Rovigno. Weekend Media Festival: «a place to be» per gli esperti nel campo delle comunicazioni

Alla 16ª edizione dell’evento sono intervenuti più di 100 relatori e 6mila partecipanti

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Rovigno. Weekend Media Festival: «a place to be» per gli esperti nel campo delle comunicazioni
Il Weekend Media Festival si è svolto nell’ex fabbrica tabacchi. Foto: ROBERTA UGRIN

Rovigno ha ospitato nel fine settimana la 16ª edizione del più grande raduno degli esperti del settore delle comunicazioni della macroregione, il Weekend Media Festival, che si è svolto, come di consueto, negli ambienti dell’ex fabbrica tabacchi. La perla dell’Adriatico si è trasformata per l’occasione nella capitale del mondo dei media locali, radunando negli spazi dell’ex manifattura tabacchi oltre 6mila partecipanti.

Il Festival ha visto quest’anno un programma di oltre 50 conferenze, presentazioni e workshop in sei sale, ospitando più di 100 relatori provenienti da tutto il mondo. Tra questi, Eugene B. Kogan, professore all’Università di Harvard, il quale è stato presentato al vasto pubblico presente in sala dal rovignese Marinko Rade, direttore dell’Ospedale specialistico per l’ortopedia e la riabilitazione “Dr. Martin Horvat” di Rovigno.

Il successo nelle trattative
Durante la lezione intitolata “Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare”, gli interlocutori hanno offerto uno sguardo sul mondo delle negoziazioni di successo che giocano un ruolo chiave in numerosi campi: dalla politica, all’economia, alla legge. “Sono state spiegate le cinque risorse chiave importanti per massimizzare i risultati di una trattiva: l’intelligenza storica, cioè comprendere la forma mentis della persona e il suo ‘background’ culturale; l’intelligenza emotiva, ovverosia saper captare la situazione emotiva degli interlocutori durante la trattativa; quella politica, che aiuta a capire gli interessi e il fine della negoziazione sviluppando una comunicazione moderata prediligendo una via di mezzo, e infine l’intelligenza strategica, fondamentale nella dinamica della conversazione, nella presa di posizioni e nell’inerpretazione delle realzioni di potere vigenti al tavolo della trattativa. La conferenza si è conclusa con un comune pensiero condiviso da tutti i numerosissimi presenti in sala: l’approccio alle trattative è una scienza da prendere sul serio”, ha dichiarato Marinko Rade.

Di moda
A suscitare molto interesse, soprattutto tra il pubblico femminile, è stata la conferenza intitolata “Rules of the Luxury Market” durante la quale Tanya Golesic, canadese di origini croate e la moderatrice Jelena Veljača, (Elle Croazia) hanno discusso sugli influencer e sull’impatto che la tecnologia ha sulla moda oggigiorno, concludendo che “se non siete amanti del cambiamento e della dinamicità, non addentratevi nel mondo della moda”, ha detto la Golesic, una delle persone al momento più influenti nel mondo del “luxury fashion” oltreoceano, con oltre vent’anni d’esperienza lavorativa nell’industria della moda.
Un’esclusiva è stata la partecipazione al Festival di David Silverman, regista della serie animata di culto “I Simpson”. Silverman, ha raccontato al pubblico come sia nata la serie animata statunitense nel 1987, proiettando alcuni video d’archivio e i primi schizzi dei personaggi della famiglia più famosa d’America.

Nuove generazioni
Munawar Ahmed, diplomata all’Università di Stanford, che da 23 anni offre i propri servizi di progetti e strategie innovative nel mondo delle megacorporazioni, ha parlato delle nuove generazioni e delle loro aspettative nell’ambito lavorativo. “Il cambiamento è la via innegabile verso la quale le nuove generazioni ambiscono e creano il proprio futuro nel mondo lavorativo. La ‘Generazione Z’, ad esempio, cerca uno scopo in tutto ciò in cui mette le proprie energie. La ‘Generazione Alpha’, quella cresciuta godendo dell’accesso a Internet fin dall’infanzia, è segnata dai cambiamenti nell’uso della tecnologia, che hanno avuto un effetto sul modo in cui questa generazione sta sperimentando l’apprendimento precoce rispetto alle generazioni precedenti”, ha spiegato Munawar Ahmed.
Immancabili i numerosi party e i concerti organizzati tra le mura dell’ex fabbrica tabacchi, con le presenza di numerosi DJ di fama internazionale, tra cui il tedesco Ian Pooley.
A concludere il Weekend Media Festival è stato il concerto della band olandese “My Baby”, che ha fatto scatenare i partecipanti fino a tarda notte.

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