Oscurus. Una tre giorni per promuovere il territorio ma anche per dare ossigeno alle tradizioni

La località in festa per celebrare la patrona, la Madonna del Carmelo

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Oscurus. Una tre giorni per promuovere il territorio ma anche per dare ossigeno alle tradizioni
La Banda d’ottoni della CI di Buie a Oscurus. Foto: ERIKA BARNABA

Giochi che rievocano una tradizione antica, spettacoli artistico culturali, proposte culinarie e momenti di danza con musica dal vivo hanno fatto da cornice nel fine settimana alla tradizionale fiera della Madonna del Carmelo, protettrice del borgo di Oscurus. Organizzata dalla CI di Momiano e dal locale Comitato organizzativo, con il patrocinio della Città e dell’Ente per il turismo di Buie, la tre giorni si è dimostrata attenta alla promozione del territorio e a quelle che erano le usanze del luogo.

Salvaguardia delle tradizioni
L’inaugurazione ha visto l’atteso torneo di “Mora cantada”, un gioco tradizionale e antico al quale oggi aderiscono sempre più giovani grazie all’impegno messo nella sua salvaguardia da parte di alcuni connazionali locali e membri del gruppo “MorrIstri” (giocatori di mora) del sodalizio momianese, che vede quale responsabile Kristjan Brajko. Numerosi, quindi, i giocatori che a Oscurus simultaneamente tendevano il braccio mostrando il pugno oppure un numero con le dita, mentre gridavano, quasi a voler intimorire l’avversario, un numero da due a dieci: il “pugno” equivaleva all’uno e il dieci era anche chiamato “mora”. Questa sequenza di chiamate numeriche sembrava quasi un canto con ritmi specifici. Ed è proprio da ciò che il gioco prende il nome, “Mora cantada”. Sebbene abbia elementi di fortuna, è venuta a galla pure l’abilità dei giocatori. Il torneo, organizzato dai “MorrIstri”, quest’anno per la prima volta ha visto pure la categoria giovani, nella quale i primi quattro posti sono andati rispettivamente a Gabriel Brajko (Cucciani), Giovanni Brajko (Oscurus), Sandi Božić e Ivan Božić (entrambi di Momiano). Nella categoria “over”, che ha visto il gioco in coppie, si è classificata prima quella denominata “Mateo- Vanja”, provenienti, rispettivamente, da Vetta e Novacco di Montona. Seconda la coppia “Italo-Coppetti” di Udine (IT), mentre Mikele Škerlić e Stefano Brajko di Oscurus si sono posizionati al terzo posto. Premio di consolazione per Filippo Brnobić e Slavko Komar, di San Martino di Pinguente. Oltre alle medaglie, i vincitori hanno avuto in premio deliziosi e ricchi prodotti agro-alimentari locali.

I giovani vincitori nel gioco della mora.
Foto: ERIKA BARNABA

Variegati generi musicali
Fulcro del secondo giorno è stata la musica. Lo spettacolo artistico culturale ha visto sul palcoscenico due gruppi della CI di Momiano, i minicantanti e il gruppo vocale “Evergreen”, entrambi guidati da Cristina Benolić. Le voci in erba hanno intonato “Caramello” con solisti Nikolaj e Zeudi Kramesteter, “Supereroi” con solista Eva Civitan, “La dolce vita” e “Per San Martin” con solisti Nikolaj Kramesteter e Eva Civitan. Sono state invece una decina le canzoni proposte dagli “Evergreen”, gruppo composto da Flavia Vigini, Lucia Zubin, Norma Acquavita, Marino Šker e dalla dirigente Cristina Benolić. Inizialmente hanno eseguito un repertorio comprendente brani di musica leggera quali “Baci”, “Lui”, “Voga e va”, “Marina” e “Istriana”, per continuare con le tradizionali “La Parenzana”, “La barca va”, “Rose di Pola” e alcune pubblicate nel loro ultimo cd in istroveneto, come “L’ultima letera” e “Go le scarpe rote”. A presenziare al programma artistico culturale, pure il sindaco di Buie, Fabrizio Vižintin.
È seguito il ballo e l’intrattenimento con un concerto proposto dalla Banda d’ottoni della CI di Buie, diretta dal Maestro Corrado Moratto. Le ore notturne sono state riservate al complesso “Bura Band”.
“Preservare o far rivivere le tradizioni è un impegno non indifferente, che di anno in anno regala sempre maggiori soddisfazioni. Le sagre di paese danno la possibilità di rivivere quei momenti nostalgici che ci ricordano la gioventù oppure quei momenti d’aggregazione nei quali possiamo parlare il nostro bel dialetto, stare assieme, fare comunità. In particolare porto nel cuore la sagra di Oscurus, in quanto mio paese natio; vedere il coinvolgimento e l’impegno di tanti giovani connazionali e non nell’organizzazione, mi dà un senso di sicurezza, in quanto vedo consolidate le nostre radici e quelle tradizioni che si possono definire umili e sane”, ha rilevato Arijana Brajko Gall, presidente della CI di Momiano.

Gli “Evergreen” con al centro la presidente Arijana Brajko Gall.
Foto: ERIKA BARNABA

Brividi con le 4×4
Alla sagra non sono mancati momenti di pura adrenalina con l’organizzazione dell’”Off road summer party – Šavrini@Oskoruš 2023” da parte dell’auto moto club Šavrini. Giri turistici su jeep 4×4, dimostrazioni estreme, allenamenti al poligono, competizioni e “Off road” per bambini hanno costituito momenti indimenticabili nella natura, all’insegna del divertimento e della… polvere. Da tradizione, i festeggiamenti solenni si sono conclusi con la Santa Messa celebrata ieri presso la chiesetta locale di San Giorgio e della Madonna del Carmelo.

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