Da Pola a Pinguente sul treno bike friendly

Con il progetto ICARUS sono state gettate le basi per un ulteriore sviluppo della ferrovia in Istria

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Da Pola a Pinguente sul treno bike friendly

Da Pola a Pinguente in bici… in treno. Verrebbe da chiedere: treno o bici? E la risposta sarebbe: entrambi. Ieri, in bella mostra sui binari davanti alla stazione ferroviaria, è stato presentato il nuovo treno per il trasporto di bici sulla tratta Pola – Pinguente, realizzazione del concept “Istra bike and train”, nell’ambito del progetto europeo ICARUS.

Per l’occasione, sono intervenuti il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, il direttore dell’IDA, Boris Sabatti, il direttore del Servizio trasporto passeggeri delle FFSS, Željko Ukić (partner progettuale) e il parlamentare Anton Kliman.

Anton Kliman, Boris Miletić, Željko Ukić e Boris Sabatti

Un progetto da 16,5 milioni

Sabatti ha specificato che, su iniziativa dell’IDA è stata avviata la collaborazione con le Ferrovie dello Stato – Servizio trasporto passeggeri, per creare in penisola un nuovo prodotto per il mercato e rivitalizzare la ferrovia in Istria guardando in primo luogo a chi, turisti o residenti, si muove in bici. Da qui questo treno attrezzato per accogliere a bordo persone e bici. Il progetto ha un valore totale di 16,5 milioni di kune, nel quale l’IDA partecipa con 1,5 milioni. In una seconda fase, a questo si allaccerà il progetto MIMOSA (cui IDA sta già lavorando) e che prevede l’uso di una tessera digitale (Smart card) per il trasporto alternativo: darà nuove opportunità di sviluppo all’economia della penisola e favorirà gli spostamenti in Regione. Se ne parlerà entro breve. Ritornando al progetto presentato ieri, si è detto della collaborazione con la Città di Rovigno e il Comune di Canfanaro, che ha consentito di ripensare la vecchia ferrovia che univa le due realtà, ora diventata pista ciclabile.

Modificare le abitudini dei passeggeri

Nel rivolgersi ai presenti, Željko Ukić ha tenuto a precisare che con il progetto ICARUS sono state poste le basi per una futura collaborazione nell’ambito dell’ulteriore sviluppo della ferrovia in Istria. “Con l’integrazione di diverse modalità di trasporto intendiamo modificare le abitudini dei viaggiatori/passeggeri e contribuire alla diminuzione delle emissioni dei gas serra e quindi inserirsi nelle tendenze del Piano verde dell’UE. In questo s’inquadra pure l’acquisto di nuovi treni: entro la fine del 2023 saranno su rotaia 30 treni con motori elettrici. Il progetto è parzialmente finanziato con i mezzi dell’UE. Infine, nell’ambito del Programma nazionale di recupero delle Ferrovie, si provvederà all’acquisto di due prototipi di treni a batteria. Infine, nell’ambito del Programma operativo Competitività e coesione si sta provvedendo alla stesura di un piano per l’acquisto di nuovi treni da impegnare sulle tratte non elettrificate. Entro il 2027 questi treni saranno in uso pure in Istria.

Il parlamentare Anton Kliman (HDZ) si è allacciato al discorso di Ukić per ricordare che il Ministero del Mare, trasporti e infrastrutture e le FFSS hanno siglato un contratto per lo screening del tracciato ferroviario da Pola alla Slovenia. Ora si è in attesa del bando del concorso (valore stimato 6 milioni di kune) per accedere all’analisi e individuare la soluzione migliore per l’elettrificazione e la ricostruzione della tratta. Si tratterebbe, in ultima analisi, di aprire le porte all’economia: raggiungendo Divaccia, praticamente si ha accesso a tutta l’Europa.

In treno e in bici

La transizione verde

Lo zupano Boris Miletić non ha nascosto la soddisfazione per la realizzazione del progetto; il treno, infatti consentirà il trasporto multimodale di passeggeri e biciclette, e sarà una nuova offerta indirizzata ai residenti e ai turisti. Si è complimentato con l’IDA per la realizzazione: “Quando abbiamo fondato l’Agenzia, molti hanno chiesto il perché. Oggi, praticamente tutte le Regioni ne hanno una sul comprensorio. In penisola l’Agenzia di sviluppo ha saputo realizzare 50 progetti attirando 500 milioni dai Fondi dell’UE. L’Istria ha guardato alla transizione verde già negli anni ‘90… certo, è passato un po’ di tempo, però l’iniziativa ha trovato terreno fertile”

La settimana prossima verrà definito l’orario di transito del treno: quella di ieri è stata una cerimonia squisitamente introduttiva.

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