La reazione alla reazione. Ieri pomeriggio il presidente della Dieta Democratica Istriana, Dalibor Paus, ha convocato la stampa per rispondere alle accuse di Danijel Deković, l’ormai destituito presidente della sezione polese e tesserato uscente di propria iniziativa. Paus ha dichiarato che della proposta di sciogliere e commissariare le due organizzazioni di Pola e Verteneglio si discute da mesi e mai all’insaputa del diretto interessato. “Ho parlato con Deković di persona e gli ho fatto capire che lo vogliamo dentro alla commissione, partecipe dei processi che andiamo avviando – come abbiamo detto prima – per ricompattare le file del partito e rafforzarci in vista delle elezioni future, per riguadagnare terreno e soprattutto per riprenderci la fiducia degli elettori. Credo che Deković sia stato perfettamente cosciente del fatto che la sezione polese non lavorava bene e non produceva risultati soddisfacenti. Ha deciso di andarsene, e vada, ma andandosene ha dichiarato una valanga di falsità. La presidenza ha deciso come ha deciso, all’unanimità e vi garantisco che non c’è stato alcun favoreggiamento per questa o quella frazione. Al contrario. È nostra ferma convinzione che le ambizioni personali vadano tenute a freno per il bene dei cittadini di Pola”, ha detto Paus e aggiunto che la sua formazione politica è atipica proprio perché internamente variegata e polifonica, non è un monolite, poiché contiene diverse forme di pensiero e intende valorizzarle tutte. “Fintanto che sarò presidente della DDI avrò rispetto di tutte le voci del coro, a patto che tutte rispettino le decisioni prese democraticamente in seno agli organi di rappresentanza del partito. Disgraziatamente Deković ha deciso di andare fuori corsia, immagino istruito da qualche mentore dietro le quinte, perché con lui non abbiamo mai parlato in questi termini e abbiamo sempre dialogato”. Chi sono questi mentori? “Non chiedetelo a me, ma a lui”, ha concluso Paus il suo ragionamento aggiungendo che il partito in questo momento ha bisogno di coesione e non di disgregazione e spreco di energie. Non ha voluto sbottonarsi, invece, in merito a un ipotetico reclutamento di Dean Sinković quale possibile candidato sindaco alle prossime elezioni locali.