Municipalizzate, decisione sofferta

L’accorpamento di Castrum ‘97, Fratarski e Tržnica alla Pula sport è stato criticato dall’opposizione

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Municipalizzate, decisione sofferta
Quattro municipalizzate sotto il tetto della pula sport che gestisce gli impianti sportivi. Foto: Srecko Niketic/pixsell

Approvata per il rotto della cuffia con 11 voti a favore e 10 contrari. La fusione delle aziende municipali Castrum ‘97, Fratarski, Tržnica e Pula sport ha avuto dunque l’avvallo del Consiglio ma la decisione è stata sofferta, tanto più che la nuova maggioranza costruita intorno alla figura del sindaco a posteriori è ancora in fase di rodaggio. L’assessore all’Amministrazione pubblica Anja Ademi ha ripassato in rassegna le ragioni e i vantaggi della manovra: l’affinità programmatica delle aziende (tutte si occupano di amministrazione e manutenzione di beni immobili, pubblici o privati indistintamente), il territorio e l’utenza in comune, un calo significativo delle spese per il personale dirigenziale e gli impiegati ma senza licenziamenti, una riduzione dei consumi su tutti i fronti, un freno contro la privatizzazione ecc.
La piattaforma ‘Možemo!’ si è schierata contro la manovra perché “vaga e piena di difetti”. Fusione non è sinonimo di risparmio, tanto più che il numero dei dipendenti da raccogliere sotto lo stesso tetto rimane uguale. “Non bastasse, potrebbe anche darsi che la manovra fallisca, e poi bisogna vedere l’entità dei risarcimenti ai direttori che accetteranno di togliere il disturbo”, ha detto Radojčić.
Contrario anche Marin Lerotić (DDI) che ha negato alla riforma l’appoggio del gruppo. Troppe incognite e risposte deludenti, secondo lui. La decisione di sopprimere tre aziende per averne una più grande è un azzardo “L’unica certezza che abbiamo è il costo delle perizie, ma non abbiamo alcuna stima numerica dei presunti vantaggi. Se si parla di risparmi a titolo di bandi e di forniture, va detto che le spese dei carburanti, della telefonia e del controlling sono già integrate per cui in questo ambito non ci saranno nuovi vantaggi”.
Juraj Kovačević (HDZ) ha chiesto quanto dureranno le pratiche della fusione e se vi saranno cambiamenti della denominazione dell’azienda ricevente (Pula sport) visto che dopo la fusione smetterà di occuparsi di soli impianti sportivi. Più sicuro invece della bontà della manovra, Milan Rašula (quota minoranza serba) che ha chiesto ai colleghi impegno e ottimismo. Sicuro del contrario Noel Mirković (Možemo): “Così come ce l’hanno presentata, non vi sono garanzie di successo. Come votare senza cognizione di causa?” ha chiesto il consigliere e poi suggerito al sindaco di cominciare a lavorare sul serio. Scettici anche i dietini Ardemio Zimolo, Elena Puh Belci e Monica Derocchi. Igor Belas e i socialdemocratici hanno fatto quadrato intorno al sindaco in nome dell’efficienza, del risparmio e della qualità dei servizi, ferma restando la possibilità di intervenire in seguito, qualora se ne rivelasse la necessità, “perché questa decisione non è la Bibbia e si può anche cambiare”. Una cosa è certa: si vedrà col tempo chi ha avuto torto e chi ragione.

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