Dignano. Tutti insieme per dire «no» al bullismo

Anche Dignano si è tinta di rosa in occasione del Pink Shirt Day. Cinquecento i bambini partecipanti

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Dignano. Tutti insieme per dire «no» al bullismo
In attesa del via della corsa. Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

Su iniziativa dell’Università popolare aperta, anche quest’anno a Dignano è stato celebrato il Pink Shirt Day, la Giornata contro il bullismo e le discriminazioni sociali. La manifestazione ha visto inclusi la SE Dignano, la Scuola periferica di Gallesano della “Giuseppina Martinuzzi” di Pola e gli asili “Petar Pan” e “Zvončica” di Dignano. Ad appoggiare l’evento la Città e la Questura istriana. In mattinata è stata organizzata la corsa lungo via Merceria per i ragazzi delle scuole e degli asili. Ben 500 i partecipanti, tutti insieme per dire “no” al bullismo. Ad attenderli in Piazza del Popolo la direttrice dell’UPA, Jelena Kancijanić, il sindaco Edi Pastrovicchio, la vicesindaco in quota CNI, Diriana Delcaro Hrelja e la direttrice dalla SE Dignano, Barbara Buršić Križanac, i quali hanno lanciato messaggi importanti contro la violenza, sottolineando quanto sia importante sostenersi a vicenda. Sostegno che, ovviamente, non deve mancare nelle famiglie, negli asili, nelle scuole, nella comunità.
“Per cancellare l’impatto di una frase negativa, ci vogliono almeno cinque frasi positive. Le parole possono avere una gran peso: usiamo quelle opportune!”, ha esordito la direttrice dell’UPA. Il sindaco Pastrovicchio ha invitato invece i ragazzi a coltivare le amicizie, mentre la vicesindaca Delcaro Hrelja ha sottolineato che ogni forma di violenza va assolutamente denunciata.
La direttrice della SE dignanese, Buršić Križanac, ha ringraziato gli alunni per la realizzazione dei bellissimi manifesti contro il bullismo, che hanno tinto di rosa via Merceria. Numerosissimi i messaggi inviati dai ragazzi: “Coltiviamo il rispetto reciproco, l’amicizia, l’amore perché superano ogni forma di violenza”, “Sì all’amicizia”, “Stop alla violenza tra coetanei”, “Il bullismo non insegna – segna!”, “Uniamoci per dire no al bullismo”, “Batti un 5 per un mondo migliore!”, “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
La manifestazione è proseguita in serata con il laboratorio di psicologia “Un mistero di nome adolescenza – capire e avere cura della salute mentale degli adolescenti”. A guidarlo la psicologa Lucija Prepušt. Nell’ambito della lezione sono stati definiti concetti come la salute mentale e le strategie adattive (“sane”) per affrontare lo stress e le emozioni spiacevoli. Sono state inoltre presentate le modalità con cui i genitori possono contribuire a preservare la salute (mentale) degli adolescenti e spiegato come possono influenzare i propri figli in un’età in cui l’opinione dei coetanei è spesso (la) più importante.

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