Arsia. Bajramović rassegna le dimissioni

Il consigliere rinuncia alla funzione nell’ambito del parlamento locale e a quella di presidente della sezione locale dell’SDP. A monte della decisione, le mancate risposte del sindaco alle interpellanze

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Arsia. Bajramović rassegna le dimissioni
Mladen Bajramović. Foto: TANJA ŠKOPAC

Mladen Bajramović ha deciso di dimettersi dalla sua funzione di consigliere del Comune di Arsia e da quella di presidente della sezione locale del Partito socialdemocratico (SDP). La decisione ci è stata confermata mercoledì pomeriggio ed è dovuta agli eventi legati alla seduta del Consiglio comunale di Arsia del 12 ottobre scorso, quando Bajramović e altri cinque consiglieri dell’opposizione avevano deciso di abbandonare i lavori della riunione in segno di protesta per il fatto che il sindaco Glorija Paliska non avesse risposto alle interpellanze avanzate durante le precedenti riunioni consiliari.

«La politica non è la mia vocazione»
“L’opinione pubblica ha avuto modo di essere informata delle recenti agitazioni politiche nel Consiglio comunale di Arsia. Come consigliere dell’opposizione, sono perfettamente consapevole del mio ruolo e della responsabilità per quanto riguarda la partecipazione al processo decisionale e l’abbandono della riunione consiliare del 12 ottobre scorso. Allo stesso tempo devo essere sincero e non mi vergogno di ammettere pubblicamente di non aver saputo affrontare la reazione e le risposte della maggioranza nel Consiglio, non disponendo di sufficienti competenze politiche o del coraggio per un’ulteriore reazione politica –, scrive Bajramović in un comunicato stampa –. Ho preso ogni mia decisione autonomamente, senza essere influenzato da altri. Quella di accettare l’incarico di consigliere del Comune di Arsia è stata una delle mie migliori decisioni, con cui ho avuto una conferma definitiva che la politica non è la mia vocazione. Colgo l’occasione per chiedere pubblicamente scusa agli elettori e ai colleghi di partito, innanzitutto a quelli che fanno parte del Consiglio, che ho deluso con la mia decisione di dimettermi e che lo hanno scoperto dai media”.
Nel prosieguo ha voluto scusarsi anche con il sindaco Glorija Paliska, definendo il proprio atto una sua responsabilità e obbligo morale. “Non avevo la minima intenzione d’imputare al sindaco un viaggio che non ha mai avuto luogo”, dice Bajramović, riferendosi alla sua domanda legata alla Grecia e citata dal sindaco in un’intervista televisiva come esempio di buone prassi nel campo della rivitalizzazione degli impianti industriali dismessi, come l’ex miniera Carlotta di Arsia. Paliska l’aveva interpretata come un’imputazione di un viaggio a spese dei contribuenti, confermando in seguito di essere disposta ad avviare una causa legale contro Bajramović. Come dice l’ormai ex consigliere comunale, la sua intenzione era, invece, quella di sollecitare il sindaco ad accettare una conversazione costruttiva con un obiettivo molto più positivo. “Siccome il sindaco ha detto che le ho rovinato la reputazione non soltanto ad Arsia, ma anche nello spazio pubblico in generale, colgo l’occasione di chiederle scusa, un’altra volta, pubblicamente. Mi assumo tutta la responsabilità, per cui mi dimetto dalla funzione di consigliere. Allo stesso modo mi scuso anche a nome personale se l’ho offesa in qualsiasi altro modo con parole o atti”, dice Bajramović, affermando di aver voluto contribuire come consigliere allo sviluppo della comunità locale e di non aver voluto mai offendere nessuno o essere un ostacolo per le ambizioni politiche di qualcuno.

Disposto a collaborare
“Desidero inoltre rimarcare che non parteciperò alla definizione di alcun tipo di valutazione, commenti o pareri riguardo alle attività politiche del sindaco, del Consiglio comunale e del Comune di Arsia. Infine, vorrei sottolineare di essere disponibile a condividere le conoscenze e l’esperienza nel campo della valorizzazione del patrimonio minerario e industriale che ho acquisito partecipando a numerosi progetti dell’Unione europea, realizzati in diverse Città e Paesi europei.
Se qualsiasi componente della comunità locale, il sindaco o il Comune, ritiene che io possa contribuire alla qualità delle idee, dei progetti e dei programmi legati ai valori minerari, industriali e architettonici di Arsia, sarà un mio obbligo morale e un onore accettare l’invito alla collaborazione. Sottolineo un’altra volta di aver preso questa decisione in modo del tutto autonomo e a beneficio di tutti coloro che partecipano al processo decisionale nel Comune di Arsia e chiedo che venga rispettata”, conclude Bajramović, il quale ha voluto augurare a tutti i cittadini di Arsia una buona giornata del Comune, che ricorre il 4 novembre prossimo, salutando con un “Sretno” (Buona fortuna), il tradizionale saluto di buon auspicio rivolto ai minatori che scendevano in miniera.

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