Un’altra danger zone in centro città. Come se non bastasse il rischio di crollo delle fronde dei secolari ippocastani, ecco che ora bisogna temere anche i calcinacci delle facciate dei palazzi che s’affacciano sul mercato centrale. L’edificio in piazza del Popolo che fa angolo con via Dalmatin è certamente uno dei più interessanti dell’isolato, ma è anche uno di quelli che versano in condizioni più preoccupanti degli altri. Per cui l’ingresso alla frequentata panetteria-pasticceria-caffè della catena nazionale “Mlinar” reca da ogni lato l’insegna che invita i passanti all’attenzione per possibilità di crollo del rivestimento esterno dell’edificio. Ogni tanto un pezzo d’intonaco si stacca, forse anche frammenti di cornicioni, chissà. Si staccano e cadono a pezzi sulla piazza, rischiando di colpire qualcuno in testa, di fargli male, di stenderlo.
Intanto il caffè-pasticceria-panetteria continua a ricevere i clienti come se niente fosse, come se per entrare e uscire dal locale la gente non fosse obbligata a passare a ridosso delle due delle facciate. La terrazza estiva è fuori uso per un precedente crollo di rami di non indifferente peso. La facciata friabile in aggiunta non ci voleva proprio. Ma non sarebbe il caso di provvedere a un restauro in breve tempo, anche senza aspettare i bandi dell’efficienza energetica?
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