Pola. Visite in Ospedale: le mascherine sono ancora obbligatorie

Continuano le misure cautelative

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Pola. Visite in Ospedale: le mascherine sono ancora obbligatorie
L’ospedale di Pola. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Non basta dire “l’emergenza è finita” per far sparire il SARS-CoV2 dalla circolazione. Infatti, è presente anche con un’intensità abbastanza elevata e continua a rappresentare un pericolo per le persone la cui salute è minata da malattie croniche o da un’età avanzata. Conseguentemente al rientro di tutta una serie di misure cautelative, adottate per il contenimento del contagio del Covid-19, aumenta il numero dei test (antigenici rapidi e PCR) atti a garantire la tutela della salute dei pazienti e dei dipendenti ospedalieri. Lo fa sapere l’Ospedale cittadino, che ha disposto un protocollo per il periodo a venire.
I dipendenti ospedalieri hanno l’obbligo dell’uso delle maschere protettive nei contatti ravvicinati con i pazienti. Nel caso dovessero essere stati a contatto con una persona positiva al SARS-CoV2 (familiari, amici, conoscenti o terzi) o in caso di qualsivoglia sintomo (anche “semplice”), hanno l’obbligo di indossare la mascherina protettiva e contattare il team per il controllo delle infezioni ospedaliere.
Hanno l’obbligo della mascherina anche i visitatori nel tempo di permanenza in struttura o a contatto ravvicinato con un paziente. Ai pazienti, infine, si raccomanda l’uso della mascherina durante la permanenza in struttura.
Si potrà fare visita ai pazienti negli orari soliti, quotidianamente, nell’orario previsto, facendo uso della mascherina.
L’accompagnamento in sala parto sarà possibile fermo l’uso obbligatorio della mascherina protettiva. La gestante all’entrata in Ospedale sarà sottoposta al test anti Covid e sarà sottoposto al test rapido pure chi l’accompagna.
Mascherina obbligatoria anche per i genitori/tutori che soggiornano in struttura assieme ai bambini degenti: dovranno indossare la mascherina quando in contatto ravvicinato con il paziente. Infine, sarà test rapido per chi accompagna un paziente al ricovero.
Quindi, la mascherina resta in uso come prima linea di difesa dal contagio (misura giustificata: a conti fatti si tratta di venire in contatto con persone dalla salute compromessa, in un ambiente di per sé a rischio) e in alcuni casi è previsto il test rapido. Un richiamo alla cautela certo non guasta.

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