Bollette, rincaro coi fiocchi

0
Bollette, rincaro coi fiocchi

Il primo luglio il Centro di trattamento rifiuti di Castion inizierà la propria attività anche in via ufficiale, dopo un periodo piuttosto lungo di collaudi, calibrazioni, verifiche e messa a punto di tutte le apparecchiature della catena che costituiscono il processo di lavorazione dello stabilimento. Contemporaneamente aumenteranno le bollette del servizio di gestione dei rifiuti. Ciò che si temeva ora trova conferma nella bozza del nuovo listino prezzi della municipalizzata alla nettezza urbana “Herculanea”, bozza che si trova ancora al vaglio del sindaco di Pola ma che certamente non tarderà a essere ufficializzata, perché “il tempo stringe e Castion lavora senza introiti fissi”.

Computo… complicato

Difficile a dirsi a quanto ammonterà l’aumento caso per caso, visto che dal precedente computo che aveva per unità di misura la superficie dell’abitazione, si passa al computo per volume di cassonetto in dotazione alle case oppure per numero di residenti in ciascun appartamento a sé nei condomini. Quel che è certo è che i prezzi aumenteranno non di poche kune o di pochi punti percentuali rispetto a prima, ma saliranno di alcune decine di kune per raddoppiare o, in taluni casi, persino triplicare l’importo finora saldato dalle utenze. Per farla breve, l’aumento dei prezzi che ci attende non segue un andamento lineare, e ciò significa che non colpisce tutti gli utenti nella stessa misura. Come se non bastasse a confondere le idee, l’importo che d’ora in poi verseremo all’”Herculanea” si spezza in due cifre distinte: una parte resterà come finora alla municipalizzata, l’altra verrà devoluta allo stabilimento di trattamento dei rifiuti di Castion. E quella parte che andrà a finire a Castion rappresenta appunto la parte più sensibile dell’aumento dei prezzi del servizio.

Tutta colpa del volume

Pochi esempi illustrano l’evoluzione dei prezzi in corso. Una casa privata che ha richiesto e ha avuto in dotazione un cassonetto da 120 litri pagherà 102,90 kune, fermo restando che la metà dell’importo sarà trattenuta dalla municipalizzata a titolo di raccolta e trasferimento dei rifiuti urbani, mentre l’altra metà andrà allo stabilimento di Castion per le spese del trattamento. Siccome il calcolo non tiene più conto della superficie dell’abitazione ma si basa sul volume del cassonetto in dotazione, risulta che l’aumento maggiore toccherà alle case più piccole e non a quelle più grandi. Quindi, la classica casa “istriana” con due famiglie (una per piano), oppure con una famiglia e due appartamenti da affittare, subirà una percentuale di aumento dei prezzi inferiore a quella di chi abita una casa di soli 50 metri quadrati, e questi non sono certamente i cittadini più ricchi di Pola.

Più o meno giustizia?

Tuttavia gli abitanti di Pola che abitano in una casa a sé costituiscono soltanto un quarto della popolazione totale della città. Tutti gli altri – e quindi la maggioranza – abitano in condomini che non avranno altro modo di stimare la propria produzione personale di rifiuti se non in base al numero di residenti per appartamento. Anche qua il computo non tiene più conto della superficie dell’abitazione ma del numero degli abitanti che ne fanno uso. Una famiglia composta da due persone pagherà 67,35 kune mensili (134,7 kune per bolletta ogni due mesi) a prescindere dalla superficie dell’appartamento che si trova ad abitare. Prima, la stessa famiglia pagava meno della metà se l’appartamento non superava i 60 metri quadrati. Tirando le somme, anche tentando un paragone tra il “prima” e il “dopo”, non è possibile generalizzare ed è impossibile stabilire l’esatta percentuale dell’aumento perché questa percentuale cambia da utente a utente. Nei condomini ci sarà forse più giustizia di prima, ma non è possibile dire la stessa cosa per le case private, dove le situazioni economiche si presentano molto diverse a seconda dei casi. Un terzo gruppo di utenti, infine, gli li affittacamere, pagheranno il servizio soltanto sei mesi all’anno, in corrispondenza della stagione turistica, e ciò in rapporto al numero dei posti letto dichiarati all’Ufficio imposte, che si traduce subito nel numero di litri di cassonetto in dotazione. Anche in questo caso l’aumento maggiore spetta alle unità immobiliari con la maggiore ricettività, mentre la superficie dell’immobile e la sua “categoria” (il lusso) non incidono sul prezzo del servizio.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display