nelle scuole”. Come appreso, una novità importante per i genitori è tra l’altro il ripristino delle ore mattutine del doposcuola, che con quest’anno comincerà nuovamente alle 6.30, aprendo l’accesso indisturbato al refettorio scolastico per poi offrire assistenza logistica e di studio fino alle 17 per tutti i 6 gruppi di soggiorno prolungato che quest’anno verranno frequentati da 130 allievi. Ricorderemo che l’anno passato le sezioni erano state ben 8, necessariamente spesate dalla Città allo scopo preventivo anti-Covid, per evitare contatti e non dover mescolare aule e sezioni.

Dignano, ristrutturazione e progetti
Che cosa sta, intanto, succedendo in questi giorni di vigilia dell’anno scolastico a Dignano? L’edificio dell’istituzione elementare è in pieno subbuglio: è in fase di completamento il progetto infrastrutturale di totale rinnovo dei servizi igienici, nel caso di tre dei sei complessivi, dopo che due sono stati già rifatti e uno resta da rimettere a posto nel periodo a venire. In contemporanea si sta facendo l’inventario degli archivi e magazzini scolastici. Ci sono pacchi dappertutto, un sacco di interessanti immagini fotografiche ingiallite degli anni che furono, destinate a donazione per il Museo locale. Ma niente paura. La direttrice Barbara Buršić Križanac assicura che tutto sarà a posto per l’ora “zero”. “Lunedì si comincerà a lavorare alle 8 in punto. Tutti, fatta eccezione per i bimbi delle prime: 4 della Sezione italiana e 39 di quella croata. Il raduno ufficiale per loro è fissato alle 10.30 e sarà salutato dall’esibizione della corale della scuola e dalle performance degli allievi delle classi inferiori”. Da quanto annunciato dalla dirigente scolastica tutto torna come prima e anche meglio di prima, le gite già programmate e prenotate soprattutto per le ottave (Firenze e Vukovar), l’ultimazione dell’aula di robotica allestita la scorsa estate con il supporto del Ministero della Scienza e dell’Istruzione, nonché dell’impresa IT, Infobip. E mentre l’interesse di massa per questi nuovi contenuti didattico-tecnologici cresce, altrettanto allettante risulta l’aula d’informatica appena messa a punto, come il progetto di bio-tecnologia da realizzare nell’ambito del Programma spaziale istriano o l’iniziativa di tutela e conservazione delle mandorle autoctone sotto l’egida del Gruppo d’azione locale. Idee tante, entusiasmo da vendere.

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