«L’importo stanziato dalla Regione istriana è umiliante»

Pesanti critiche del Consiglio per la minoranza italiana autoctona all’amministrazione regionale che per il 2024 ha previsto 2.520 euro per la sua attività

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«L’importo stanziato dalla Regione istriana è umiliante»
I consiglieri presenti alla seduta tenutasi a Fasana. Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

Linee programmatiche e finanze. Sono questi i due principali argomenti trattati l’altra sera dal Consiglio per la minoranza italiana autoctona della Regione istriana. Ospitati, questa volta, negli spazi della Comunità degli Italiani di Fasana, i consiglieri sono stati accolti dal presidente del sodalizio, Luciano Paris, l’unico non consigliere presente in sala assieme al deputato al Parlamento sloveno Felice Žiža. Assenti giustificati la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Jessica Acquavita, e la responsabile dell’assessorato amministrativo alla Comunità Nazionale Italiana e altri gruppi etnici della Regione istriana, Tea Batel. Salutati calorosamente gli ospiti e augurato loro buon lavoro, Paris ha quindi ceduto la parola alla vicepresidente del Consiglio, Cristina Fattori (il presidente Ennio Forlani ha seguito la seduta da remoto), la quale ha aperto l’incontro presentando le linee programmatiche di indirizzo generale per l’anno 2024 del Consiglio.

Tutela dei diritti acquisiti
“Il programma è la naturale continuazione del lavoro fin qui svolto”, ha commentato la vicepresidente, aggiungendo che l’anno prossimo il Consiglio riserverà una particolare attenzione alla partecipazione ai dibattiti pubblici su questioni inerenti la Comunità Nazionale Italiana. Ma non soltanto. Infatti,come sottolineato da Fattori, il Consiglio CNI interverrà in aiuto ai connazionali qualora dovessero presentarsi problemi come ad esempio il mancato rispetto delle tutela dei diritti acquisiti. Il Consiglio intende inoltre partecipare attivamente alla prossima seduta tematica dell’Assemblea UI sulle scuole e sull’autonomia delle istituzioni prescolari e scolari di Dignano. Tra le linee programmatiche figurano poi la celebrazione della Giornata del ricordo e la volontà dei responsabili del Consiglio per la minoranza italiana autoctona della Regione di organizzare incontri con i vertici dei Consigli CNI cittadini e comunali sia della Regione istriana che di quella litoraneo-montana. Cristina Fattori ha quindi annunciato per il 2024 altri incontri con le Comunità degli Italiani e l’UI e, si spera, con i vertici dell’amministrazione regionale e dell’assessorato alle Minoranze. E ancora, l’anno prossimo il Consiglio chiederà un incontro con il presidente del Consiglio per le minoranze nazionali della Croazia, Tibor Varga, con la speranza che si possano sbloccare maggiori finanziamenti a favore del Consiglio per la minoranza italiana autoctona. Naturalmente,il Consiglio continuerà a vigilare sull’applicazione del bilinguismo e a pressare le istituzioni affinché l’Ospedale di Pola sia intitolato al dott. Giuseppe Micheletti. Tra i propositi futuri del Consiglio figurano poi l’organizzazione di sedute tematiche di interesse per la CNI, la partecipazione, il 18 agosto, alla cerimonia di commemorazione delle vittime della strage di Vergarolla, l’upgrade della piattaforma multimediale dell’organo collegiale e il prosieguo del progetto Radio QUID.

Linea comune con le minoranze
Presentate le linee programmatiche, la presidente ha aperto la discussione, invitando i consiglieri a suggerire eventuali integrazioni alla bozza del programma di lavoro che, come spiegato da Gianfranca Šuran, saranno poi inserite nel programma definitivo. Il primo a intervenire è stato Valmer Cusma, secondo cui il Consiglio dovrebbe pretendere dalla vicepresidente della Regione, Jessica Acquavita, un resoconto annuale del suo operato a sostegno della CNI per poterlo poi passare al setaccio. La proposta di Cusma è stata condivisa da tutti i consiglieri e in modo particolare da Gianclaudio Pellizzer, secondo cui sarebbe inoltre opportuno che la vicepresidente della Regione e l’assessorato alla CNI discutessero i loro programmi con il Consiglio, in modo tale da trovare una lingua comune e una linea d’intervento condivisa. La discussione si è poi spostata dalle linee programmatiche al Piano finanziario, il cui importo ha suscitato sdegno tra i presenti. Nel 2024 il Consiglio riceverà dalla Regione istriana solo 2.520 euro, duemila dei quali saranno destinati alle remunerazioni per gli organi di rappresentanza ed esecutivi. Altri 200 euro saranno, invece, riservati ai servizi intellettuali e personali. Lo stesso importo sarà destinato anche alle spese di rappresentanza. Infine, 120 euro andranno per il rimborso spese del personale non dipendente. I più critici nei confronti del Piano e di conseguenza della Regione istriana sono stati Valmer Cusma, Bruno Cergnul e Gianclaudio Pellizzer, che hanno definito la cifra ridicola, umiliante e offensiva. Detto questo, Pellizzer ha proposto di pensare a progetti da poter candidare all’ottenimento di fondi da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, ma anche di organizzare un incontro con tutti gli altri Consigli delle minoranze, assieme ai quali trovare una linea comune e chiedere maggiori risorse all’amministrazione regionale.

I gruppi di lavoro
Licenziati i due punti all’ordine del giorno, il Consiglio, all’unanimità, ha nominato Lorena Lubiana Bellè presidente del Comitato dei Garanti della minoranza nazionale italiana autoctona della Regione istriana, composto ancora da Roberta Stojnić, Anita Petrović, Tiziana Paris ed Ester Geissa Đurić. Sempre all’unanimità, il Consiglio ha nominato i titolari e i membri dei diversi gruppi di lavoro o settori di competenze. Il Settore Statuto e Regolamento di procedura è stato affidato a Corrado Dussich, che potrà avvalersi della collaborazione di Cristina Fattori, Vlado Rota, Valter Cernogoraz ed Elvia L. Antolović. A Gianclaudio Pellizzer è stato invece affidato l’incarico di titolare del Settore Questioni finanziarie, il cui gruppo di lavoro sarà composto da Elena Barnabà, Riccardo Bosazzi, Claudio Rocco e Keti Visintin. Il titolare del Settore Stesura programma di lavoro sarà Ennio Forlani, che potrà contare sull’aiuto di Cristina Fattori, Bruno Cergnul, Alen Biloslavo e Miriana Pauletić. Il Settore Rapporti internazionali sarà composto dal titolare Gaetano Benčić e dai membri, Marina Dagostini, Ennio Forlani, Gianclaudio Pellizzer e Bruno Cergnul. Gianfranca Blandini Suran è stata nominata responsabile del Settore Cultura, Educazione e Istruzione. Guiderà un gruppo di lavoro composto da Marina Paoletić, Marianna Jeličić Bujić, Marina Ferro Damuggia e Ines Venier. Infine, il Settore Informazione, Editoria e Documentazione è stato affidato a Valmer Cusma. Il suo gruppo di lavoro sarà composto da Maurizio Rota, Lara Musizza, Rino Cigui e Gaetano Benčić.

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