Ragazzi, grazie di tutto

Tradizionale consegna dei diplomi ieri all’Estivo della CI per gli studenti delle quarte classi della Scuola media superiore italiana «Dante Alighieri». Le congratulazioni e i migliori auguri per il futuro percorso formativo della preside Debora Radolović

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Ragazzi, grazie di tutto

Conseguita la maturità di nome e di fatto, un’altra generazione della Scuola media superiore italiana “Dante Alighieri” sta spiccando il volo, chi verso una carriera professionale in via diretta e senza ulteriori mediazioni formative e chi invece passando prima per l’esperienza universitaria. Ieri mattina, dunque, all’Estivo della CI polese la cerimonia di consegna dei diplomi di licenza media superiore per le sole tre classi di questa generazione un po’ scarna, che ha avuto anche la sfortuna di trascorrere gli ultimi due anni tra un lockdown e l’altro. Sono gli ormai ex studenti della IV a (Liceo generale) seguita dal professore Samuel Brussich, quelli della IV b (Liceo linguistico), affidati a Luana Moscarda, e quelli infine della IV d o Ramo elettrotecnico, che sono stati seguiti da Claudia Catela. I tre professori a capo delle rispettive classi e la preside Debora Radolović hanno consegnato i diplomi uno ad uno affinché possa avere inizio anche il loro cammino da adulti tra adulti. Il che non è poca cosa. Emotivo, inutile dirlo, il discorso della preside: “Siete giunti al traguardo di un viaggio di quattro anni intensi, segnati dalla pandemia, che ci ha colpiti duramente. Assieme siamo riusciti a terminare un percorso che ci ha insegnato che cosa sia la resilienza: la capacità di affrontare e superare un periodo di difficoltà. In un primo momento questa situazione ci ha un po’ disorientati, confusi, ma poi il desiderio e la sicurezza di riuscire a farcela a superare con serenità la nuova didattica a distanza, ci hanno portato a riscuotere un grande successo sia tra gli allievi che tra i docenti”.

La preside Debora Radolović si rivolge agli ex studenti

Maturità di Stato, ottimi risultati

Questa generazione, così esile dal punto di vista numerico, è stata in compenso una campionessa nello studio e i risultati non solo non si sono fatti attendere, ma hanno anzi avuto la più lampante delle conferme alla maturità di Stato. I maturandi dell’anno scolastico 2020/21 si sono infatti distinti in serietà, in puntualità, in impegno e in spirito di sacrificio, a parere della preside, che può andarci ben fiera, perché l’ultima prova, la più importante, è stata superaTA con eccellenza. Carta canta. Ottimi i risultati all’esame di lingua italiana come lingua madre – livello alto per Marko Drandić, primo, Myriam Scabozzi, terza, e Lorenzo Privrat, quarto, ma anche come livello base (Julia Annemarie Putzhammer, prima, Filippo Sebastiano Čikić, terzo e Sofia Ivančić, quarta). E le buone notizie non si fermano a questo punto, perché i migliori studenti della “Dante Alighieri” non sono solo i migliori in casa, ma reggono benissimo la concorrenza nazionale. Prova ne siano i risultati comparati con quelli di tutti e 19.862 i maturandi della Croazia: Filippo Sebastiano Čikić è al 130° posto in Lingua inglese livello A; Natalia Pinzan ed Edi Butković occupano il 194º posto a pari merito in Lingua inglese livello B; Alja Erjavec è al 64° posto in Lingua croata Livello B; Julia Annemarie Putzhammer è la 162ª sempre in Lingua croata livello B; Myriam Scabozzi 25ª in Matematica livello B, Emma Poropat 173ª nella medesima categoria di esame, mentre Marko Drandić è il 53° in storia tra tutti i maturandi del Paese. Scusate se è poco.

Il gusto d’imparare

La preside si è congratulata con ragazzi e docenti, affermando che “ciò che maggiormente importa è che abbiate acquisito la gioia e il gusto di imparare perché sono questi gli obiettivi prioritari che la scuola ha cercato di trasmettervi. Fatene buon uso e conservatelo per tutta la vita”, ha concluso Debora Radolović. Che questa generazione possa non perdersi di vista, che sappia coltivare le amicizie sorte e consolidate nell’infanzia e nell’adolescenza e che possa ritrovarle nel corso dell’età adulta, possibilmente per sempre. E poi un augurio sincero, il migliore che si possa dare e ricevere: “Buona vita a voi tutti”, ha detto la preside, e non a caso. Una buona vita è una conquista per nulla scontata.

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