Criminalità, i perchè di tanti furti nel Polese

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Criminalità, i perchè di tanti furti nel Polese

In riunione, ieri, la Commissione cittadina per la prevenzione della criminalità, organismo recentemente rinnovato nel nome e nella composizione, di cui è entrato a far parte, tra gli altri, il Commissariato di polizia di Pola Vjekoslav Vukšić. Quest’ultimo ha fatto il punto sul grado di sicurezza in città, alla luce di recenti inchieste secondo cui Pola sarebbe la città più pericolosa del Paese. Benché ufficialmente non se ne faccia cenno, la relazione di Vukšić è come se fosse stata concepita per smentire l’innominato primato che, fosse vero, ci renderebbe davvero poco onore. Nel 2017, a suo dire, il Commissariato di polizia di Pola ha segnalato esattamente 1.368 reati, il 3 per cento in meno dello scorso anno, di cui è stata risolta grosso modo la metà, per l’esattezza il 51 per cento dei casi.

Pola e zone limitrofe

Ma la statistica di Vukšić necessita, a suo dire, di una precisazione: “Il numero dei reati che registriamo si riferiscono non soltanto alla città ma all’intera circoscrizione, poiché il Commissariato di polizia copre anche i territori amministrati dai Comuni di Dignano, Medolino, Lisignano, Marzana, Fasana, Barbana e Sanvincenti, enti locali che in 12 mesi ospitano un milione di turisti, praticamente un quarto della popolazione croata complessiva, che insieme realizzano più di 7 milioni di pernottamenti. Bisogna dunque tenere presente che in estate nella Bassa Istria il numero della popolazione sale del 1.260 per cento”. In questo contesto, ha aggiunto Vukšić, l’anello polese si può ben considerare un posto sicuro o, per dirla in altri termini, non si verificano fatti ed eventi per cui si potrebbero considerare in grave pericolo la vita e i beni dei cittadini.

Scippi e furti con scasso

In secondo luogo va messo in chiaro che ben il 68 per cento dei reati evidenziati nel 2017 consistono in scippi e furti con scasso, collegati non di rado al mondo dello spaccio e dell’abuso di stupefacenti, che richiedono una costante presenza della polizia sul campo. Pola in particolare è sotto assedio dei turisti, insiste il capo del Commissariato polese. Il loro numero cresce di anno in anno e lo spazio certo non aumenta. L’anno scorso la città è stata visitata da 400.000 vacanzieri che insieme hanno totalizzato la bellezza di 2 milioni di pernottamenti. In estate la popolazione della città si moltiplica per sette, e al loro numero vanno sommati anche gli escursionisti che la visitano in giornata pernottando in altre località della penisola, ma anche il personale non residente degli alberghi, dei campeggi e dei resort che importiamo per un paio di mesi l’anno. Come noto, dove c’è più movimento di gente con i portafogli pieni, c’è sempre anche un movimento di ladri che si genera di riflesso; i due fenomeni sono praticamente le due facce della stessa medaglia.
Sentita la relazione di Vjekoslav Vukšić, i membri della Commissione hanno preso in esame le varie iniziative di prevenzione della criminalità che continueranno anche nel corso di quest’anno, come per esempio “Getta la droga nel canestro” (Baci drogu u koš), “NO allo sballo” (Reci drogi NE), “Vita senza droga, vita di serie A” (Život bez droge je prva liga), le varie lezioni a scuola contro fumo, alcolismo e scommesse, che portano a dipendenze sempre più precoci.

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