Parenzo arreda con gusto il centro

Approvata la delibera sulle attrezzature urbane nel nucleo storico, per impedirne la devastazione

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Parenzo arreda con gusto il centro

Qualche settimana fa il Consiglio municipale di Parenzo ha accolto la delibera inerente l’arredo urbano del nucleo storico di Parenzo. S’aggiunge così un altro tassello alla lotta intrapresa qualche anno fa contro la sua devastazione.
Il documento definisce gli standard per ovviare alle soluzioni, esteticamente discutibili, che rovinano la visione dell’architettura, considerando pure il fatto che il nucleo storico parentino è monumento culturale.
La delibera sull’ordine comunale rimanda la soluzione della materia a un altro atto normativo, finora mancante: perciò si è giunti all’approvazione del documento di cui sopra, di cui l’Elaborato sull’arredo urbano del nucleo storico di Parenzo è stato accolto con favore dalla Sovrintendenza ai beni culturali di Pola. Si tratta di una sorta di manuale che faciliterà gli utenti nell’installazione delle tende, degli ombrelloni, delle insegne pubblicitarie ed altre attrezzature nel nucleo storico
Tante fasce, tante regole
Il decreto definisce tre fasce di tutela: la zona zero, che include i monumenti culturali di massima categoria (gli edifici romanici, gotici e barocchi, la Basilica Eufrasiana, ecc.); la prima zona, vale a dire le vie Decumana e Cardo massimo (a eccezione delle strutture facenti parte della precedente) e la seconda zona, in cui rientra tutta la rimanente parte del nucleo storico.
Tutto l’equipaggiamento dovrà essere disposto come stabilito dall’Elaborato, che definisce le direttrici distintamente per ogni singola zona. La delibera prevede pure sanzioni pecuniarie per i trasgressori e l’eventuale risarcimento delle spese forfettarie derivanti dall’emissione dei provvedimenti disciplinari. Le persone fisiche e giuridiche che svolgono attività in locali commerciali o che usufruiscono di spazi pubblici, dovranno armonizzare l’attrezzatura vigente alle disposizioni previste nella delibera entro due anni dalla sua entrata in vigore.
In giro per il centro

Tende in via Decumana

Esaminando l’Elaborato, nella zona zero è vietato l’uso delle tende. Le insegne promozionali sono possibili all’interno delle vetrine; eventuali etichette si possono esibire sulle porte d’entrata. In entrambi i casi sono precisamente definite le dimensioni, i caratteri e gli stili. L’illuminazione va collocata internamente alle vetrine, la videosorveglianza dentro il vano. Sono vietati i climatizzatori e le antenne satellitari, l’affissione esterna di materiale pubblicitario, di prodotti commerciali e di strutture mobili promozionali.
Nella prima zona si consiglia l’uso di tende monocolore rosso bordeaux per i ristoranti e avorio per gli altri soggetti. Quelle coniche sono vietate. Per tutto il resto valgono le disposizioni previste nella zona zero.
Nella seconda zona si riflettono le stesse concessioni, con possibilità d’uso di tende di colore antracite. I ristoratori possono estenderle fino a coprire i terrazzi, aggiungendo, se necessario, gli ombrelloni aventi lo stesso colore. È concessa pure l’applicazione delle griglie metalliche protettive alle vetrate e alle entrate. La collocazione delle antenne e dei climatizzatori è possibile esclusivamente sulle facciate posteriori degli edifici,
Se il suolo dei terrazzi è rovinato, è possibile realizzare, come copertura, un’elevazione metallica con pavimentazione lignea. Sono vietate le loro recinzioni, a eccezione dei punti di contatto con quelle vicine, dov’è possibile elevare un divisorio ligneo o metallico. Le sedie e i tavolini devono essere pure di legno o metallo, con cuscinetti aventi lo stesso colore della tenda. I terrazzi possono essere coperti anche da strutture diverse, poggiate ma non fissate al suolo.
Incontro ai gestori

Punti vendita uniformati per i barcaioli parentini

In tutto il nucleo storico è concessa la collocazione dei bancomat, nell rispetto delle disposizioni contenute nei “Criteri generali per l’installazione dei bancomat nei nuclei storici protetti”. Nelle prime due zone sono vietate le terrazze chiuse o semichiuse fissate al suolo; possibili invece, ma sconsigliate, nella terza zona. Gli enti pubblici possono disporre d’insegne, display e simili sulle facciate. Gli esercizi stagionali all’aperto dovrebbero disporre di bancarelle uniformi, o al massimo distinte nel materiale e nelle dimensioni a seconda dell’attività praticata.
Quanto approvato dal Consiglio municipale parentino tende a definire degli standard comuni e uniformi, migliorando l’immagine del nucleo storico e della sua architettura, a tratti coperta da materiale commerciale e pubblicitario. Qualche anno fa la situazione era ben peggiore, ma la battaglia avviata qualche risultato l’ha dato. Tutti gli interventi di adeguamento alla delibera dovranno sottostare al consenso degli uffici competenti.
“L’intento – così il sindaco, Loris Peršurić – è di aiutare, con questo Elaborato, tutti coloro che in futuro arrederanno gli spazi del nucleo storico, dotandoli di corredi vari. Qualcosa di simile è stato fatto in questi giorni sul lungomare cittadino, dove i barcaioli sono stati muniti di punti vendita e di ombrelloni unificati a stilizzati“.

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