Comitiva della CI di Abbazia in gita nel Comune di Fagagna

Il viaggio è stato organizzato per gli allievi che frequentano il corso di lingua italiana nel sodalizio

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Comitiva della CI di Abbazia in gita nel Comune di Fagagna
Foto: CI ABBAZIA

La Comunità degli Italiani di Abbazia ha organizzato la tradizionale gita per i propri corsisti di lingua italiana in collaborazione con Patrizia Crespi, guida turistica autorizzata della Regione Friuli Venezia Giulia, socia e amica della Comunità, che ha ideato e proposto una suggestiva visita al Comune di Fagagna in provincia di Udine. Alla guida del pullman, il nostro autista di fiducia Denis Zrinšćak.
Fagagna è un piccolo Comune a nordovest della Città di Udine, conosciuto anche come il paese degli asini e delle cicogne, oltre che essere uno dei borghi più belli d’Italia. La giornata è iniziata con la visita del Castello di Villalta di Fagagna, uno dei più suggestivi del Friuli la cui storia si perde nella notte dei tempi, come lo attestano fondamenta romane e tracce di un castelliere. La doppia cinta muraria, i camminamenti di ronda, il ponte levatoio, le torri di difesa e i pittoreschi e romantici cortili interni ben riflettono un’epoca di grandezza e d’importanza strategica. All’interno spicca la domus residenziale con i saloni sontuosi e la cucina con focolare, dimora privata dei Conti Gelmi di Caporiacco, la cui intimità viene condivisa con i visitatori attraverso numerose fotografie e stemmi di famiglia. Fuori dalle mura un magnifico parco.
Il pranzo è stato organizzato nel ristorante di campagna “Casale Cjanor”, un suggestivo casale di antiche origini sito tra le colline friulane. Il ristorante propone piatti rivisitati legati alla tradizione del territorio e preparati con materie prime di produzione propria. Un ambiente rustico, ma nello stesso tempo elegante e accogliente, immerso in un’oasi di pace e di verde.
Un percorso culinario autentico e gustoso ha soddisfatto pienamente i nostri palati. Piatti originalissimi come “orzo e farro risottato con asparagi e urticjons (cime di luppolo)”, tanto per citarne uno. Ottimi anche i vini. Non poteva mancare un’altra sorpresa. A breve distanza dal ristorante, in prossimità dell’ex oasi naturalistica dei Quadris, siamo stati accolti da decine di esemplari di cicogne che volano libere e nidificano sui camini delle case e sui rami degli alberi. Si tratta della cicogna bianca, che è stata reintrodotta in Italia alla fine degli anni ‘80. Questa specie infatti non nidificava in questi luoghi da decenni, se non sporadicamente, preferendo le rotte migratorie spagnole e del Medio Oriente.
Fagagna comunque non aveva ancora terminato di stupirci: dalla nostra guida abbiamo appreso che il paese ospita una competizione singolare ininterrottamente già dal 1891, ogni prima domenica di settembre. Si tratta della “Corsa degli asini”, uno degli eventi con maggior storicità e rilievo in ambito regionale. I protagonisti sono gli asini con al seguito carretto e fantini. Per l’occasione la piazza principale del borgo viene allestita con tribune per il pubblico e il circuito transennato, come un vero ippodromo.
Quindi la comitiva ha raggiunto il colle di Fagagna, sul quale sono ancora visibili i resti di un antico castello, con accanto una chiesetta e un rinomato ristorante ed è salita in cima per ammirare il panorama che si allarga quasi a 360°gradi, dalla pianura friulana, all’anfiteatro collinare e alle Alpi Carniche e Giulie, che fanno da cornice a questo meraviglioso territorio, ricco di molteplici suggestioni.

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