SMSI di Buie. «C’erano una volta cento fiabe…»

Spettacolo di fine anno del gruppo artistico-culturale della SMSI «Leonardo Da Vinci» con un forte messaggio di tolleranza, empatia e solidarietà

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SMSI di Buie. «C’erano una volta cento fiabe…»
I ragazzi che hanno dato vita allo spettacolo. Foto: ERIKA BARNABA

Un evento magico e straordinario ha riunito i personaggi di diverse fiabe in un mondo fantastico dove, nel corso della storia, attraverso avventure condivise e sfide comuni, hanno appreso le vere intenzioni e le qualità degli altri, al di là delle apparenze superficiali. Solamente l’unità tra le diverse fiabe, e quindi le diverse realtà, ha potuto salvare il loro mondo, nel quale non c’è spazio per le guerre. Questo il sunto di “C’erano una volta… cento fiabe”, spettacolo del gruppo artistico-culturale della SMSI “Leonardo Da Vinci” di Buie, andato in scena al teatro cittadino, per un commiato che è stato un invito a non giudicare dall’apparenza e un inno alla pace.

Un inno alla pace
La rappresentazione è stata un miscuglio di fiabe, quali Cenerentola, Cappuccetto rosso, Biancaneve e altre, dove il principe smemorato ha perso la memoria e dove la regina cattiva in realtà dimostra di avere un cuore buono, volendo perfino abolire la guerra, cosa che è riuscita a fare con l’aiuto del gatto e della volpe. Quindi un trama che si è sviluppata mostrando come l’unità e l’accettazione reciproca portino alla sconfitta dell’oscurità e alla creazione di un mondo in cui la diversità è celebrata anziché temuta, inviando pure il messaggio che giudicare basandosi sull’apparenza impedisce la comprensione e che solamente accettando e comprendendo le differenze si può raggiungere la pace e prevenire le guerre.

Staff numeroso
Oltre alla performance degli attori, il lavoro dietro le quinte ha avuto un ruolo cruciale nel successo dello spettacolo. Tamara Tomasich, professoressa di lingua e letteratura italiana e responsabile del gruppo artistico-culturale da circa dodici anni, ha firmato il testo assieme a Jessica Acquavita e la realizzazione dei costumi assieme a Samanta Jugovac, che assieme a Ketrin Antolović Dešković hanno dato un supporto a tutto l’evento. Alex Belušić e Karlo Bartolić hanno fatto da tecnici luci e suono mentre Nika Drušković e Giorgia Dunis da suggeritrici.
La regia porta la firma di Tamara Tomasich e di tutti gli alunni del gruppo artistico-culturale: Alex Belušić, Ariana Šoštarić, Carlotta Coronica, Elison Jakac, Gioele Romano, Giorgia Dunis, Gordana Garaj Denić, Iris Brčić, Juraj Debeljuh, Karlo Bartolić, Letizia Sironić, Luna Krpan, Nika Drušković, Marija Ilijazović, Marta Gardoš, Mattea Glišić Rota, Nicholas Bauer, Niko Makovac, Sara Calcina e Sara Szustkowska.
Gli studenti coinvolti hanno dimostrato un impegno straordinario e una passione contagiosa per l’arte, che ha trasportato il pubblico in un mondo incantato attraverso un viaggio multiculturale e multiforme nel regno delle fiabe, facendo emergere la loro capacità di collaborare, comunicare e mettere insieme un lavoro di squadra, che ha superato ogni aspettativa: un vero trionfo della creatività giovanile e della dedizione che ha suscitato applausi calorosi.

Esperienza educativa
Lo spettacolo è stato un grande successo, applaudito pure dal preside della SMSI Franko Gergorić, che nel suo intervento si è detto entusiasta degli studenti che sul palco hanno dato vita a un’eclettica raccolta di fiabe, interpretando personaggi indimenticabili, immergendosi in mondi fantastici e trasportando gli spettatori in avventure straordinarie. La maestria nell’interpretare i ruoli diversi, l’abilità nel muoversi tra le scenografie e la capacità di trasmettere emozioni, hanno reso ogni parte di fiaba un’esperienza coinvolgente e unica. È stata soprattutto la capacità del gruppo di trasmettere valori universali, come l’importanza della solidarietà, la forza dell’amicizia e il trionfo del bene sul male, che ha reso lo spettacolo un’esperienza non solo d’intrattenimento, ma anche educativa e formativa. “C’erano una volta… cento fiabe” ha incantato e ispirato, dimostrando il potere intramontabile delle storie e della creatività nel connettere le persone e nel celebrare le diversità culturali. Un’esperienza che rimarrà nel cuore di chiunque abbia avuto il privilegio di assistervi.

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