Pola. Bruchino letterino, per leggere a catena

La SEI e la SMSI della città al Festival della lettura nell’ambito del progetto «Libriamoci/Čitofest»

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Pola. Bruchino letterino, per leggere a catena
La palestra scolastica, una maxi sala di lettura. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Togli loro cellulari, tablet e serie TV e sarà un dramma. Nega loro i libri e succederà… nulla. Purtroppo la scuola, oggi, ha da fare i conti con i nativi digitali, fino ad essere costretta a lottare per convincerli a conquistarsi la formazione culturale attraverso utensili e attività indispensabili e insostituibili per eccellenza: i libri, rispettivamente la lettura. A come superare l’impasse odierna e individuare delle strategie per far stare la gioventù ferma a maneggiare un volume invece di governare lo schermo, ci hanno appena pensato, insieme, due istituzioni dirimpettaie: la SEI “Giuseppina Martinuzzi” e la SMSI “Dante Alighieri” di Pola. Non è cosa di ogni giorno l’essersi ritrovati tra grandi e piccini, adolescenti liceali e matricole di prima classe ottennale, tutti assieme in palestra a formare un lungo anellide, per celebrare momenti di lettura condivisa e di socializzazione informale. L’esperimento, salutato dalle parole di benvenuto del direttore dell’elementare, Luka Brussich, ha avuto anche il suo nome: “Il bruchino letterino” (che associa a quello giocoso per l’avvio e il consolidamento del riconoscimento delle lettere dell’alfabeto), con cui indicare la prima edizione del Festival della lettura promosso nell’ambito del progetto “Libriamoci/Čitofest”, finalizzato a stimolare l’amore per la lettura, in detto caso in più lingue, negli alunni di diverse età. L’idea “furbastra”, mossa a fin di bene per la programmazione didattico-pedagogica, è partita dagli insegnanti che poi hanno fatto gruppo per mettere in campo una performance destinata a compiere un’operazione di coinvolgimento (nel caso dei più piccoli) e di recupero del piacere della lettura (nei più grandicelli).

Il bello è che la regia è stata sottoscritta da più firme, quelle di Teana Tomažin, Petra Rajh, Petra Demanuele, Ilenia Matticchio, insegnanti della “Martinuzzi” cui si è associato il prof. Vito Paoletić per difendere i colori della “Dante”. Se gli scolari delle ottave classi e gli allievi delle seconde medie superiori si sono cimentati in una lettura espressiva a catena di albi illustrati, in italiano, croato, inglese e tedesco, anche gli addetti al mestiere dell’insegnamento si sono lasciati coinvolgere da una messa in scena che ha proposto la formula ancora più efficiente ed evoluta della lettura interpretativa. Un prezioso contributo in questo senso è stato dato dalla Biblioteca civica di Pola – partner dell’organizzazione di Bruchino letterino/Čitoglista – che ha inviato le proprie bibliotecarie-animatrici per dare sembianze teatrali alla storia illustrata conclusiva. In realtà, lo scorso fine settimana, la rassegna della lettura aveva visto il suo prologo proprio negli ambienti della Biblioteca cittadina con l’animazione teatrale Kamishibai “Io, Pinocchio”, a cura della scrittrice italiana Elisa Cordioli, cui hanno assisto tutti gli alunni delle prime, inclusi quelli della sezione periferica italiana di Gallesano e i bambini dell’asilo “Rin Tin Tin”, mentre per quella croata sono stati offerti visita e laboratorio. Con tanto di contenuti aggiuntivi, il Festival delle due istituzioni è finito per “intersecarsi” con l’articolato programma che la Comunità degli Italiani di Pola ha proposto nell’arco di tre giorni assieme alle istituzioni formative italiane, celebrando il 140.esimo anniversario della prima pubblicazione di “Le avventure di Pinocchio”. Va segnalato che ricchissima e intensa è stata pure l’ultima giornata celebrativa, grazie ai laboratori per liceali dell’attrice Petra Blašković e allo spettacolo P.I.N.O.C.C.H.I.O (Piccola Immortale Novella Originale Che Collodi Ha Ingegnosamente Ordito), con l’autore e compositore David Conati, l’illustratore Gianluca Passarelli e lo speaker-lettore Paolo Canova.

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