Pola. Reati e incidenti: aumento sensibile

La polizia giustifica i numeri del primo trimestre con la maggiore attività contro il crimine economico e la droga

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Pola. Reati e incidenti: aumento sensibile
Drastico aumento del numero degli incidenti nel Polese. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Il grado di sicurezza in città? Leggendo la statistica resa nota dalla Questura istriana per quanto riguarda i primi tre mesi del 2024 non è proprio rosea: rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso si è avuto un aumento del numero dei reati, degli incidenti della strada, dei casi di disturbo della quiete pubblica e di altri tipi di trasgressioni, nonché del numero degli incendi.

Criminalità comune
Nei primi tre mesi sono stati registrati 331 reati, ossia il 50 p.c. in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando ne erano sono stati evidenziati 220. Del numero complessivo sono stati risolti 121 casi, ossia il 67 p.c., che sono saliti a 124 con i tre risalenti agli anni precedenti. Nell’ambito della criminalità comune (furti, furti con scasso, minacce, falsificazione di documenti…) sono stati evidenziati 210 reati, mentre nel 2023 erano 156 reati. Nell’insieme si è avuto un aumento dei casi di minacce e falsificazione di documenti, e seppure i furti e i furti con scasso rimangano i reati più numerosi commessi dai malviventi, in questo segmento si è notata una diminuzione: dei 48 furti successi nel 2023 si è passati ai 43 di quest’anno, e dei 33 furti aggravati avvenuti l’anno passato in questo trimestre ne sono stati evidenziati 29. Inoltre, nel primo trimestre nel Polese non è avvenuta nessuna rapina, a differenza di un caso dell’anno scorso, però è stato registrato un tentato omicidio, caso questo risolto dalle forze dell’ordine. In quanto alla criminalità economica sono stati evidenziati ben 46 reati, mentre l’anno scorso erano “solamente” 9 i casi evidenziati. Per tipologia, 31 reati hanno riguardato l’appropriazione indebita, 7 l’abuso di potere in gestione economica, tre l’evasione fiscale. Si registrano inoltre due casi di truffa in gestione economica e omessa della tenuta dei libri contabili, e infine un caso di riciclaggio di denaro. Nel campo della criminalità organizzata sono stati evidenziati 3 reati (uno nel 2023), di cui due di estorsione e uno di associazione per delinquere.

Droga, casi in salita
Capitolo droga. In tutto sono stati evidenziati 21 reati, a differenza dei 7 casi dell’anno passato: nella maggior parte (19) si tratta di produzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti nonché di favoreggiamento al consumo di droga (due casi). Per quel che riguarda la criminalità cibernetica sono stati messi a verbale 10 reati (4 l’anno passato), tutti legati alle truffe informatiche.
Dei 32 reati che rientrano nella sfera della tutela dei bambini in famiglia (37 l’anno scorso), 15 hanno riguardato la violazione dei diritti dei bambini, 12 la violenza in famiglia, 3 la violazione della privacy dei bambini nonché uno rispettivamente lesioni personali e minacce. In quanto alla situazione nel traffico, è da puntualizzare che fortunatamente non si sono avuti dei decessi: sono stati comunque evidenziati 9 reati, 8 per avere causato degli scontri e uno per omissione di soccorso. Allo stesso tempo nei primi tre mesi sono stati registrati 99 incidenti, il 60 p.c. in più rispetto allo stesso periodo del 2023: il bilancio è di 10 feriti gravi e 23 leggeri. Inoltre, la Polstrada ha registrato 3.432 trasgressioni, il che rappresenta un aumento del 46 p.c. in confronto al 2023, quando ne erano state evidenziate 2.345. Il maggior numero di queste è rappresentato dalla velocità sostenuta (904), dal mancato uso della cintura di sicurezza (423), dalla guida facendo uso del telefonino (275), dal parcheggio in divieto di sosta (191) e dalla guida in stato d’ebbrezza (173). Inoltre, per il disturbo della quiete pubblica sono state evidenziate 28 infrazioni e denunciate 34 persone, mentre l’anno passato per 27 trasgressioni erano state denunciate 30 persone. Infine, nel primo trimestre sono divampati 26 incendi a differenza dei 19 dell’anno prima, il che rappresenta un aumento del 37 p.c. La maggior parte dei roghi è scoppiato negli stabili.

Nessun caso grave
Tutti questi aumenti, a detta della Questura istriana, sono dovuti alle attività più intense delle forze dell’ordine soprattutto nella lotta alla criminalità economica e al traffico di sostanze stupefacenti, grazie alle quali viene incrementato il numero dei reati evidenziati. Ad ogni modo, spiega la Questura, nel periodo preso in esame non sono stati registrati reati che abbiano messo a repentaglio l’incolumità dei cittadini e dei loro beni, oppure destato agitazione e/o preoccupazione nell’opinione pubblica.

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