Buie. Banda d’ottoni in concerto: tradizione e innovazione

Ospite della serata il gruppo femminile «Romansa»

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Buie. Banda d’ottoni in concerto: tradizione e innovazione
La banda in concerto. Foto: ERIKA BARNABA

Uno spettacolo frizzante, quello della banda d’ottoni della Comunità degli Italiani Buie, che ha saputo coniugare la tradizione con l’innovazione, grazie alla vasta gamma di generi ed epoche musicali amalgamati nel programma. A precedere la formazione bandistica classica è stata la “banda giovanile”, diretta da Chiara Bonetti. “I giovani allievi sono il nostro futuro”, è stato sottolineato nel corso della serata, presentata con maestria da Rosanna Bubola e Daniele Kovačić. Dopo “La nostra favola”, la banda giovanile ha proposto “Can you fell the love tonight”, del famosissimo film Disney “Re Leone”, composta da Elton John. Come da tradizione, il complesso bandistico, diretto dal Maestro Corrado Moratto, ha proseguito poi con la marcia “Buie”, scritta dal Maestro Pino Vok nel 1982, oramai diventata l’inno di Buie. Contemporaneamente, sullo sfondo è stato proiettato un video tratto da una puntata di “Ultimo Banco” di TV Capodistria, andata in onda nel 1995, quando la banda faceva le prove nell’edificio della vecchia elementare italiana, in piazza San Servolo. Diretta a quel tempo dal Maestro Pino Vok, la banda iniziò la propria attività non in Comunità, ma nella SEI, per volere dell’allora direttore Franco Cossetto, che volle fortemente riportare la tradizione bandistica a Buie.

Sono seguiti un medley delle famosissime canzoni “Adio bella”, “Golubice bijela”, “Nadalina” e “Diridonda”, scritta da Zdenko Runjić per Oliver Dragojević con l’arrangiamento per banda di Branimir Šintić e due melodie tratte dai film “Highlights from Frozen” e “Gonna fly now”. Al concerto natalizio non sono mancati il singolo di Mariah Carey, “All I want for Christmas is you” e “Happy Xmas” di John Lennon e Yoko Ono.
Sul palco a dirigere il complesso pure la Maestra, Dionea Sirotić, che ha portato il numeroso pubblico in un’avventura straordinaria assieme al pirata Jack Sparrow, con il brano “Pirates of the Caribbean”, anticipato da un famoso medley dei “Coldplay” che ha incluso i brani “Clocks”, “Paradise” e “Viva la vida”.
Ospite della serata il gruppo vocale femminile “Romansa” di Buie, fondato e diretto dalla Maestra Deniza Gjini che, dopo aver proposto “Veselje ti navješćujem”, “A la nanita, nana” e “Praise His Holy Name”, ha intonato, accompagnato dalla banda, il classico di Natale “Adeste fidelis”, esibizione accolta dal pubblico con calorosi applausi.

Lodi e ringraziamenti
In conclusione a prendere la parola è stata la presidente della CI di Buie, Lena Korenika, che ha elogiato il complesso e ringraziato tutti i Maestri e i bandisti che stanno dietro all’organizzazione del concerto e in particolare Elena Veznaver e Mate Mekiš. Un grazie pure al pubblico, che anche quest’anno ha aderito numeroso alla serata concertistica. A fine serata, molti sono stati i commenti d’apprezzamento, sottolineando come il complesso bandistico, dall’ultimo concerto prima della pandemia, abbia fatto un grande salto di qualità.
In sala pure il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Jessica Acquavita e la direttrice dell’asilo d’infanzia italiano “Fregola” di Buie, Francesca Deklić.
Il Maestro Corrado Moratto, che non ha nascosto la propria soddisfazione per la grande adesione di pubblico, ha sottolineato che dopo il periodo di pausa forzata, durante il periodo estivo la banda ha avuto una quarantina di concerti.
“Sono felicissimo che il gruppo giovanile stia andando avanti molto bene e secondo me merita l’applauso più grande. Vorrei ringraziare in particolare il bandista Luciano Radin, che circa otto anni fa si presentò in CI chiedendo se potesse suonare un brano con noi in occasione di una festa estiva. Io accettai e da lì non ci ha più mollato, rimanendo con noi per tanti anni. Ora lo salutiamo in quanto ha deciso di andare in ‘pensione’ dalla nostra banda, ma sono sicuro che lo rivedremo ancora”, ha concluso Moratto.
Luciano Radin, già clarinettista in più complessi bandistici, anche se in età molto matura, conserva uno spirito giovanile che gli ha permesso di aggregarsi completamente al complesso buiese, che per l’occasione lo ha salutato con un lungo applauso e ovazioni. La presidente del sodalizio Korenika ha quindi consegnato degli omaggi ai Maestri Corrado Moratto, Dionea Sirotić e Chiara Bonetti, come pure ad Alessandro Moratto, insegnante di tromba e a Elena Veznaver, per il grande lavoro di coordinamento. Parole di gratitudine pure a Fabiana Pipitone, insegnante di flauto, che non ha potuto presenziare alla serata. L’evento è stato realizzato anche grazie all’ottima collaborazione tra la CI e l’Università popolare aperta di Buie, nel cui Teatro si è svolto il concerto.
La serata si è conclusa con l’annuncio che il 31 dicembre a mezzanotte il complesso si esibirà al valico di frontiera di Dragogna, per la tanto attesa rimozione dei confini e l’entrata ufficiale nella zona Schengen, estendendo l’invito a tutti gli interessati a partecipare all’evento. Ci si è accomiatati sulle note dell’immancabile “Radetzky Marsch” di Johann Strauss Ofburg.

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