Legge sul demanio marittimo Možemo!: «Proposta assurda»

«Se venisse approvata le spiagge attrezzate dovranno essere per forza date in concessione a lungo termine», così i responsabili della piattaforma

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Legge sul demanio marittimo Možemo!: «Proposta assurda»
La spiaggia di Valcane. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

La proposta di Legge sul demanio marittimo e i porti nautici ha… creato maretta. A monte, il pericolo – metaforicamente parlando – di vedersi negato il mare. Il disegno di Legge è in dibattito pubblico. La piattaforma Možemo! Pola organizza per questo sabato, 10 dicembre con inizio alle ore 10.30 presso la Comunità degli Italiani di Pola, una tribuna pubblica sulla proposta di detta Legge. Le presentazioni introduttive saranno a carico di Sandra Benčić e Dušica Radojčić.
Dicevamo che la Legge, se dovesse ottenere il placet parlamentare così come, finirebbe per negarci il mare, in quanto introduce la possibilità di privatizzare la costa adriatica. In parole povere, il mare non sarebbe più bene comune.
La consultazione elettronica sulla proposta di Legge chiuderà il 17 dicembre 2022, quindi ci siamo quasi, e si tratta di un termine entro il quale si possono esprimere opinioni sul documento proposto.
“L’approccio catastrofico allo sviluppo del turismo – si legge nell’invito-comunicato di Možemo! -, che per forza di cose negli ultimi decenni è diventato un ramo economico da cui dipende l’intero Paese, sta raggiungendo l’apice della sua assurdità con questa proposta di Legge. Se dovesse venire adottata, la popolazione residente che vive lungo la costa, i turisti nazionali e quelli con potere d’acquisto medio – basse diventeranno cittadini di serie B.
Tutto quello che ci resta dopo la riconversione/privatizzazione strabica, sono solo questi sei metri di costa di cui tutti abbiamo pari diritto di godere: ora si vuole privatizzare pure questo spazio attraverso concessioni pluridecennali”.
Secondo la piattaforma Možemo! a Pola, i cittadini hanno ottenuto che nessuna spiaggia venga data in concessione, regolamentando con permessi le attività economiche fatte sulle spiagge. Se la proposta di Legge dovesse venire adottata, le spiagge attrezzate dovranno essere per forza date in concessione a lungo termine, il che consentirà di elevare recinzioni e far pagare i biglietti d’ingresso.
“La partecipazione alla consultazione pubblica è il minimo che possiamo fare per fermare la privatizzazione delle parti più attraenti della costa”, conclude Možemo!, invitando all’appuntamento per avere informazioni dettagliate sulla proposta di Legge e le conseguenze se dovesse diventare documento definitivo.

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