Filodrammatiche Con Torre e Matterada si ride: tanto

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Filodrammatiche Con Torre e Matterada si ride: tanto

​UMAGO | Il dialetto piace. Piace perché è bello, soprattutto nelle commedie “fatte in casa”, quelle che vengono spontanee, con l’unico fine di divertirsi e di far divertire. Due di queste sono state rappresentate sabato sera al teatro della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago, gremito di gente, che se n’è tornata a casa contenta.

Il primo lavoro è stato quello della CI di Torre, intitolato “Rizi e caprizi“, una commedia appunto di “fattura casalinga”, con attori molto bravi, stacchi frequenti e divertenti. Applausi a scena aperta per la coreografia, l’interpretazione e la trama, semplice ma spassosa. Ružica Bibulić Knapić, Gianni Pomasan, Morena Simonovic, Franko Kodan, Lina Tomasov, Dina Žužić, Antica Gašparini e Gaetano Benčić sono gli attori della filodrammatica dei torresani. Comunità molto dinamica, diretta da Roberta Stojnić.
Umago e Torre sono molto vicine, in mezzo c’è solo Cittanova, anche il modo di parlare è quasi uguale, eppure i torresani hanno un accento diverso. Soprattutto le donne, molto sensuali sulla scena, anche perché la parte che interpretano è legata a un forte e ironico erotismo. O è così che appare. L’allusione col “gua“ ovvero l’arrotino che appunto girava un tempo i paesi per affilare lame e coltelli, è indovinato. Il resto lo fanno la fantasia maschile, ma anche quella femminile. Se si sono osservati bene scena e pubblico si è capito subito che il feeling c’è stato, ed è stato grande.
Sembrava di essere in un salotto di parrucchiere a Umago, oppure in qualsiasi parte dell’Istria, dove i discorsi sono simili, ma molto più aperti nei paesi, perché nelle città la confidenza è sempre…poca. Una commedia spontanea, che ha il passaporto per qualsiasi teatro, di alto gradimento, soprattutto nel finale con i…tanga acquistati per l’8 marzo. Il resto è facilmente intuibile.

«Pericolo in mutande»

​Dopo i torresani è stata la volta di Matterada che ha messo in scena una commedia ancora meno….seria, dal titolo intrigante “Pericolo in mutande“ con l’adattamento curato dagli “Hortis’ Attori “ dall’omonima farsa di Franco Roberto con qualche aggiunta di Vlado Rota che figura anche come interprete e regista.
Gli attori, in ordine di apparizione sono Manuela Gerbac, la cameriera del Grand Hotel, Sandro Grbac, il portiere del Grand Hotel, Franko Benolić, il direttore del Grand Hotel, Gloria Kozlović, una turista in arrivo, Nikol Belušić, una giovane cliente e Vlado Rota, ispettore di Polizia.
In scena troviamo un impeccabile portiere d’albergo che durante il suo servizio scopre con imbarazzo che la sua divisa non è in ordine e si lascia convincere dalla cameriera a restare dietro il bancone, senza pantaloni in attesa di averli di ritorno stirati. Naturalmente nel frattempo si creano degli equivoci che il portiere dovrà fronteggiare con prontezza di spirito. Essendo un lavoro spassoso, la trama è semplice, e per questa ragione cattura l’attenzione del pubblico.
In scena troviamo attori che sono sulla breccia da molti anni, dunque collaudati, come Sandro Grbac, spontaneo, e molto bravo, ma anche Franko Benolić, e gli altri hanno interpretato la scena a meraviglia. La commedia piace proprio per la spontaneità degli attori e la semplicità della trama. Il pubblico oggigiorno si vuole divertire, vuole ridere, e anche con una piccola commedia lo può fare.
Il piccolo teatro della CI di Umago è il luogo ideale per la rappresentazione di questi lavori perché offre un ambiente caldo e un contatto diretto con la scena: gli attori possono esprimersi in modo semplice, spontaneo, fluido e questo rende l’atmosfera gradevole per tutti. Per questo alla fine il pubblico può premiare gli attori con applausi e complimenti, pronunciati in tutta libertà, perché durante la rappresentazione si diventa amici. Bello e dovuto, infine, lo scambio di doni, e i ringraziamenti della presidente della CI ospitante, Floriana Bassanese Radin.

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