DDI. Sciolte le sezioni di Pola e Verteneglio

Dopo il flop elettorale, acque sempre più mosse

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DDI. Sciolte le sezioni di Pola e Verteneglio
Danijel Deković lascia la DDI. Foto: DARIA DEGHENGHI

Dopo la deludente prestazione del partito alle ultime elezioni amministrative, la Dieta Democratica Istriana stenta a riprendere quota. Lunedì sera un nuovo colpo di scena. La Presidenza del partito regionalista ha sciolto e commissariato gli organi direttivi delle sezioni di Pola e di Verteneglio, che saranno provvisoriamente guidate da due commissioni composte da personalità politiche di spicco, per “assicurare la continuità dell’azione politica in attesa di un consolidamento e una ricomposizione delle due organizzazioni”. Lo scopo della manovra è il “rafforzamento delle leadership e delle sezioni locali nel prossimo periodo”, stando alla comunicazione della presidenza del partito diffusa seduta stante. Ma ecco le argomentazioni dei protagonisti.

Il segretario generale Saša Škrinjar ragiona in questi termini: “Nell’attuale panorama politico istriano, la DDI offre una prova di consistenza e coerenza politica, di know how e capacità di gestione. Ora è chiaro che a Pola il sindaco Zoričić governa con le spalle coperte da una coalizione di governo trilaterale, che si avvale dell’appoggio esplicito dell’Accadizeta. Se ne conclude che l’amministrazione polese è caratterizzata da instabilità politica e regresso nello sviluppo. In questo contesto politico, la responsabilità della DDI è grande: a maggior ragione la sezione polese deve poter offrire un’alternativa valida al potere attuale”.

Nella nota della Presidenza si legge inoltre che “le organizzazioni locali hanno ampie libertà d’azione e pertanto una conseguente responsabilità delle proprie azioni”. Quindi, “vanno prese le decisioni migliori nell’interesse dei cittadini e del Partito”. La Presidenza giudica che “dalle scorse elezioni comunali ad oggi, l’organizzazione polese non ha lavorato come si deve”, ma non punta il dito contro nessuno in particolare e anzi conclude che “non è colpa di nessuno, anche se così non si può continuare”. La commissione nominata per amministrare provvisoriamente la DDI polese è stata “investita di un compito molto importante: quello di individuare le persone in grado di riguadagnarsi la fiducia degli elettori e preparare il partito per le prossime elezioni amministrative”. I concetti chiave di questo processo rimangono quelli di “sussidiarietà” e “trasparenza”. Ma ecco i nomi dei tesserati illustri chiamati a risuscitare le due sezioni locali nel prossimo periodo. Per Pola si tratta dello stesso segretario generale Saša Škrinjar, dell’ex vicesindaco Robert Cvek, dell’ex vicesindaco Elena Puh Belci, dell’ex consigliere municipale Diana Kukić Dasko e dell’ex parlamentare e veterano del partito regionalista Aldo Skira. Per Verteneglio si conta sul soccorso dell’assessore regionale alla cultura Vladimir Torbica, di Igor Palčić, Ivana Ladavac, Elvis Martinović e nuovamente, anche qui, Saša Škrinjar.

Alla notizia dello scioglimento e del commissariamento della sua sezione locale, il presidente detroniozzato dell’organizzazione polese, Danijel Deković, ha deciso di abbandonare quella che secondo il suo avviso è una nave naufragante. Questa la sua dichiarazione ai media: “Ritengo di pessimo gusto che i membri della presidenza siano stati informati delle destituzioni tramite i mass media. Dalle ultime decisioni dei vertici devo concludere che la politica del partito ha abbandonato la strada che ritenevo giusto seguire. Non voglio più farne parte, me ne vado”, ha concluso Deković, seccato per il fatto che la sua sezione torni in mano a “quegli stessi dietini che hanno perso le elezioni e lasciato il partito in panne”.

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