Pola. Euro? Fanno più paura i prezzi

In vista dell’introduzione della moneta unica a partire dall’anno prossimo abbiamo voluto sentire il parere dei concittadini che sono divisi tra favorevoli e contrari. Quello che li preoccupa è un’impennata del costo della vita che, a loro detta, non sarà accompagnata dall’aumento dei salari

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Pola. Euro? Fanno più paura i prezzi

In vista della prossima introduzione dell’euro a inizio 2023 a Pola regna lo scetticismo. Almeno stando a quanto ci hanno dichiarato i nostri interlocutori che abbiamo avvicinato per chiedere un’opinione sul tema. Ma oltre allo scetticismo, stando agli intervistati, ci sono anche diversi dubbi e qualche paura in merito al possibile impatto sullo standard di vita. Ma non tutti vedono “nero”, c’è anche chi è fiducioso che le cose possano andare bene una volta che verrà introdotta la moneta unica. Vediamo come si sono espressi i nostri concittadioni.

Kristina Nefat (designer): “A mio avviso l’introduzione dell’euro da una parte porterà dei benefici, dall’altra invece no. Andando nel dettaglio, in alcuni Paesi dell’UE dopo l’introduzione dell’euro ci sono stati dei risvolti negativi. In primis la conversione dalla moneta precedente in euro è stata accompagnata da un aumento dei prezzi. Secondo me sarà doveroso dunque adeguare i salari e le pensioni rispetto ai nuovi prezzi. Sinceramente però ne dubito, visto come si comporta il governo. D’altra parte l’introduzione dell’euro come valuta unica potrà favorire e agevolare sia l’importazione che l’esportazione delle nostre merci ovvero il giro d’affari con gli altri Paesi.

Kristina Nefat

Ana Barać Dobran (gestore di un bar): “Sono assolutamente a favore dell’introduzione dell’euro che secondo me favorirà gli affari. Pola è una destinazione turistica, per cui i villeggianti già negli anni passati volevano pagare in euro quanto consumato. Il lato negativo è rappresentato dal fatto che i prezzi aumenteranno. Ripeto, l’introduzione della moneta unica la vedo come un fatto positivo e poi spero che i prezzi verranno adeguati senza che la gente ne risenta troppo nel proprio portafogli.

Ana Barać Dobran

Danijela Iličić (barista): “Il nostro Paese, nelle condizioni in cui si trova, al momento non è pronto per fare un passo così importante. Penso che si tratti di un boccone troppo grande. Sono preoccupata per il fatto che tutti i prezzi aumenteranno. Comunque, la decisione sembra già presa per cui non ci rimarrà altro che adeguarci”.

Danijela Iličić

Eleonora Jelenić (pescivendola): “Già adesso stiamo pensando come programmare il registro di cassa. Nell’adozione della moneta unica al posto delle kune non ci vedo niente di positivo. Il motivo principale? I prezzi saliranno inevitabilmente, i salari no. Sarà un’altra mazzata per il nostro settore che già sta andando in rovina a causa della pandemia da coronavirus e alle crisi precedenti”.

Eleonora Jelenić

Ranko Borovečki (consulente): “Ormai non abbiamo alcuna scelta, in quanto questa decisione è stata presa già da tempo. Ovvero da quando c’è l’accordo tra la Croazia e l’UE, per la precisione con la sua Unione monetaria. Adesso forse i cittadini mugugnano un po’, ma ormai è troppo tardi. Per come la vedo io non ci attende un futuro ideale visto quanto avvenuto nei Paesi vicini, ovvero la Slovenia e l’Italia dove l’introduzione della moneta unica ha portato ad aumenti dei prezzi. La Croazia, un Paese relativamente piccolo all’interno dell’UE e con un governo debole, avrà grossi problemi.

Ranko Borovečki

Igor Papić (artista): “Penso solo dall’oggi al domani e non al futuro. L’introduzione dell’euro come moneta unica secondo me è una scelta giusta. Credo che porterà a dei cambiamenti positivi e secondo mi ci sarà anche un maggiore controllo dei prezzi e il mercato sarà più regolamentato. Quest’impressione mi accompagna sin da quando vivevo all’estero”.

Igor Papić

Paula Benčić (gestore di un bar): “Non sono né favorevole, né contraria. Occorre ovviamente del tempo per vedere se e in quale modo l’introduzione della moneta unica influirà sullo standard dei cittadini. A ogni modo servirà del tempo per mettere tutte le cose a posto, in quanto passare da una valuta all’altra non è proprio così semplice. Nel nostro piccolo, qualche spesa aggiuntiva l’avremo in quanto dovremo adeguare il registro di cassa. Come la vedo adesso, la situazione non è tra le migliori. Ci sarà sicuramente un aumento dei prezzi in ogni settore, a partire da quelli degli immobili”.

Paula Benčić

Florian Veneruzzo (commercialista): “Secondo me, l’introduzione dell’euro è un processo ‘naturale’, legato ovviamente agli interessi dell’Unione europea. Alcune persone sono del parere che con l’abolizione della kuna, la valuta nazionale croata, si perderà l’identità. Ciò non mi vede per nulla d’accordo. Nell’insieme, vedo l’introduzione dell’euro come un fatto positivo. L’unico ‘neo’ sarà rappresentato dall’imminente aumento dei prezzi nel primo periodo, il che, onestamente, è dovuto in primo luogo ai commercianti che approfitteranno della nuova situazione. Va detto, tra l’altro, che dall’inizio dell’anno scorso la lista della spesa, e qui mi riferisco ai generi alimentari (e altri articoli), è aumentata in modo consistente. A ogni modo in vista dell’introduzione dell’euro sono ottimista, anche se ci vorrà un periodo più o meno lungo per adeguarsi alle nuove condizioni. Mi preme aggiungere che alcuni degli Stati che erano entrati a far parte dell’UE quali la Svezia e la Gran Bretagna, hanno mantenuto la propria valuta non per una specie di ‘sentimento’ nei confronti della stessa, bensì per i propri interessi”.

Florian Veneruzzo

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