Odonimi storici. A marzo le prime insegne in centro

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Odonimi storici. A marzo le prime insegne in centro

Il progetto del ripristino degli odonimi storici a Fiume sta per essere realizzato. Il sindaco Vojko Obersnel aveva annunciato che le prime insegne sarebbero state collocare all’inizio dell’anno, mentre entro la fine del 2019 dovrebbero venire installate tutte quelle previste. Considerato che siamo a febbraio, recentemente il consigliere cittadino Pregrag Miletić (Lista per Fiume), aveva chiesto ufficialmente al sindaco quando saranno collocate le prime insegne in Cittavecchia con i nomi storici delle vie e delle calli. Dopo due settimane di attesa la risposta del sindaco è arrivata.

“Il collocamento delle insegne in Cittavecchia con le denominazioni storiche rappresenta un progetto culturale molto complesso, che implica il coinvolgimento di esperti e la verifica dei dati storici, come pure la realizzazione di insegne dal design particolare, il che richiede determinate tempistiche. Per questi motivi le prime tabelle inizieranno a venire collocate nel corso del mese di marzo. Il desiderio di tutti i partecipanti al progetto è di realizzarlo nel miglior modo possibile, pertanto nell’esecuzione delle insegne e nell’adeguamento al piano di lavoro sono stati coinvolti pure i conservatori e la tecnologia della municipalizzata Kozala per quanto riguarda l’esecuzione delle tabelle e per adeguarle a quelle esistenti. Inoltre sono nella fase conclusiva le consultazioni relative alla scelta delle zone in cui verranno installate le prime insegne, tenendo conto della loro importanza alla luce della storia della città. Il progetto viene inteso come un nuovo contenuto turistico, ma anche nel contesto di aumentare la consapevolezza dei cittadini rispetto alla ricca storia della città, pertanto la parte estetica delle insegne non va sottovalutata. Per questo motivo la realizzazione ha subito un lieve ritardo rispetto ai tempi annunciati per la fine dell’anno scorso”, ha chiarito il sindaco.
Il progetto delle tabelle bilingui viene approcciato anche nell’ottica di Fiume CEC 2020 con l’obiettivo di presentare in maniera simbolica la ricca storia della città che negli ultimi 100 anni ha visto il succedersi di 6-7 Stati diversi, ognuno dei quali ha lasciato in eredità qualcosa. Questa è una parte dell’identità fiumana e il ripristino dei nomi storici si fonde benissimo con lo slogan di porto delle diversità.
Viviana Ban

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