Pola. «Il sindaco svende il meglio della città»

DDI. Marin Lerotić chiede le dimissioni del primo cittadino

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Pola. «Il sindaco svende il meglio della città»
Marin Lerotić. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Marin Lerotić, consigliere cittadino e deputato al Sabor della Dieta Democratica Istriana esige le dimissioni del sindaco, Filip Zoričić, che considera reo d’aver tentato di “vendere sottoprezzo il meglio della proprietà edificabile di Pola scavalcando leggi e regolamenti”, fatto in sé scandaloso su cui non sarebbe possibile soprassedere. Lo ha detto chiaro e tondo, Lerotić, ieri in conferenza stampa. L’oggetto del bando che alimenta le accuse dell’esponente di spicco del partito regionalista è un lotto edificabile di grande attrattiva e valore nella fascia costiera di Valsaline. L’affare non è andato in porto perché la proposta del sindaco non ha avuto il placet della sua stessa maggioranza. Alcuni consiglieri, infatti, hanno considerato basso il prezzo stimato di 344 euro per metro quadrato di terreno. Ovviamente, la zona edificabile di Valsaline, che corre sotto via Veruda con superba vista sul mare, è ritenuta dai polesi in grande conto. “Ma oggi vediamo che il problema non era solo il prezzo: l’amministrazione cittadina ci ha tenuto nascosti di proposito i particolari della manovra e anche il fatto che non sono state rispettate le disposizioni di legge. Tutto ciò alimenta il sospetto che si sia trattato di corruzione e favoreggiamento”, ha dichiarato Lerotić.

A conferma di quello che va dicendo, il consigliere dichiara di avere espressamente richiesto tutte le informazioni pertinenti al caso il 22 dicembre dello scorso anno, per posta elettronica: la documentazione tecnica, la perizia del valore dell’immobile fatta dalla Commissione regionale di competenza e i nominativi dei partecipanti al bando che hanno versato la cauzione per avere il diritto a concorrere. A distanza di tredici giorni, il richiedente ha avuto una risposta incompleta, per cui ora si chiedono essenzialmente due cose: perché vendere una proprietà di tale valore a una società fondata il giorno stesso dall’asta pubblica, che non ha versato la cauzione in tempo utile per la validità del procedimento di gara? La sola risposta possibile, a parere del consigliere, è che il bando sia stato pilotato. L’intera manovra è stata realizzata dietro le quinte e la segretezza di chi ha mosso i fili è sempre un indizio di corruttela, secondo Lerotić. La prova del nove dell’incoerenza di questo bando si troverebbe a suo avviso nella conclusione della Commissione per la stima del valore dell’immobile, secondo la quale “il rapporto di valutazione non rispetta la normativa e deve essere modificato e corretto”. Tuttavia lo stesso rapporto è stato utilizzato come argomentazione in sede di Consiglio municipale. “Perché l’amministrazione cittadina non rispetta le leggi? Chi avrebbe dovuto intascare la differenza tra il valore nominale e quello effettivo dell’immobile messo in vendita e, soprattutto, che ne è della tanto sbandierata trasparenza del sindaco Zoričić?” Secondo il consigliere della DDI, il primo cittadino di Pola e il suo braccio destro, l’assessore all’Edilizia e al patrimonio, Damir Prhat, sono stati colti in fallo, per non dire con le mani nel sacco, e per questo il suo partito esige da entrambi le dimissioni.

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