Fasana non si dà per vinta

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Fasana non si dà per vinta

A poco più di due settimane di distanza dalla notizia secondo la quale il Comune di Fasana sarebbe stato condannato a pagare un risarcimento a sei zeri per dei terreni espropriati nel 2009, il sindaco Radomir Korać è tornato a parlare del caso che potrebbe compromettere addirittura la tenuta del bilancio comunale. Lo ha fatto su richiesta dei rappresentanti dei cittadini, che pretendono risposte in merito alla sentenza del Tribunale regionale che ha condannato l’amministrazione fasanese al pagamento di un risarcimento di 3,8 milioni di kune, maggiorato degli interessi legali e di mora che superano ormai l’importo iniziale.

Korać: «Una delibera assurda»

Il primo cittadino ha esordito precisando che la Corte non ha emesso alcuna sentenza, ma semplicemente una delibera. Una delibera che il sindaco ha comunque definito “assurda”, “priva di fondamento” e “fuori da ogni ragionevole logica”. Detto ciò, Korać ha evidenziato e promesso ai consiglieri che “il Comune adotterà ogni strumento legale e tutte le misure più opportune per tutelare sia gli interessi dell’amministrazione pubblica che quelli dei cittadini”. Non soddisfatti dalla risposta, i rappresentanti dell’organo collegiale – soprattutto quelli della DDI e dell’HDZ – hanno continuato a incalzare di domande il primo cittadino, chiedendo quali, di preciso, saranno le prossime mosse del Comune. “Prevediamo di rivolgerci alla Corte costituzionale”, ha detto Korać, aggiungendo che l’amministrazione comunale proporrà un’istanza di revisione del processo davanti alla Corte Suprema. Le risposte e le ulteriori rassicurazioni del primo cittadino non sono state però sufficienti a dissipare i dubbi dei consiglieri, che hanno così deciso di costituire una Commissione d’inchiesta per fare luce sull’intera vicenda.

La storia dell’esproprio

Il fatto risale al 2009, quando l’allora sindaco Ada Damjanac, al momento dell’esproprio, decise di non accettare il prezzo di vendita proposto dai proprietari dei due immobili, che chiesero un indennizzo di 150 euro al metro quadrato per un totale di 583.950 euro ovvero 4,25 milioni di kune circa. Una cifra che il Comune – tenendo conto che ad altri proprietari di terreni nella stessa zona fu pagato un prezzo di 70 euro al metro quadrato – giudicò eccessivamente alta. E proprio di prezzi, ma non soltanto, dovrebbe parlare in questi giorni l’attuale sindaco (all’epoca vicesindaco), il quale ha annunciato una conferenza stampa straordinaria in cui renderà di dominio pubblico tutte le informazioni riguardanti l’esproprio dei due terreni. “Non abbiamo nulla da nascondere, anzi” sostiene il primo cittadino, aggiungendo che nel 2009 il Comune non aveva voluto cedere ai ricatti dei due proprietari che, rileva Korać, avevano acquistato i due immobili dallo Stato pagandoli non più di 20-30 euro al metro quadrato. Per fare luce sull’intera faccenda, i consiglieri della coalizione SDP-HSU hanno chiesto al presidente del Consiglio comunale Aleksej Mišan (DDI) la convocazione di una seduta tematica dell’Assemblea.

Nuovi posti auto in vista

Esproprio, risarcimento danni e contromisure dell’amministrazione comunale sono stati soltanto alcuni degli argomenti toccati dal sindaco, che nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale ha risposto anche ad altre domande. Una di queste è stata posta da Mira Šariri-Busletta (SDP), che ha voluto sapere se l’OTP Banka – che di recente ha chiuso la sua filiale di Fasana – prevede di installare un bancomat nella località. “La notizia è ufficiosa e necessita di ulteriori verifiche e conferme, ma penso che l’istituto bancario sia intenzionato a installare un bancomat a Fasana, precisamente in via dell’Istria nei pressi del supermercato Miracolo”, ha detto il primo cittadino, che nel rispondere poi a una domanda posta da Dragana Belas (DDI) ha rilevato che la riduzione dei posti auto nel parcheggio nei pressi degli ex impianti della Badel sarà compensata dalla creazione di cinquanta nuovi posti in via “Strada 2” e che i parcheggi continueranno a essere gratuiti per tutti i residenti sul territorio comunale. Nicoletta Balija ha infine chiesto dove sarà realizzato il nuovo punto informativo di Fasana. “All’entrata della località a due passi dalla nuova rotatoria di via Dignano”, ha risposto Korać, aggiungendo che si tratta di un progetto che il Comune porta avanti con l’Ente per il turismo di Fasana. Il sindaco ha poi precisato che il punto informativo non sarà aperto quest’anno, bensì nel 2019.

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