Umago. I brani di Faber aprono le serate estive

La CI «Fulvio Tomizza» ha inaugurato l’alta stagione con un evento musicale realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana

0
Umago. I brani di Faber aprono le serate estive
I musicisti che hanno intrattenuto il pubblico. Foto: CI DI UMAGO

Quella tenutasi nei giorni scorsi presso ľestivo del bar della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago è stata una serata alľinsegna della buona musica con gli ospiti rovignesi e, precisamente, otto musicisti e cantanti che hanno presentato una quindicina di canzoni di Fabrizio De André. Uno splendido programma per inaugurare la stagione estiva 2023 grazie alla collaborazione del sodalizio umaghese con l’Unione Italiana di Fiume.

Il gruppo di musicisti in questione non ha neppure un nome o, come dichiarato da loro durante la presentazione, potrebbero chiamarsi gli “Amici di Faber” in quanto sono accomunati dalľamore per questo cantautore. Visto il numeroso pubblico presente, hanno dedotto che sono in molti, e di tutte le età, a condividere lo stesso amore.
Quest’importante segnale ci fa ben sperare perché amare Fabrizio De André significa amare la poesia e non solo. Lo spettacolo proposto dal gruppo nella bella cornice della piazzetta del bar Circolo (P.zza Primo Maggio) ripercorre, eseguendole dal vivo, le più belle e significative canzoni del cantautore genovese.
La band, intitolata semplicemente “Ricordando Faber”, ha iniziato a suonare nel 2019, in ricorrenza del ventesimo anniversario dalla scomparsa del cantautore genovese Fabrizio De André ed è formata da Goran Salvi alla batteria e percussioni, Marko Kalčić al basso, Dino Kalčić alla chitarra classica e acustica, Giorgio Sugar, tastiere, mandolino, mandola e fisarmonica, Ivan Šugar ai sassofoni, flauto e ocarina, Teodor Tiani, voce, mandolino e chitarra acustica, Eligio Bosazzi, voce, chitarra elettrica e acustica, come pure da Alen Raška Topssy Matošović, voce.
Gli otto musicisti hanno interpretato in maniera impeccabile le bellissime e famose canzoni di De André e naturalmente il pubblico presente non ha resistito dalľaccompagnarli e intonare con loro le canzoni più amate, come “La canzone di Marinella” o “Bocca di rosa”, “La guerra di Piero”, “Volta la carta” e tante altre apprezzandole molto.
Le canzoni di Fabrizio De André si cantano con il cuore oltre che con la voce perché raccontano la vita dalla parte dei “miserabili”, dei “reietti”, dei “diversi”. Di quell’umanità di emarginati che sono odiati dai “benpensanti” perché da loro considerati “inferiori” e perché, sostanzialmente, ne hanno paura. E ne hanno paura perché non li capiscono, perché non seguono i dettami che i potenti vorrebbero imporre a tutti. A quest’umanità, lasciata ai margini di una società sempre più malata, indifferente, conformista, De André, con la sua poesia, dona quell’amore e quella comprensione che altri le negano. Le sue parole ci fanno sognare e sperare in un mondo migliore. Un mondo dove anche chi ci fa paura perché diverso da noi, ha gli stessi nostri diritti. E, soprattutto, ha diritto di vivere e di avere un futuro.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display