La rassegna dell’identità istriana

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La rassegna dell’identità istriana

BUIE | Si è concluso a Buie il 3º Festival della territorialità con la presentazione regionale dei progetti creati dalle scuole elementari. Una giornata bella e piacevole, di conoscenza, confronto e approfondimento di argomenti legati alla cultura storica, spirituale, tradizionale e linguistica dell’Istria. Molto interessanti i temi elaborati come anche la bravura, l’entusiasmo e la simpatia di tutti i ragazzi nel presentare i risultati e il lavoro svolto.

Gli stand dei partecipanti

I progetti, che prevedevano un cortometraggio o una proiezione, sono stati presentati in seguito presso la sala del cinema. Hanno partecipato alla conclusione del progetto 38 scuole elementari istriane, che hanno fatto conoscere agli altri il proprio lavoro attraverso l’allestimento degli stand e la presentazione delle ricerche fatte presso la palestra della Scuola elementare italiana “Edmondo De Amicis”. Dopo l’allestimento dei punti di presentazione e la visita degli stessi, è seguita l’inaugurazione ufficiale del Festival con un programma artistico-culturale al quale hanno partecipato diverse scuole, mentre la scuola ospitante, la SEI “Edmondo De Amicis”, ha partecipato con il loro coro “Angeli bianchi”, intonando la canzone “Buie mia bella”, scritta e composta dalla maestra di musica e dirigente del coro, Vesna Jugovac Pavlović.

Il sostegno della Regione

“La Regione istriana sostiene e sosterrà sempre le scuole – ha dichiarato Valter Flego, presidente della Regione Istriana –, in quanto l’Istria, intesa come Regione multiculturale, bilingue, altamente sviluppata desidera venir inclusa nel lavoro didattico-pedagogico degli istituti che si occupano di educazione e istruzione, con l’intenzione di promuovere Progetti come questo. Quest’anno al progetto hanno partecipato 38 scuole elementari, ce ne sono ancora 10 che fisicamente non siamo riusciti a includere, ma credo che il prossimo anno ce la faremo”.

Le autorità presenti

In sala c’erano anche numerosi direttori e direttrici delle scuole elementari, il sindaco della Città di Buie, Fabrizio Vižintin, l’assessore per la cultura della Regione istriana, Vladimir Torbica, la vicepresidente della Regione, Giuseppina Rajko, il presidente del consiglio cittadino, Rino Duniš e la vicesindaca della Città di Buie, Arianna Braico.

Storia e cultura del territorio

L’istituzionalizzazione dell’insegnamento della storia e della cultura del territorio è un progetto importante che la Regione istriana ha iniziato con i bambini in quanto saranno loro che trasmetteranno e condivideranno le tradizioni, la cultura, la lingua, gli usi e costumi. L’intento è quello di trasmettere a loro i valori del bilinguismo e della multiculturalità, facendogli conoscere le peculiarità di ogni più piccolo e nascosto angolino dell’Istria. Col desiderio di unificare istituzionalmente le attività, le manifestazioni e i programmi che da decenni fanno parte della scena istriana, la Regione ha creato questo programma che dà la possibilità di vivere l’Istria in pienezza, mantenendo le sue ricchezze anche nelle generazioni che verranno.

Amare la propria terra

Il Progetto viene svolto in più fasi e include la collaborazione di tutti gli istituti scolastici, da quelli prescolari alle scuole elementari e medie superiori. Di fondamentale importanza la collaborazione attiva con la società, Associazioni, Città e Comuni che sono di sostegno e aiuto alle scuole di ogni ordine e grado. Amare la propria terra vuol dire amare le persone, la natura, la storia e il futuro non solo del proprio paese, città, luogo natio, ma molto di più. Il Progetto, quindi, raccoglie tutte le attività, le canzoni, i sonetti, i racconti, le storie e le scoperte che le scuole di ogni ordine e grado curano all’istriana, in silenzio, con tanto amore, con tanta cura e passioni nascoste di insegnanti, educatori e professori e della società istriana in generale.

Numerosi gli argomenti

Un unico tema, quello della territorialità, che ha partorito numerosi argomenti, dal regno delle castagne, rappresentato in modo culinario dalla SE di Portole, alle credenze e superstizioni nel Buiese, Colonia Iulia Parentinum, Rovigno e l’Istria nell’età barocca, le usanze di Gimino, fino alla creazione del dizionario della parlata di Torre dal 1900 al 1960, con relative foto ai capi di abbigliamento di quell’epoca.

Un’opportunità per tutti

È stata quindi un’opportunità per studenti e insegnanti di incontrarsi, socializzare e scambiare idee e tradizioni sull’identità istriana, multiculturale, ricca, bilingue, imparando a custodire e curare le tradizioni, gli usi e costumi, le lingue i dialetti, la flora, la fauna e le ricchezze culturali storiche materiali e immateriali. Le scuole che hanno ospitato la 3ª edizione del Festival della territorialità sono la SEI “Edmondo De Amicis” e la SE “Mate Balota” di Buie.

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