Pola. Mammografia chiusa per guasto

0
Pola. Mammografia chiusa per guasto

“L’apparecchiatura per la mammografia è guasta. Per informazioni chiamare il numero di telefono 376-480”: è questa la scritta in cui ci s’imbatte da quasi due mesi davanti all’ambulatorio della Radiologia di Pola all’Ospedale di Veruda, mentre il XXI secolo offre con abbondanza nuovissime tecniche radiologiche in grado di produrre immagini tridimensionali multistrato per gli esami del seno. E lo stupore non trova calmiere. Sta di fatto che a guastarsi è stato niente meno che l’unico vecchio mammografo di cui dispone l’Ospedale di Pola, istituzione sanitaria in attesa di costruzione delle sue nuove grandi strutture edili e che in questo momento è priva di un importante strumentario diagnostico. Incredibile, ma putroppo è così. A essere fuori uso è l’apparecchiatura che risale all’anno 2000, e che, dati gli ultimi progressi della scienza diagnostica, potrebbe pian piano appartenere alla storia della mammografia, pur essendo stato perfezionato con modifiche tecniche a uso digitale. Prima di arrivare alla consegna di un nuovo mammografo completamente digitalizzato, bisognerà attendere ancora per molti mesi. La prospettiva non è nera dal momento che Pola, come annunciato dalla dirigenza ospedaliera, si prepara a guadagnare un sofisticato macchinario, che consentirà di esaminare il seno in maniera molto più capillare e con un’elevata accuratezza diagnostica. Si tratta di una tecnica di nuova generazione, dotata di capacità di evidenziare lesioni tumorali molto piccole con percentuali molto più elevate di quelle offerte dalla mammografia tradizionale.

Lettore in tilt

Nel frattempo però, Pola non è in grado di accogliere le pazienti notificate per il regolare controllo profilattico, né di portare avanti il programma nazionale di prevenzione e diagnosi precoce del tumore al seno e tanto meno di accogliere pazienti oncologiche, che necessitano di controlli d’urgenza. Il guasto del mammografo, capitato concretamente al suo lettore delle immagini, risale ancora all’inizio dello scorso mese e nonostante le previsioni della ditta ingaggiata per le riparazioni (che assicurava di poter porre rimedio entro brevissimo termine), non si è ancora stati in grado di rimettere tutto in sesto. Affidandosi alle ultime previsioni dell’impresa dotata di licenza di riparazione, la direzione ospedaliera spera di rivedere l’apparecchiatura funzionante nell’arco di una settimana.

Offerte le alternative

Che cosa si è fatto durante l’estate per affrontare un problema non indifferente? I casi più urgenti con diagnosi oncologiche sono stati dirottati verso il Centro clinico ospedaliero di Fiume, mentre a diverse pazienti è stata offerta l’alternativa dell’ecografia mammaria, utile nel localizzare la presenza di eventuali lesioni al tessuto. Nel contempo, si è anche ricorso all’utilizzo di vecchi mammografi (con tecnica esclusivamente analogica), ancora disponibili presso le Case delle salute istriane. In base alle disposizioni della Radiologia ospedaliera, non appena il mammografo verrà rimesso in sesto, si farà in modo di recuperare il tempo perduto e di notificare le pazienti che hanno saltato il loro turno con l’assegnazione di nuovi termini per le visite di controllo. La lista d’attesa non dovrebbe stroppiare, giacchè in questo momento il primo termine libero per effettuare una visita mammografica è quello del 18 settembre. In ogni caso, per ora, non si accettano prenotazioni, proprio perché non si è in grado di conoscere con certezza la data della rimessa in funzione dello strumento diagnostico. Tutte le pazienti incluse nel programma nazionale per la diagnosi precoce sono, invece, invitate a rivolgersi al recapito telefonico gratuito 0800 202 000, per concordare un nuovo termine di visita diagnostica.

Nuove forniture

A che punto è intanto il procedimento di fornitura pubblica del nuovo mammografo? Il concorso si era già concluso con l’apertura delle quattro offerte pervenute, lo scorso 17 agosto. I prezzi di fornitura (non inclusivi di IVA), variano da un minimo di 1,3 milioni a un massimo di 1,9 milioni di kune. Se non vi saranno ricorsi, l’intero procedimento di fornitura potrebbe concludersi entro i prossimi 30 giorni, con ulteriore termine di due mesi necessari all’allestimento, collaudo e attivazione dello strumento diagnostico. Un ricorso, però potrebbe rinviare i termini di consegna e di allestimento di altri due o tre mesi. Mammografo aspettando, è invece giunto più a buon punto il procedimento di fornitura degli arredi su misura per la Radiologia, tuttora dislocata con i suoi ambulatori in più divisioni ospedaliere. Le offerte pervenute erano cinque, mentre il 23 agosto è stato sottoscritto il contratto di fornitura con la ditta “Novi ambijent” di Zagabria per un valore di 940mila kune. Tempo 45 giorni per l’allestimento del mobilio. Concluso anche il concorso per la fornitura di attrezzature non mediche (appendini, scaffali, inventario minuto e altro), in merito al quale bisogna ancora decidere.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display