La Leonardo Da Vinci riscopre la Parenzana

Una bella e piacevole avventura che ha fatto conoscere a molti alunni alcuni tratti e scorci del territorio ancora sconosciuti

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La Leonardo Da Vinci riscopre la Parenzana

In ricorrenza della Giornata olimpica croata, nonché della tradizionale Festa dell’uva, si è svolta pure una giornata sportiva ed ecologica alla quale hanno partecipato pure alunni e insegnanti della Scuola media superiore italiana “Leonardo Da Vinci” di Buie con altri alunni delle scuole locali.
L’iniziativa è pensata con lo scopo di incentivare i cittadini di tutte le fasce d’età, particolarmente i bambini e i giovani, a praticare attivamente lo sport, una passione di molti, soprattutto giovani, che trovano nel praticare un’attività sportiva uno spazio formativo, di socializzazione e preparazione atletica fondamentale per la crescita, il tutto però senza eccessive pressioni a essere sempre e comunque i numeri uno. Spronare i ragazzi a fare del loro meglio va sempre bene, ma solo fino a che questo rimane nei limiti della sportività, della correttezza e del rispetto dell’individuo.
Quindi, una bellissima scampagnata iniziata, dopo l’appello, dal Colle delle scuole, per poi attraversare il campo di calcio del Club calcistico di Buie e intraprendere il tratto della Parenzana fino alla stazione di Tribano, per poi toccare le campagne del grisignanese dove, dopo una sosta per la merenda, non sono mancati momenti di gioco comune come la pallavolo e il calcetto.

Lungo la Parenzana

Oltre a essere una pratica sociale, divertente e istruttiva, lo sport praticato in età giovanile ha anche dei risvolti positivi sulla salute e sullo sviluppo, da un punto di vista fisico e strutturale. Innanzitutto lo sport, grazie agli esercizi, agli sforzi e ai movimenti che comporta, favorisce un regolare ed equilibrato sviluppo dell’apparato osseo e scheletrico, nonché un rinforzo delle fibre muscolari. A livello cellulare e di funzionamento interno, lo sport e l’attività motoria possono contribuire ad attivare e regolarizzare il metabolismo, a regolarizzare la circolazione e la pressione sanguigna, collaborando allo sviluppo armonico degli organi e delle altre parti del corpo.
Emotivamente, invece, lo sport può rappresentare una prima palestra della vita, che permetterà ai giovani di imparare e comprendere il funzionamento del proprio corpo, le sue reazioni, i suoi limiti, le sue potenzialità, acquisendo una maggiore conoscenza e consapevolezza di sé, e spingendoli, nel corso del loro percorso di crescita, a coltivare il desiderio di mettersi alla prova e di testare le nuove capacità acquisite. Una bella e piacevole avventura che ha fatto conoscere a molti alunni alcuni tratti e scorci del territorio ancora sconosciuti dando così il via, in un modo un po’ diverso, al nuovo anno scolastico.

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