Pola. Tra profumi, note e riti della Vigilia e di Natale

Il carnet ricco di appuntamenti tradizionali

0
Pola. Tra profumi, note e riti della Vigilia e di Natale
Giardini e piazza Port’Aurea addobbati per le feste. Foto: DARIA DEGHENGHI

Sabato mattina la città si è svegliata baciata da un sole e un tepore quasi primaverili: le migliori condizioni atmosferiche per incominciare il ponte festivo con una marcia in più. La stessa clemenza celeste ha poi concesso un Natale altrettanto soleggiato e tiepido, tanto che le famiglie non hanno dovuto rinunciare alla passeggiata mattutina o pomeridiana prima e dopo il pasto delle feste. Sabato mattina di buon’ora Budimir Žižović Žižo e lo staff del Rock caffè hanno preparato un’altra delle loro celebri pietanze natalizie in piazza Primo maggio, dov’è stato allestito il padellone delle feste: sono andate a ruba ben 500 porzioni di risotto ai frutti di mare, condito con squisiti gamberetti, mitili e seppie. L’appuntamento è ormai immancabile in occasione di tutte le grandi feste del calendario liturgico e laico: Natale, Capodanno e Pasqua. Numerosi i concerti dalla mattina alla sera inoltrata. Il pubblico ha gradito le esibizioni del coro “Zlatne godine”, di Franko Krajcar e della sua band Indivia, Poi c’è stata la cerimonia dell’accensione della quarta candelina dell’avvento in via Ciscutti con la partecipazione del duo musicale Srećko Savretić al violino e Martina Kurelić alle tastiere. Molto piacevole soprattutto per un pubblico più in là con gli anni, il concerto della cover band “Abba Ring”, che ha premiato i più fedeli tra i fan della band svedese con una carrellata dei maggiori successi canori dell’epoca come “Waterloo”, “Dancing queen”, “Chiquitita”, “Money Money Money”, “The winner takes it all” e via discorrendo, naturalmente con i caratteristici costumi e le coreografie che hanno fatto la storia della musica pop negli anni Settanta e Ottanta.

Sabato sera e domenica mattina i fedeli si sono riversati nelle chiese di Pola e della periferie urbane e suburbane, nelle proprie parrocchie di riferimento, per la Messa della Vigilia e la funzione di Natale, con le omelie dedicate all’attesa e alla nascita di Gesù, il Redentore, i rischi dovuti a una nuova paganizzazione della cultura occidentale e quelli della banalizzazione del Natale con la smania per gli acquisti, i consumi, le abbuffate, il solito degrado della spiritualità e un invito alla moderazione in una società generalmente opulenta che non risparmia nessuno dei paesi occidentali, salvo poi lasciare ai margini intere schiere di sfortunati, di poveri, di malati, di affamati e di senzatetto: le due facce della stessa medaglia che dipingono un mondo di disuguaglianze sempre più acute. A Natale altri concerti e spettacoli del programma “L’Avvento a Pola”, con le esibizioni in piazza Port’Aurea di Medea e Tedi Grubica e recite per i bambini nel Parco Città di Graz, trasformato per l’occasione in un teatrino per ragazzi all’aperto. Nel pomeriggio del 26 gennaio è andato in scena lo spettacolo “Il Natale sottosopra” (Izvrnuti Božić) e in serata ancora musica in piazza Port’Aurea con la nuova pop star nazionale Miach.

Una Vigilia completamente diversa quella della riapertura in via eccezionale della Discoteca Colosseum dell’Albergo Pula, chiusa nel 1993 dopo che l’albergo è diventato per necessità la dimora di fortuna dei profughi e dei fuggiaschi della guerra in Croazia e in Bosnia ed Erzegovina. La discoteca è stata riaperta per due sabati di fila (il 16 e il 23 dicembre) in via inedita per festeggiare i 35 anni della sua fondazione e per rievocare i ricordi di una generazione ormai da tempo adulta, che dal 1987 al 1993 aveva frequentato assiduamente una delle due discoteche culto di Pola, opposta per ispirazione e genere alla “paninara” “Piramide” di Saccorgiana per il suo repertorio gothic, punk, dark, new wave e alternative. Inutile dire che il revival è stato un successo, benché si è trattato di una Vigilia di Natale completamente fuori dai ranghi.

A questo punto il Programma dell’Avvento a Pola prosegue con i concerti in piazza Port’Aurea, gli spettacoli per ragazzi, il pattinaggio su ghiaccio e naturalmente i veglioni di Capodanno. Il 31 a San Silvestro torna il padellone di Piazza Primo maggio per la maxi frittata di 2024 uova strapazzate e 30 chilogrammi di salsiccia. Ai fornelli sempre Budimir Žižović con il suo staff, un’altra tradizione molto amata dai polesi, specie quelli della terza età che non si curano più di festeggiare il Capodanno alla mezzanotte.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display