Il Centro per l’inclusione di Buie festeggia il 12º della fondazione

L’anniversario è stato ricordato con l’apertura di una mostra e una tavola rotonda

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Il Centro per l’inclusione di Buie festeggia il 12º della fondazione
L’intervento di Edi Andreašić. Foto: ERIKA BARNABA

Il Centro per l’inclusione e il supporto nella comunità di Buie ha festeggiato solennemente il 12º anniversario dalla fondazione. Giovedì, nel museo Lapidarium di Cittanova, sono stati tre gli appuntamenti che hanno sollevato importanti discussioni volte a portare dei cambiamenti nell’istituzione. Il primo incontro ha visto l’inaugurazione della mostra delle opere d’arte realizzate dai membri del Centro. Trenta quadri creati negli ultimi due anni con varie tecniche assieme ai dipendenti dello stesso Centro e all’artista Dobre Grnčaroski.

A inaugurare la mostra è stato Edi Andreašić, oggi grande amico del Centro, ma al momento della sua fondazione sindaco di Buie. Nel suo intervento ha ricordato gli inizi, dedicando la mostra a due promotrici dell’apertura del Centro, Milojka Maračić, insegnante della sezione speciale alla SE “Mate Balota” di Buie e Anita Altin, madre di uno dei membri del Centro, che non hanno partecipato ai festeggiamenti per motivi di salute. L’esposizione rimarrà aperta fino al 22 aprile.
Il Centro per l’inclusione e il supporto nella comunità offre un soggiorno di mezza giornata per adulti con disabilità intellettive, provenienti da tutto il Buiese. Le attività sono orientate alle persone diversamente abili con lo scopo di migliorare la qualità della loro vita e integrarle in quella sociale e nel mondo del lavoro. Offre servizi di supporto a una decina di persone provenienti da Buie, Umago, Cittanova e Grisignana. Sport e attività ricreative, laboratori educativi e di socializzazione, attività artistiche e creative, sono solo alcuni dei contenuti che sono implementati presso il Centro, progettati assieme ai membri.

Legge sull’assistenza personale
All’inaugurazione della mostra è seguito un dibattito. Oltre ai membri del Centro buiese, accompagnati dai dipendenti Marko Đaković, Vedran Janić, Manuela Rota e Ana Boroš e agli amici dei Centri per l’inclusione di Parenzo, Pisino e Albona, vi hanno partecipato pure Zvjezdana Bogdanović, consigliere del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marija Pletikos, segretario di Stato dello stesso Ministero, Manuela Krepčić, professionista specializzata per l’assistenza sociale e sanitaria della Città di Parenzo, la pedagoga sociale Tihana Mikulčić, oggi direttrice della Casa per gli anziani di Parenzo, con una pluriennale esperienza nel campo della salute mentale, Sebija Calcina, direttrice del Centro per l’assistenza sociale Buie, Vedran Korelić, dello stesso Centro, Robert Raste, presidente dell’Associazione dei distrofici dell’Istria, Alma Zulim, rappresentante dell’Associazione dei non udenti dell’Istria, Mirko Gortan e Milka Matas, del Centro per l’assistenza sociale di Parenzo, Tea Rubesa, difensore delle persone con invalidità, Claudio Stocovaz, sindaco di Grisignana, Vivijana Fakin, vicesindaco di Cittanova in quota CNI, Svetlana Stojanović, in rappresentanza dell’Associazione regionale delle persone affette da paralisi cerebrale, Fabrizio Vižintin, sindaco di Buie, Maurizio Sinković, legale della Città di Buie, Slaviša Šmalc, assessore all’Amministrazione generale e alle Attività sociali della Città di Umago, Zlatko Kuftić, presidente dell’Associazione dei non vedenti della Regione istriana, affiancato da Indira Huidur Kosi e Samanta Holli, Marko Perkov, responsabile del Centro per l’inclusione e il supporto nella comunità di Pola e Branka Peurača, in rappresentanza del Centro studi di servizio sociale della Facoltà di Giurisprudenza di Zagabria.
È stata presentata quindi la Legge sull’assistenza personale, incontro coadiuvato dalle rappresentanti del Ministero e nel quale sono state presentate le possibilità di migliorare l’inclusione nella società e consentire alle persone con disabilità di vivere nel modo più indipendente possibile. Il servizio d’assistenza alla persona comprende un assistente personale per le persone con disabilità fisiche, psichiche e intellettive, un accompagnatore per i non vedenti e un intermediario comunicativo per i sordomuti e i sordociechi. Zvjezdana Bogdanović e Marija Pletikos hanno quindi spiegato come questa Legge abbia organizzato il servizio d’assistenza alla persona, il suo contenuto e le modalità di erogazione del servizio, la procedura per il riconoscimento del diritto allo stesso, le condizioni per i prestatori, l’appalto, i registri, la vigilanza, il finanziamento del servizio, il risarcimento danni, le contravvenzioni, le disposizioni penali e altro.

«Io contribuisco»
La solennità si è conclusa con una tavola rotonda intitolata “Io contribuisco” sul tema dell’alloggio assistito per le persone con disabilità intellettiva nell’area del Buiese e del Parentino, durante la quale è stata rilevata la necessità d’introdurre nuovi servizi non istituzionali nella comunità locale. Sono state inoltre presentate e discusse le possibilità di implementazione dei servizi abitativi organizzati per adulti con difficoltà intellettiva nelle due aree.
I festeggiamenti erano indirizzati a contribuire alla campagna pubblica “Io contribuisco” volta a sensibilizzare la cittadinanza sul diritto delle persone con disabilità intellettive a partecipare alla vita della comunità e sono stati organizzati nell’ambito del progetto “Sviluppo, diffusione e miglioramento della qualità dei servizi sociali non istituzionali del Centro per l’inclusione e il supporto nella comunità”, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, i professionisti del settore, le famiglie delle persone con disabilità intellettive e i rappresentanti delle autonomie locali, sui diritti delle persone con disabilità intellettive, in primo luogo quello a partecipare alla vita della comunità, come pure sull’importanza dell’accessibilità ai servizi sociali non istituzionali.

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