Camper, turismo a costo zero

Anche se la stagione è ormai agli sgoccioli i caravan continuano a occupare il suolo pubblico di notte

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Camper, turismo a costo zero

La stagione estiva è tramontata. I diluvi autunnali bussano alle nostre porte. Ma il turismo non molla ancora la presa. Bene per le agenzie, gli operatori e affittacamere del settore, se la vacanza passa attraverso il filtro del booking.com e delle tasse di soggiorno controllate dalle Pro loco, ma a Pola si è imposta anche la moda della villeggiatura di massa in versione clandestina, del dormi, mordi e fuggi, della notte in riva al mare, del pranzo al sacco, che dal punto di vista economico alla città portano poco o nulla, a parte tracce e scorie del passaggio privo di permesso. Potremmo denominarlo Campeggio Vallelunga, previa legalizzazione di cotante presenze extra-alberghiere anche perché, pur di salvare l’immagine di terra ospitale, gentilissima e altrettanto servile con i propri vacanzieri si è lasciato fare di tutto e di più, alla grande.

 

I furbetti non demordono

Siamo in ottobre, ma i furbetti della vacanza tutt’ora non demordono e approfittano dell’area parcheggio della zona portuale per trovare una sistemazione gratuita, godersi la visione diurna e notturna della riviera, ammirando i colori intensi dei giganti illuminati di Scoglio Olivi, che si riflettono sulla superficie scura del Marina, prepararsi una grigliata o un buon piatto di pastasciutta al ragù. Il menu dipende dalla provenienza nazionale dei campeggiatori. Lo scorso mese avevano dominato le targhe italiane, ora prevale invece l’immatricolazione tedesca. Gli sdrai sul selciato raso mare, davanti alla Stazione ferroviaria, fanno resuscitare la vecchia spiaggia Stengl, quella che porta il suo toponimo dimenticato e che in epoca austro-ungarica, ma anche italiana, vedeva un bel po’ di polesani tuffarsi nelle acque portuali allora ancora limpide. Bello godersi anche il crepuscolo che si disegna sull’orizzonte del mare, con stormi di gabbiani invasivi che finalmente si placano dopo avere garrito e assordato tutti per l’intera giornata. En passant, prima di tornare alle rispettive nazioni madre, non nuoce nemmeno vuotare un po’ il wc chimico, per tornare belli abbronzati e “puliti” a casa propria, dove certi comportamenti si imbatterebbero in una sonora contravvenzione, una volta applicato il provvedimento di allontanamento dei camper fermi negli stalli di sosta previsti per le auto.

Villaggio turistico a quattro ruote

Invece di fungere da area posteggio all’ingresso della zona urbana, per evitare ingorghi al centrocittà, qui è nato un piccolo villaggio turistico a quattro ruote, dove dimorano tranquilli ancora gli ultimi ospiti abusivi. Evidentemente, non vi è regolamento specifico di Polizia urbana che si sia dimostrato in grado di contrastare con più efficacia questo fenomeno del turismo a… costo zero che, soprattutto nei fine settimana, prende d’assalto i lidi, attuando una sorta di turismo parassitario, offensivo per la popolazione residente. Turismo che si è manifestato anche sotto forma di mini tende infilate tra i cespugli davanti all’ex zona militare. Già che ci siamo si pesca un po’, si estraggono le cozze, raccoglie un po’ di basilico, si fa il bucato, si lega la branda, tanto non vi è di che aver paura. Nessuna apposita segnaletica vieta di piantar tenda e di fare gli scout in zona suburbana. Si arriva poi al colmo dei colmi con gli addetti alla riscossione delle multe della Pula parking. Nessun problema, pagano, ed è fatta. Il costo è sempre meno esoso di quello praticato dai tariffari dei campeggi legali. Meglio ancora quando è lo stesso guardiano della ditta cittadina a fornire indicazioni in merito alle comode modalità di pagamento (applicazioni Paydo). È c’è stato persino qualcuno che ha protestato e criticato perché la zona non è stata dotata di contenitori per lo smaltimento dei rifiuti. Ad aiutare a individuare l’opportunità del campeggio abusivo vi è l’applicazione gratuita park4night (parcheggio per la notte). Ma non è questa l’unica ubicazione del turismo gratuito. Quest’estate i camper si sono spinti sul Lungomare, in direzione delle Grotte dei colombi, a Valovine, a Puntisella. Il massimo della maleducazione e dell’irriverenza del camping su quattro ruote ha raggiunto persino piazza Drio l’Arena, facendosi beffe dell’ambiente storico-culturale. Tutto questo approfittando del sovraccarico di lavoro estivo che ha oberato le guardie comunali e gli altri servizi dell’ordine.

Un divieto non sarebbe male

La stagione 2021 dovrebbe aver insegnato qualcosa: attendere l’estate 2022 con una cartellonistica adeguata tipo: “Vietato campeggio, parcheggio e stazionamento prolungato di veicoli adibiti a dimora occasionale, posizionamento in loro prossimità di sedie e tavoli, utensili per il bucato e simili a tutti protagonisti della vacanza a scrocco”.

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