Rovigno. Tabelle informative per il dattero bianco

Nella zona del mandracchio a Punta Muccia

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Rovigno. Tabelle informative per il dattero bianco
Le tabelle informative in quattro lingue. Foto: Roberta Ugrin

Nell’ambito del progetto “Presenza del dattero bianco Pholas dactylus nella zona costiera di Rovigno – conservazione dell’habitat locale”, è stata posta nella zona del mandracchio dell’Ospedale per l’ortopedia e la riabilitazione “Dott. Martin Horvat”, a Punta Muccia, una tabella informativa in quattro lingue che descrive le particolarità di questa specie di dattero bianco in via d’estinzione, un tempo molto diffuso lungo le coste dell’Adriatico orientale e occidentale.

Il progetto è stato realizzato dalla Scuola media superiore italiana di Rovigno, in collaborazione con l’Istituto di formazione professionale “Eugen Kumičić”, il Centro per la ricerca marina dell’Istituto “Ruđer Bošković” di Rovigno, l’Ente pubblico per la gestione delle aree protette e degli altri valori naturali protetti della Regione istriana “Natura Histrica” e la Città di Rovigno. Le attività previste e realizzate nell’ambito del progetto durante l’anno scolastico, sono state finanziate dall’INA, attraverso il programma “Zeleni pojas” (Fascia verde), che sostiene i progetti per la protezione e la rivitalizzazione degli ambienti terrestri e marini al fine di salvaguardarne la biodiversità e incentivare l’educazione ecologica dei giovani e la piantumazione di specie perenni autoctone.

L’importante ruolo della SMSI
La preside della SMSI, Ines Venier ha voluto ringraziare tutti i rappresentanti delle istituzioni e degli enti partner del progetto, tra cui il sindaco Marko Paliaga, il vicesindaco in quota CNI David Modrušan, la direttrice dell’ente pubblico “Natura Histrica”, Silvia Buttignoni, i ricercatori scientifici Andrej Jaklin e Bojan Hamer, il prof. Daniele Suman e il preside dell’Istituto di formazione professionale “Eugen Kumičić”, Emil Nimčević. “Attraverso la realizzazione di progetti validi, cerchiamo di educare e sensibilizzare i nostri alunni, insegnando loro quanto sia importante tutelare e salvaguardare la biodiversità e l’ambiente che ci circonda. Mi auguro che il progetto abbia un suo prosieguo anche l’anno prossimo, visto il grande interesse dimostrato da parte degli allievi nel corso dello svolgimento delle numerose attività e delle iniziative realizzate”, ha rilevato Ines Venier.
Il prof. Daniele Suman ha spiegato che l’idea di fondo del progetto è stata quella di trasmettere agli alunni la sensibilità nei confronti dell’ambiente e degli organismi viventi. “Attraverso l’inclusione degli studenti nei vari progetti educativi, si crea una nuova generazione di giovani procreativi, interessati alle problematiche e ai cambiamenti climatici, alla tecnologia e all’educazione. Seguendo le indicazioni europee, è importante lavorare in sinergia, cercando di capire quali siano le strategie da acquisire con il fine di proteggere il nostro splendido mare”, ha sottolineato Daniele Suman.
La direttrice dell’ente pubblico “Natura Histrica” Silvia Buttignoni si è detta favorevole e propensa all’interazione diretta con gli studenti, insegnando loro la metodologia del lavoro pratico in situ, un pensiero condiviso pure dal preside dell’Istituto di formazione professionale “Eugen Kumičić”, Emil Nimčević.
Bojan Hamer, a nome del team di ricercatori del Centro per la ricerca marina dell’Istituto “Ruđer Bošković” di Rovigno, ha assicurato il sostegno per le ricerche future che verranno svolte in questa zona, considerata una perla naturalistica del Rovignese.
Il sindaco Marko Paliaga ha voluto infine complimentarsi con tutti i partecipanti al progetto, le cui dinamiche di ricerca sono in sintonia con la strategia di sviluppo della Città di Rovigno, che mira a un futuro sostenibile e attento a tutto ciò che ci circonda.

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