Pola. Un Avvento in città che divide

Secondo l’opposizione i tentativi di rilanciare il centro storico sono un flop: «I negozi sono chiusi a causa delle enormi spese per le bollette dell’energia e dei ricavi minimi». Il sindaco Filip Zoričić afferma: «La rivitalizzazione non è solo questione di commercio» e cita il programma Dolcevita

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Pola. Un Avvento in città che divide
L’Avvento 2022: i giudizi sulla bilancia. Foto: Srecko Niketic/pixsell

Avvento sì, Avvento no, tanto cambia poco o nulla: il centrocittà è vuoto lo stesso, è semplicemente deserto. Questo il giudizio di Dušica Radojčić, leader dei ‘Možemo!’ polesi e contestatrice del sindaco Filip Zorić, che è tornata a dargli battaglia, questa volta dal pulpito dell’aula consiliare. Cosa c’è che non va a parere dei rosso-verdi? C’è che l’Avvento di Pola, ma anche altri tentativi di ripopolare il centro storico con programmi culturali cuciti su misura, sarebbero deludenti e l’intero progetto della presunta “rivitalizzazione” o “rilancio” del nucleo storico un buco nell’acqua. Due i perni del ragionamento della leader dell’opposizione all’ultima sessione del Consiglio municipale. Il primo è prettamente commerciale e riguarda il rifiuto dei negozianti di lavorare in inverno quando le condizioni non glielo permettono. “No, i nostri commercianti non sono pigri e non è questo il senso del discorso. Le spese del riscaldamento che devono affrontare sono stratosferiche e i ricavi minimi o nulli, tanto che non servono nemmeno a coprire le spese del locale e degli stipendi e figurarsi se bastano a generare guadagni”. Il gioco, insomma, non varrebbe la candela.

Il secondo perno del ragionamento è in parte commerciale e in parte politico. Sempre stando a Radojčić, la qualità dei programmi dell’Avvento non sarebbe tale da poter attirare in città nemmeno i polesi e tanto meno gli stranieri. La prova verrebbe da nessun altri che dal massimo operatore turistico polese, l’Arena Hospitality Group, che ha scelto di chiudere gli alberghi di Pola e tiene invece aperti quelli di Medolino. “Che Avvento avete concepito se non ci crede nemmeno il gruppo alberghiero che lo sostiene in qualità di sponsor e quindi partner dell’amministrazione cittadina?”, ha chiesto la consigliera e aggiunto che non sono serviti ad alcunché nemmeno gli annunci pubblicitari a pagamento su alcuni siti Internet. A proposito, Radojčić ha detto anche che vorrebbe capire in base a quale criterio sono state selezionate le testate per la pubblicità e quanto è costata in termini di denaro pubblico.

La risposta del sindaco
Ad entrambe le obiezioni hanno risposto in due, il sindaco Zoričić e poi anche l’assessore all’Amministrazione pubblica Anja Ademi. Secondo il primo cittadino, anche modestamente parlando, l’Avvento del 2022 sarebbe uno dei migliori se non il migliore che l’amministrazione cittadina abbia prodotto sinora, quindi la pubblicità se la merita. “Se un albergo chiude o non chiude, non sono cose che ci riguardano, né siamo chiamati a commentare le scelte delle aziende”, ha detto Zoričić e rincarato la dose: “Se abbiamo sbagliato con la pubblicità, abbiamo sbagliato a farne poca e non molta. Ne avessimo fatta di più, prima e fuori città, anche all’estero, di certo sarebbe stato molto meglio”.

Pro e contro: in prima fila i sostenitori, in seconda gli oppositori del sindaco.
Foto: Daria Deghenghi

La fuga dei commercianti
Per quanto attiene la stagionalizzazione del commercio e la fuga dei commercianti da via Sergia, Anja Ademi ha spiegato che ci sono diversi aspetti del problema da considerare. In primo luogo, non tutti i locali commerciali di via Sergia sono municipali: quelli pubblici sono in minoranza, la maggior parte sono privati e tra gli uni e gli altri i primi sono quasi tutti occupati. Saranno un paio quelli in attesa di locazione. Per sentire il polso di tutti, Ademi e il sindaco hanno promosso un incontro con i proprietari e i gestori alla presenza della Confesercenti. “Volevamo sentire l’opinione corale, non solo quella dei nostri locatari”, ha detto Ademi e il sindaco le ha fatto eco: “Quello che vogliamo creare è una situazione di partenariato con i negozianti, tutti, a prescindere dalla proprietà, e se il lavoro invernale va incentivato allora bisogna procedere con l’erogazione di agevolazioni. Tuttavia la rivitalizzazione del centro storico non è solo una questione di commercio. Il programma di recupero della facciate storiche Dolcevita è altrettanto importante per cui non solo abbiamo deciso di tenerlo ma abbiamo aumentato di varie volte i finanziamenti per avere un numero significativo di restauri l’anno. Anche i programmi ‘Vieni in città’ e ‘L’avvento a Pola’ partecipano a modo loro alla missione del rilancio del centro storico”, ha concluso il sindaco, aggiungendo a sua volta che le politiche aziendali dell’Arena Hospitality non sono materia di sua competenza.

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