Boljunčić: «Riva, la banchina va ampliata»

Il consigliere della DDI boccia l’idea del sindaco, secondo il quale il tratto di 700 metri andrebbe solo ristrutturato

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Boljunčić: «Riva, la banchina va ampliata»
Lo stato in cui si trova la banchina in Riva. Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

Ampliare o semplicemente ristrutturare rispettando i volumi originari? Qual è la soluzione migliore per i circa 700 metri lineari di banchina tra lo stabilimento navalmeccanico e molo Fiume? Non ha dubbi il consigliere cittadino della DDI a Pola, Valter Boljunčić: “La banchina va ampliata”. Lo ha detto più di una volta e lo ha ripetuto anche ieri, ribadendo che la volontà del sindaco Filip Zoričić di procedere con la sola ristrutturazione/ricostruzione – rinunciando di fatto all’allargamento dell’intera banchina di 13,8 metri rubando spazio al mare – non avrebbe alcun senso. Soprattutto se si tiene in considerazione che l’estensione (con riqualificazione) costerebbe solo 1,2 milioni di euro in più (15,7 anziché 14,5) rispetto alla prima soluzione. “Non capisco questa testardaggine del sindaco nel voler a tutti costi perseguire la strada della sola ristrutturazione quando gli stessi progettisti responsabili di entrambe le soluzioni propendono per l’ampliamento”, ha commentato il leader dell’opposizione che, in realtà, un’idea se la è fatta eccome. Boljunčić ritiene, infatti, che il primo cittadino abbia ceduto dinanzi alle forti pressioni dei vertici della ACI Marina, che in più di un’occasione si sono detti assolutamente contrari al progetto di estensione della banchina. Il motivo? Rubando spazio al mare perderebbero un paio di moli e una cinquantina di posti barca. Inoltre, l’ACI – in qualità di investitore di minoranza – avrebbe difficoltà a destinare ulteriori risorse (circa 300mila euro in più) per il progetto di riqualificazione della Riva polese. “Ma come? Una società che si vanta di essere l’azienda leader nel settore dei servizi di nautica da diporto e di voler investire qualcosa come 50 milioni di euro nel porto di Fiume non ha 300mila euro?” si è quindi chiesto Boljunčić, ricordando poi che, tra l’altro, la concessione demaniale marittima che oggi consente l’occupazione esclusiva da parte dell’ACI di parte del porto di Pola scadrà tra cinque anni e mezzo. Detto questo, il rappresentante della Dieta Democratica istriana si è chiesto se sia giusto che il destino della Riva di Pola dipenda da un solo investitore. “La decisione definitiva spetta soltanto ai cittadini, ai polesi”, è il pensiero del leader della DDI di Pola, che dopo il suo intervento nel corso dell’ultima seduta del Consiglio cittadino è tornato a parlare poiché, a sua detta, già a settembre/ottobre potrebbe essere troppo tardi. Boljunčić ha poi nuovamente invitato l’amministrazione Zoričić a fare un passo indietro e a chiedere l’opinione dei cittadini, ma anche della Commissione cittadina degli architetti.

Valter Boljunčić.
Foto: MARKO MRĐENOVIĆ
Parte del tratto che dovrebbe essere rimesso a nuovo.
Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

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