La Pulapromet proiettata al futuro

La municipalizzata ai trasporti pubblici è interessata da una transizione digitale del pagamento del servizio. Gli autobus sono stati dotati di terminali mobili (senza fili) per carte ed e-wallet il che fa risparmiare tempo sia ai passeggeri che ai conducenti. Le prepaid comunque convengono di più

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La Pulapromet proiettata al futuro
A bordo senza i contanti che... rallentano la corsa dei pullman della Pulapromet. Foto: DARIA DEGHENGHI

A momenti, la cabina dell’autista sembra uno sportello bancario dell’ultima generazione. C’è il computer di bordo che segue lo spostamento del mezzo su Google Maps, le partenze e gli arrivi (anche i ritardi), la cassa automatica con tutte le banconote e le monete in entrata e in uscita, il POS cordless per i pagamenti elettronici con carta di credito e debito, anche caricate sul portafoglio elettronico (e-wallet) dei telefoni Google o Apple. Insomma, viaggiare in autobus oggi è diventato più facile che mai, e lo smartphone con le carte aggiunte nell’app wallet è diventato il lasciapassare universale per ogni viaggio. La transizione digitale dei pagamenti del trasporto pubblico a Pola è una manovra che alla Pulapromet dura da anni e procede a tappe perché gli investimenti non sono irrilevanti e perché il software adatto al servizio è in continua evoluzione. L’azienda ai trasporti pubblici di Pola si è affidata ai servizi di un’altra società polese che grazie a questa e ad altre collaborazioni del settore è diventata leader della bigliettazione elettronica per i trasporti pubblici nei Paesi dell’ex Jugoslavia. Il suo nome è Penta ed è specializzata in forniture di convalidatrici elettroniche contactless in sostituzione delle vecchie obliteratrici, carte ricaricabili invece dei biglietti stampati, sistemi di sorveglianza, pianificazione dei viaggi e del personale… La transizione procede piuttosto lentamente, ma vi sono stati degli ostacoli oggettivi che spiegano l’avanzamento “a scatti”. La pandemia in primo luogo, col conseguente arresto dei viaggi, le limitazioni del numero dei passeggeri, e poi anche l’introduzione dell’euro. Ma ora la società preme sull’acceleratore per non restare indietro. Da qualche tempo gli autobus sono stati dotati di terminali mobili (senza fili) per il pagamento sul posto con carta ed e-wallet al posto dei contanti e in questo caso il prezzo del biglietto è di un euro e mezzo per corsa.

Presto la convalidatrice avrà il POS integrato.
Foto: DARIA DEGHENGHI

I vantaggi della Buscard
Naturalmente la prepagata Buscard resta il mezzo più conveniente per salire a bordo perché con la Buscard il viaggio si paga soltanto 90 centesimi e vale un’ora anche col cambio del mezzo purché si resti nella stessa direzione di marcia. La differenza del prezzo è lo stratagemma più vecchio studiato per scoraggiare l’acquisto del biglietto sul veicolo e ha funzionato egregiamente con la popolazione residente, ma non con i turisti che, ignari dell’esistenza della ricaricabile continuano a pagare il trasporto dall’autista, a prescindere dal prezzo. Ovvio che poi, in estate, una corsa da 20 minuti finisce sempre per trasformarsi in una da 40 con gli imbottigliamenti e le code in autobus dovuti allo scambio dei contanti. Col pagamento elettronico, da poco introdotto, i tempi d’attesa s’accorciano notevolmente. Ma non è ancora tutto. Il lettore POS cordless verrà presto sostituto a sua volta, perché sarà integrato nella stessa convalidatrice elettronica esterna alla cabina dell’autista. Per arrivare a questo grado di comodità sia per l’utenza che per il personale della Pulapromet il passo sarà breve. Stando a quanto ha annunciato il direttore Tomislav Josipović, interrogato in merito dai consiglieri municipali, le convalidatrici integrate entreranno in funzione in maggio, giusto in tempo per la stagione di punta dei trasporti pubblici urbani, che in larga misura coincide con la stagione turistica. Questo per risparmiare tempo. Per risparmiare denaro si consiglia comunque l’utilizzo della prepagata, che in questo momento ha un solo difetto sufficientemente grave da ridurne l’utilizzo su grande scala: la carenza dei punti di ricarica. Ora come ora, la catena della distribuzione è davvero modesta e si riduce in pratica alla biglietteria della stazione degli autobus in via della Prima brigata istriana e ai soli otto punti vendita della catena di edicole INovine, presenti unicamente nel centro storico e assenti completamente nelle periferie. Ora si va a riparare anche questa grave carenza della distribuzione con l’entrata in gioco delle edicole Tisak, decisamente più numerose e meglio posizionate su tutto il territorio urbano e suburbano. A partire da domani, giovedì, sarà dunque possibile ricaricare la propria Buscard anche nelle edicole Tisak. Quanto attiene gli abbonamenti mensili dei pendolari, resta in funzione il webshop dell’azienda, attivo dal 2020, di gran lunga preferibile all’attesa nella biglietteria della stazione.

Da domani ricariche Buscard anche nelle edicole Tisak.
Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Biglietti automatici integrati
Per chi si trovasse in città soltanto in via provvisoria, per lavoro, transito o vacanza, si consiglia invece un terzo tipo di prepagata: quella colloquialmente detta “turistica”, ossia il biglietto giornaliero, da tre e da 7 giorni di scadenza al costo di 4, 10 e 19.90 euro. Il risparmio è assicurato già a partire dalle quattro corse giornaliere o da una quindicina di convalide per biglietto settimanale. Tra le novità in via d’introduzione, sempre a detta di Josipović, si parla ancora di distributori di biglietti automatici integrati per vari servizi municipali. In questo caso si lavora gomito a gomito con la municipalizzata che gestisce i parcheggi pubblici, Pula Parking. Il senso del distributore integrato è quello di poterci comprare in modo facile e veloce sia il biglietto per l’autobus che quello per il posteggio (ma anche altri, da definire), senza dover dipendere dalle biglietterie tradizionali e quindi senza limiti di tempo.

La prepagata resta comunque il mezzo di pagamento che conviene di più.
Foto: DARIA DEGHENGHI

Nel 2022 i segnali di ripresa
Tutto questo in barba alle difficoltà che attanagliano l’azienda per i trasporti pubblici. La società ha vissuto due anni di crisi nera dovuti alla pandemia. Gli anni della riduzione del servizio hanno fortemente inciso sulla liquidità dell’azienda che con i sussidi del governo è sopravvissuta, ma non ne è certo uscita indenne, tanto è vero che la Città di Pola ha già versato un aiuto e dovrà tornare a elargirne un altro entro l’anno. Tuttavia l’utenza sta tornando a viaggiare in autobus, tant’è che nel 2022 il numero dei passeggeri è aumentato del 20 e passa per cento rispetto al 2021, il secondo anno della pandemia. Segni di ripresa, indubbiamente. Ciò non toglie che siamo ancora lontani anni luce dalla prospettiva di abbandonare i mezzi privati per quelli pubblici negli spostamenti quotidiani per ragioni di sostenibilità ambientale oltre che finanziaria.

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