Autolavaggi, è iniezione finanziaria

Siccità estiva: a sei esercizi sono stati assegnati mezzi a fondo perduto per complessive 138mila kune

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Autolavaggi, è iniezione finanziaria
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Un primo semestre generoso di sole, ma avaro di pioggia. Talmente avaro da mettere in forse l’approvvigionamento idrico, prosciugando sorgenti e pozzi e facendo scendere spaventosamente il livello d’acqua del bacino di Bottonega. Era stata allerta. Se fino all’alta stagione, bene o male si era riusciti a non sentire sulla pelle la condizione disagiata, con il caldo, le temperature elevate e la massiccia presenza di turisti, che poi aveva provocato un altrettanto elevato consumo d’acqua, era stato necessario correre ai ripari. Come? Con il risparmio. A metà luglio era stata introdotta in tutta la Regione la riduzione del consumo d’acqua potabile, partendo, naturalmente, dal primo grado di restrizione. Il che, in breve, vietava l’uso dell’acqua per innaffiare le aree verdi pubbliche e private e i campi di gioco, per lavare automobili, furgoni, camion e mezzi del servizio pubblico e per lavare vie e piazze. Un bel problema. Che finché si era trattato di non potere lavare l’auto personale… passi. Ma la faccenda di non potere lavare e levare la polvere dalle macchine in generale aveva castigato i gestori di autolavaggi, che così si sono visti costretti a un altro lockdown, praticamente. Agli inizi di dicembre la Regione istriana aveva pubblicato l’Invito, indirizzato alla categoria, che così avrebbe potuto usufruire di un sostegno finanziario per sanare le perdite della mancata gestione. È di ieri la delibera a firma del presidente della regione istriana, Boris Miletić, con la quale a sei autolavaggi vengono assegnati mezzi a fondo perduto. Si va da un minimo di 18.180,91 kune a 34.894,02. Nell’insieme verranno spese 138.016,63 kune (18.317,95 euro) del Bilancio regionale. La manovra comprende due autolavaggi con sede a Pola, due a Cittanova, uno a Pisino e uno a Gimino.

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