L’area di San Pellegrino sgombrata dai rifiuti

Azione congiunta della municipalità e della catena Kaufland

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L’area di San Pellegrino sgombrata dai rifiuti

Nonostante il susseguirsi delle azioni ecologiche, le “scovazze” lungo la riviera umaghese non mancano. Da una parte c’è l’incuria dell’uomo, dall’altra ci sono le mareggiate che portano a riva un’infinità di detriti di ogni genere. Per fortuna che la consapevolezza delle gente negli ultimi anni è aumentata e per questa ragione molto di frequente vengono organizzate delle azioni per mantenere l’ambiente pulito.

 

San Pellegrino è il polmone verde di Umago; c’è la chiesetta dedicata al patrono della città e c’è una gran bella passeggiata, meta di turisti e innamorati. Ma anche di chi preferisce fare un po’ di ricreazione. Ebbene, l’ultima azione nella zona, si è svolta nel fine settimana, per l’organizzazione della municipalità e dei dipendenti del centro commerciale Kaufland di Umago, accompagnati dal sindaco Vili Bassanese e dal presidente del Consiglio cittadino Ivan Belušić.

Il motto è sempre quello di mantenere più bella e più pulita la città. Ma anche il verde è importante, perché le trombe d’aria ogni anno provocano ingenti danni al patrimonio boschivo, come nella pineta di San Pellegrino, dove decine di alberi sradicati dal vento sono stati già sostituiti con dei nuovi pini marini.

L’azione a San Pellegrino

Tra la marea di detriti che si trovano lungo le rive, possiamo liberamente dire che nel 90 p.c. dei casi si tratta di detriti portati dai marosi, provenienti dai fiumi della costa dirimpettaia, ma anche di rifiuti gettati in mare dai diportisti. Si va dai tronchi d’albero alle bottiglie di vetro e di plastica, queste ultime particolarmente dannose perché spesso finiscono spesso per uccidere delfini, tartarughe e pesci. C’è poi lo zampino dei turisti e dei campeggiatori, anche abusivi, che durante la stagione turistica inondano la costa a migliaia. Dunque lungo i 36 chilometri di costa c’è di tutto e non sempre è facile ripulire le immondizie degli altri. Purtroppo non mancano nemmeno le discariche abusive che si trovano nei boschi. Natura dunque a rischio, cosa che induce la Città a moltiplicare le azioni ecologiche e a promuovere l’educazione ambientale, che per fortuna nella società ha sempre più estimatori.

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