Capodistria. Spettacolo di fine anno in musica

Alla serata promossa dalla CI «Santorio» larghi apprezzamenti per i protagonisti: Mandolinistica, Calegaria, Étienne e Clio Diabaté, nonché per l’ospite d’onore Rudi Bučar

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Capodistria. Spettacolo di fine anno in musica
Tutti i protagonisti sul palco. Foto: KRIS DASSENA

Dopo due Natali decisamente diversi e sottotono, in questo periodo dell’anno è difficile essere saturi degli incontri con le persone a cui si tiene di più. Bisogna recuperare tutti i momenti di quella convivialità a lungo tempo perduta e anche la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” ha approfittato delle festività mettendo in scena uno spettacolo di Capodanno per suggellare al meglio quest’anno ormai agli sgoccioli. Nella Sala eventi e cerimonie “San Francesco d’Assisi” mercoledì sera aleggiava un clima caloroso e familiare, sebbene l’eterogeneo pubblico fosse veramente nutrito e al contempo entusiasta di assistere alle esibizioni dei gruppi musicali e dei cantanti del sodalizio. “Aspettando il nuovo anno” è stato inaugurato dalla Mandolinistica capodistriana, il fiore all’occhiello della CI “Santorio Santorio”, che di anno in anno si rimpolpa di nuovi membri a dimostrazione del vivo interesse per la gloriosa tradizione mandolinistica a Capodistria. Guidati dal maestro Sergio Zigiotti, hanno proposto alcune composizioni del loro ampio e variegato repertorio che spazia dai brani popolari e classici alle colonne sonore. Per l’ensemble, che unisce appassionati di strumenti a corda che hanno alle spalle una lunga esperienza e musicisti alle prime armi, si sta concludendo un anno particolarmente fruttuoso, in cui ha visto la luce l’album inciso per coronare il primo decennale dalla ripresa dell’attività. Il complesso a plettro ha poi condiviso il palco con i Calegaria, vera e propria istituzione della scena locale musicale. Considerati tra i maggiori cultori della tradizione musicale popolare istriana, per l’occasione hanno fatto echeggiare brani d’autore e canzoni tipiche della nostra regione in una chiave contemporanea, talvolta impreziositi dalle sonorità dolci del mandolino. Il vernacolo istro-veneto e quello saurino sono stati al centro anche dell’esibizione dell’ospite speciale della serata, Rudi Bučar che ha potuto contare sull’accompagnamento d’eccezione dei due complessi di casa, in sinergia ai quali ha dato vita a un numero particolarmente gradito dall’uditorio. A dare un saggio delle proprie doti canore è stato anche il mini cantante Étienne Diabaté Omerzelj, vincitore della penultima edizione di “Voci Nostre” con la canzone “Mi sconnetto”. La musica del brano, con il quale ha convinto la giuria di esperti al Festival della canzone per l’Infanzia, è stata composta dallo stesso Bučar che ha accompagnato Étienne alla chitarra, regalando un duetto che ha scaldato il cuore dei presenti. L’epilogo della kermesse è stato affidato alla sublime voce di Clio Diabaté che congiuntamente alla Mandolinistica ha fatto risuonare la toccante ballata “Beautiful that way”, iconica colonna sonora del film “La vita è bella” e un inno alla speranza. Applausi a scena aperta per uno spettacolo di rilievo che ha saputo mantenere quella tanto apprezzata ma brillante impronta informale alla quale ha contributo con la propria briosità e professionalità anche la conduttrice Bruna Alessio Klemenc. Prima di concludere la serata con un brindisi augurale presso la sede della Comunità a Palazzo Gravisi-Buttorai, i musicisti sono saliti tutti sul palco improvvisando un bis con l’augurio di un felice Anno nuovo.

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