«Martinuzzi», la filantropia… paga

Le due quarte classi della SEI si sono date appuntamento nel cortile scolastico interno per installare nel giardino le lampade solari acquistate con i soldi raccolti nella colletta in piazza del Popolo quando hanno offerto ai passanti articoli realizzati da loro stessi. Riverniciate anche due vecchie panchine

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«Martinuzzi», la filantropia… paga
Dopo gli alberi da frutto, ecco ... l’impianto di illuminazione. Foto: DARIA DEGHENGHI

Chi ben semina, ben raccoglie. Alla “Martinuzzi” i bambini lo imparano fin dalla più tenera età, e non solo in aula, ma ora anche “fuori sede”, ovvero nell’ambito di svariate attività extracurricolari di grande utilità nella crescita e nella maturazione individuali. Ieri i ragazzi hanno appunto “raccolto”, dopo aver “seminato” egregiamente nei mesi scorsi. Dopo l’apertura al pubblico della loro prima “Piccola biblioteca libera” nel cortile scolastico esterno, i bambini delle due quarte classi hanno concepito un altro progetto filantropico in collaborazione con la Fondazione regionale per il partenariato e lo sviluppo della società civile che ha sortito ottimi risultati. Alla bancarella allestita qualche settimana fa davanti al mercato coperto, i ragazzini hanno offerto ai passanti magneti per il frigo e portachiavi (realizzati a mano da loro stessi) in cambio di piccole donazioni in denaro per la scuola. Ovviamente l’iniziativa ha avuto anche altri fini oltre alla colletta nel senso proprio del termine, perché lo scopo essenziale è stato quello di trasmettere ai ragazzi un senso di responsabilità civica nei confronti della propria scuola, della propria città e della società in senso lato, oltre che studiare le modalità di organizzazione di un evento di beneficenza e quindi: esporsi al pubblico per una giusta causa e comprendere la necessità dell’azione sociale per contrastare l’individualismo sfrenato della società contemporanea.

I ragazzi delle due quarte classi della “Martinuzzi”.
Foto: DARIA DEGHENGHI

Il soccorso disinteressato
Ieri mattina, dunque, le due quarte si sono date appuntamento nel cortile scolastico interno per “piantare” nel giardino le lampade solari acquistate con i soldi raccolti nella colletta in piazza del Popolo. Con loro le insegnanti Teana Tomažin e Laura Lonzar, ma anche Tara Šverko della Fondazione regionale, che li ha seguiti dal primo giorno nei loro primi sforzi filantropici. I ragazzi hanno mostrato fieri anche le due vecchie panchine ora riverniciate con i colori sgargianti, molto appariscenti e molto più accoglienti per passarci del tempo libero. Tara Šverko ha spiegato brevemente il senso e le modalità dell’iniziativa: “Nella giornata delle opere di bene ai Mercati i ragazzi hanno raccolto in cambio di oggetti regalo ben 560 euro, che in parte sono stati impiegati per l’acquisto di lampade solari da giardino che oggi andiamo a piantare nel cortile e davanti alla sede e di pennelli e vernici che abbiamo utilizzato per riqualificare le vecchie panchine e in parte per aiutare una compagna di classe in difficoltà. Chiaramente lo scopo del progetto non era quello di vendere e comprare oggetti, bensì quello di insegnare ai ragazzi le opere di bene, il volontariato, il soccorso disinteressato, in parole povere l’altruismo”.

Le due panchine colorate del cortile interno della scuola.
Foto: DARIA DEGHENGHI

Bambini molto motivati
L’insegnante di lingua croata Teana Tomažin alla “Martinuzzi” coordina le attività del progetto “Sparagnomat” che insegna le doti del risparmio. Ieri ci ha detto che “i bambini sono talmente motivati ad agire con tutte queste iniziative, che ormai dobbiamo cercare di placarli piuttosto che spronarli a fare qualcosa di utile per la comunità”. Come ha spiegato l’insegnante, parte del progetto è stata dedicata a costruire e verniciare la casetta dei libri e le panchine, un’altra ha riguardato la colletta e l’acquisto di un’ottantina di lampade solari che ora illumineranno la scuola nelle ore notturne, 100 euro sono stati spesi per aiutare una compagna di classe in difficoltà e un’altra cinquantina di euro verrà devoluta alla compagnia degli attori “Crveni nosovi” (I nasi rossi) che crea spettacoli per i piccoli degenti nei reparti pediatrici degli ospedali nazionali e regionali del Paese. Infine un’altra parte dei mezzi, la più cospicua, è stata destinata ai bambini della Casa famiglia Ruža Petrović, ma la donazione non è ancora stata realizzata perché la sede del centro di Veruda, pur essendo stata inaugurata mesi fa, non è ancora agibile.

Piccoli filantropi in azione.
Foto: DARIA DEGHENGHI
Come sistemare una lampadina solare in giardino?
Foto: DARIA DEGHENGHI

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