I connazionali di Spalato visitano Pola

Primo appuntamento della passeggiata in Rete con proiezione, frutto della collaborazione tra i due sodalizi

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I connazionali di Spalato visitano Pola

Pola, istruzioni per l’uso. Formato: video. Pubblico destinatario: gli italiani di Spalato. Pubblico auspicabile: gli italiani di Pola. Autore: Rossana Matejčić Miljević. È decollata giovedì sera l’attesa collaborazione tra le Comunità degli Italiani di Pola e di Spalato con questo primo scambio culturale, in realtà una due giorni di proiezioni sui resti romani dei rispettivi centri storici con voce narrante (una guida turistica di professione). Giovedì sera, alla Comunità degli Italiani polese è stato proiettato e trasmesso in rete in diretta il video sull’Arena di Pola, le tre porte (Gemina, Ercole e Aurea), via Sergia e il Foro romano. Il video è stato presentato da Rosanna Matejčić Miljević, che ne ha fatto, senza pretese di sorta, un vero gioiello. Il pubblico di Spalato che si è riunito nella propria sede per assistere alla proiezione, ha apprezzato; il pubblico polese (assente in sala, ma presente in rete) ha gradito ugualmente, perché non “non è mica vero che conosciamo la nostra città e il suo retaggio, anzi”. Ben detto. Se ci sono noti il periodo storico e la durata dell’impresa della costruzione dell’anfiteatro, uno dei dieci meglio conservati al mondo (e tra questi, il sesto per dimensioni), in molti sono rimasti a bocca aperta nello scoprire quali tesori nascondano i suoi sotterranei. Per esempio, una copia fedele della Tabula Peutingeriana oggi conservata alla Hofbibliothek di Vienna e per ciò detta anche Codex Vindobonensis.

Spalato, siete in linea?

Conoscere noi stessi

Perché è così speciale e perché i polesi non la conoscono? La Tabula Peutingeriana è una copia medievale di un’antica carta romana che mostrava le vie stradali dell’Impero romano, dalle isole britanniche alla regione mediterranea e dal Medio Oriente alle Indie e all’Asia Centrale; la sua sezione più occidentale è oggi perduta. Si tratta probabilmente di una copia di un modello di età carolingia, a sua volta risalente all’originale di una carta stradale romana che forniva ai viaggiatori le informazioni rilevanti sulla posizione delle città più importanti e dei luoghi di sosta, le tappe giornaliere, ossia i tratti di strada percorribili a piedi. Ebbene tra le città del “mondo” dell’epoca “che contano”, compaiono, sul tracciato della via Flavia, anche Pola e Parenzo (a dire il vero con posizioni invertite) su una penisola completamente deformata dallo sviluppo longitudinale della tavola, che infatti si dispiega in sette metri di lunghezza. La carta è oggi una delle più importanti fonti per l’identificazione degli antichi toponimi, ma alzi la mano chi sapeva della sua esistenza e, soprattutto, alzi la mano chi è stato nelle gallerie dell’anfiteatro per ammirarne il modello?

Così, presentando ai connazionali di Spalato la propria città, gli italiani di Pola hanno scoperto di conoscerla solo per sommi capi e si sono convinti della necessità di “tornare a scuola di storia patria” anche in età avanzata. Rossana Matejčić Miljević ha poi svelato al pubblico in rete altri dettagli poco noti su Porta Ercole e la fondazione della colonia cesarea “Herculanea” (Ercole era il patrono di Giulio Cesare e quindi il patrono di Pola), come si conferma del resto in un decreto posteriore del II secolo d.C. che recita il nome per esteso dell’insediamento storico: Colonia Iulia Polla Pollentia Herculanea. Insomma, una valida lezioni di storia, di cultura, di retaggio e di identità polese e istriana che ha gettato le basi per una nuova collaborazione tra le due Comunità degli Italiani sotto l’egida dell’Unione Italiana. Il secondo giorno (venerdì sera), Spalato ha ricambiato la cortesia con un video sul Palazzo di Diocleziano e le sue meraviglie. Per la cronaca, l’iniziativa della collaborazione è stata della Comunità di Spalato e della sua presidente Antonella Tudor, che per il futuro propone nuovi spunti e proposte di contatto, si spera – Covid e disponibilità di finanziamenti permettendo – anche fisico. La presidente della CI di Pola, Tamara Brussich, si è dichiarata favorevole a nuovi progetti di comune allestimento.

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