Barbarie in Bosco Siana. Cane ucciso a coltellate

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Barbarie in Bosco Siana. Cane ucciso a coltellate

Si chiamava Koko, aveva 7 anni e una famiglia che l’amava. Koko, una femmina di amstaff, purtroppo non c’è più, è stata brutalmente uccisa con quattro coltellate. È successo sabato scorso intorno alle 16 in Bosco Siana, dove il cane stava passeggiando assieme alla sua padrona, una donna di 41 anni, che ancora sotto shock e incredula per quanto accaduto ha comunque deciso di raccontare quanto successo sabato pomeriggio. Non prima di avere dichiarato che Koko era il loro amico a quattro zampe, una cane educato e abituato già da cucciolo ad avere bambini intorno. “Nonostante gli american stafford siano considerati pericolosi e aggressivi, Koko non lo era. È sempre stata un cane buono. Del resto lo dimostra il fatto che nonostante sia stata presa a coltellate non ha reagito, non ha tentato di difendersi, ma è fuggita dall’aggressore cercando di raggiungermi”, ha raccontato la proprietaria del povero animale, che dopo essere stato accoltellato è riuscito a percorrere soltanto pochi metri prima di stramazzare al suolo in una pozza di sangue che le fuoriusciva dai tagli sul dorso, uno dei quali profondo ben otto centimetri.

Il racconto della padrona

Quel tragico sabato pomeriggio la donna stava passeggiando assieme a un’amica e al suo cane in Bosco Siana. A un certo punto, le due donne hanno intravisto un ragazzo e una ragazza accovacciati nei pressi di un cespuglio assieme a un cane. “Abbiamo anche scherzato, chiedendoci che cosa stessero facendo lì accovacciati, visto che non è nemmeno la stagione dei funghi”, racconta la 41.enne polese, che assieme all’amica e al suo cane hanno proseguito la loro passeggiata addentrandosi nel bosco, dove hanno lasciato Koko libera di correre. Tornando indietro le due donne hanno nuovamente incontrato i due giovani e Koko, vedendoli, è corsa loro incontro. Purtroppo, il ragazzo, definito un pazzo maniaco dalla 41.enne, con una mano ha sollevato il suo cane e poi, con l’altra, si è scagliato contro la povera Koko. “Era un giovane di circa 20 anni e indossava una paio di pantaloni mimetici e qualcosa di simile a un guanto militare”, ricorda la proprietaria del cane ucciso, che nel prosieguo del discorso rammenta di non avere capito immediatamente che cosa stesse succedendo. “Soltanto quando ho visto correre Koko verso di me grondante di sangue mi sono resa conto di che cosa fosse successo” ha aggiunto la padrona di Koko, che per arginare la fuoriuscita di sangue ha avvolto le ferite del suo amico a quattro zampe con una sciarpa. “Nonostante i miei sforzi, le ferite continuavano a sanguinare” racconta la donna, che ha iniziato a urlare per la disperazione. “Al ragazzo ho detto che dovevo portare immediatamente Koko dal veterinario, ma che non avevo l’automobile”, ha detto la 41.enne, la cui richiesta è stata accolta dal giovane, che ha accompagnato lei e il cane all’Ambulatorio di via Trinajstić, dove i veterinari hanno fatto di tutto per salvargli la vita. Purtroppo, dopo due ore di operazioni e oltre 20 minuti di rianimazione Koko non c’è l’ha fatta.

La parola alla Procura

“Se Koko fosse sopravvissuta avrei potuto dimenticare quanto accaduto e perdonare il ragazzo. Purtroppo ora non posso. Ha ucciso il mio cane, il cane che io e i miei figli – che ora hanno paura e non fanno che piangere – amavamo” ha commentato la 41.enne, che ha quindi deciso di denunciare alla Polizia quanto accaduto quel tragico sabato pomeriggio in Bosco Siana. Sentita la donna e i veterinari che hanno tentato di salvare la vita a Koko, gli inquirenti della Questura istriana hanno subito aperto un fascicolo nei confronti del giovane. Si tratta di un 27.enne polese, fanno sapere dal Commissariato di Polizia di Pola, che ieri ha inviato il resoconto delle indagini all’indirizzo della Procura di Stato. Stando al resoconto della Questura istriana, il giovane sarebbe venuto di spontanea volontà a denunciare l’accaduto dicendo che era stato aggredito dal cane.

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