Kaiserball. Lezione di storia a passo di danza

Oltre cento partecipanti al revival del Kaiserball andato in scena nella Casa delle Forze Armate

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Kaiserball. Lezione di storia a passo di danza
Alcuni dei partecipanti al Kaiserball nella Casa delle Forze Armate. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

Gentili signore e distinti cavalieri, ufficiali dell’Imperial-regia Marina di Guerra e consorti al fianco, l’Orchestra da camera a intonare ora un valzer e ora un altro, eleganti camerieri a servire il menu delle grandi occasioni, e naturalmente gran sfoggio di crinoline e divise militari, vaporose acconciature e trucco di classe, abito da sera e frac se non il costume d’epoca, insomma, una rievocazione perfetta dei balli di corte come si usavano un tempo, nell’Ottocento, per terminare bruscamente con lo scoppio della Prima guerra mondiale. L’altra sera si è svolto a Pola il secondo Kaiserball, un revival dei balli storici ispirati alla Corte di Vienna con tanto di copie fedeli di costumi d’epoca, menu imperiale e musica (valzer e operette) dal vivo. Con 35 euro per l’entrata, la musica e la consumazione dei pasti si sono presentati alla chiamata… dell’Imperatore oltre cento partecipanti affezionati alla moda dell’Ottocento mitteleuropeo e non è stata la prima volta. Il primo Keiserball si è tenuto infatti nell’ottobre dello scorso anno in un ristorante di Sissano, anche quello su iniziativa dell’associazione Business and Professional Women polese con Alida Perkov al timone. Ora come la prima volta, l’intento è stato quello di “valorizzare il passato austro-ungarico di Pola” che, infatti rimase sotto la Corona dalla seconda metà del XIX secolo fino alla fine della Prima guerra mondiale a allo sfacelo dell’Impero.

Sfoggio di crinoline, divise militari e vaporose acconciature ispirate alla moda dell’Ottocento.
Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

L’Austria è rimasta a Pola nei suoi edifici e monumenti, nei beni culturali come il Marine Casino e il Politeama Ciscutti, il mercato coperto, i licei, le caserme, le fortezze, gli ospedali, i palazzi signorili e le case popolari, nel disegno urbanistico complessivo della città moderna che conosciamo. I balli e la vita di società sono un’altra cosa. Il ricordo in questo caso è scemato e i cittadini odierni di Pola non possono averne altra conoscenza se non quella derivata dai libri di storia, dalle cartoline e dai giornali d’epoca. Vestire l’abito sontuoso di Sissi e la Divisa dell’Imperatore non sono cose da farsi soltanto per nostalgia, fantasia e divertimento: ci vuole anche un rispetto serio del passato. Nel concepire il progetto del Kaiserball, Perkov ha spiegato che sta cercando di “tramandare il ricordo delle musica, della cultura, della gastronomia e delle usanze riconducibili al periodo austro-ungarico, quando Pola era di nome e di fatto una città trilingue, che parlava contemporaneamente l’italiano, il croato e il tedesco, per cui l’amalgama delle tre culture ha di fatto prodotto la città cosmopolita” che conosciamo.
Il secondo Kaiserball è stato organizzato nella Casa delle Forze Armate, già Marine Casino, in occasione dei 110 anni della sua ricostruzione con l’apporto decisivo dell’agenzia di cerimonie nuziali Haler, che ha curato i decori della sala, il menu e il programma. L’evento ha avuto anche il patrocinio della Città di Pola, dell’Ente per il Turismo, della Biblioteca civica, del Museo di storia e marineria, dell’Associazione Viribus Unitis e altri. La musica da ballo è stata eseguita dal Quartetto 4Tune, l’intermezzo operistico dal mezzosoprano Sofija Cingula e dalla pianista Chiara Jurić Božac. Dodici pannelli informativi sono stati esposti nel salone per celebrare ulteriormente l’edificio del Marine Casino. Soddisfatta del buon esito del ballo, Perkov ha deciso di renderlo tradizionale e cioè di riproporlo ogni anno il 30 aprile, estendendo l’invito a un numero maggiore di ospiti dell’Austria e della Slovenia che anche quest’anno hanno raggiunto Pola per celebrare con i polesi la storia e le usanze condivise.

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