Università: dati incoraggianti e molte sfide da affrontare

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Università: dati incoraggianti e molte sfide da affrontare

Nella sala congressi della Facoltà di Edilizia nel Campus di Tersatto è stato celebrato ieri il Dies Academicus, ossia la Giornata dell’Università degli studi di Fiume, che quest’anno ha una valenza particolare, dal momento che ricorre nel 45º anniversario dell’Ateneo fiumano e nel 385º dell’istruzione superiore nel capoluogo del Quarnero. L’evento si è svolto con il patrocinio del Presidente della Repubblica, Kolinda Grabar Kitarović, e nel suo ambito è stato conferito il dottorato honoris causa dell’Università di Fiume all’accademico ed ex rettore Daniel Rukavina, per il suo particolare contributo d’importanza duratura alla comunità, come pure il titolo di professori emeriti ai prof. Julijan Dobrinić della Facoltà di Ingegneria, Čedomir Benac della Facoltà di Edilizia, Branko Blažević e Vidoje Vujić della Facoltà di Management turistico-alberghiero di Abbazia. Infine, a 22 migliori studenti sono stati conferiti i Premi del rettore. Oltre ai rappresentanti del mondo accademico nazionale, alla cerimonia hanno preso parte pure gli esponenti di Atenei di Slovenia, Bosnia ed Erzegovina e Italia, nonché il console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, e l’arcivescovo di Fiume, mons. Ivan Devčić.

All’inizio della cerimonia è stata letta la lettera del presidente Kolinda Grabar Kitarović, la quale ha ricordato l’importanza di Fiume per lo sviluppo dell’istruzione superiore e ha ricordato i due anniversari di rilievo celebrati dall’Università. Ha pure dichiarato che prenderà parte con piacere alla tavola rotonda sull’istruzione superiore se non avrà altri impegni statali.

Risultati incoraggianti

La rettrice Snježana Prijić Samaržija ha esordito presentando i risultati relativi all’operato dell’Università. In quest’ambito ha osservato che è in crescita il numero di studenti che scelgono quest’Ateneo, come pure il numero di corsi di studio. In crescita pure la mobilità degli studenti e il numero di quelli stranieri. Per quanto riguarda l’indice di soddisfazione con le condizioni di studio, la media è di 3,89. Cresce pure il numero di dottorati e di dottorandi, come pure la quantità di pubblicazioni scientifiche di qualità, di borse studio, di progetti portati avanti in collaborazione con la comunità locale, ma anche di mezzi destinati ai giovani ricercatori, che sono aumentati del 50 per cento. L’Università di Fiume sta progressivamente scalando le varie graduatorie europee e internazionali di istituzioni universitarie.
“Oltre a questi dati incoraggianti, è necessario volgere pure l’attenzione sulle sfide che dobbiamo superare: finanziamenti scarsi, poca flessibilità nelle innovazioni nell’insegnamento, ambiente non incoraggiante, il più basso tasso di democrazia fin dal 2006 e via dicendo. In tutti questi aspetti, la Croazia sta registrando un progressivo calo – ha rilevato la rettrice –. La responsabilità di questa situazione nel Paese, nell’istruzione e nella scienza ricade soprattutto su di noi, ovvero sulle istituzioni. Siamo consapevoli che è necessario sviluppare istituzioni stimolanti e giuste che curano il bene comune, tuttavia queste vengono viste con avversione. Quando i valori come il bene comune, l’etica, l’onestà e la nobiltà si dissociano e riducono a una mera dimensione tecnica di successo, inizia la crisi della società. Noi siamo capaci di scegliere dirigenti di qualità e di cambiare quelli che non lavorano bene, abbiamo il potere di influire sulle decisioni, per cui non dobbiamo perderci d’animo e accettare niente di meno che i migliori”, ha concluso la rettrice.

Pieno sostegno della Città

A nome del Consiglio dei rettori della Croazia, ai presenti si è rivolto il rettore dell’Università degli studi di Osijek, Vlado Guberac, il quale si è detto impressionato dalla velocità con la quale l’Ateneo fiumano si sta sviluppando. “L’Università di Fiume cresce nella giusta direzione e questo è tutto merito delle persone che vi lavorano e che sono la vera forza di quest’istituzione”, ha concluso Guberac. Il vicesindaco Marko Filipović ha osservato che la tradizione e la qualità dell’Università sono custodite dagli scienziati, docenti, ma anche dai volontari che vi operano. “L’Ateneo gode del pieno sostegno della municipalità, in quanto senza il suo contributo questa città non potrebbe essere ciò che è e non potrebbe crescere ulteriormente – ha rilevato –. Fiume è aperta alle diversità e tutela i diritti e le libertà. Non sorprende, pertanto, che molti studenti fuori da Fiume scelgano di frequentare questa Università”. La vicepresidente della Regione litoraneo-montana, Marina Medarić, ha ricordato che questa è una delle Regioni più sviluppate della Croazia e uno dei meriti va senza dubbio all’Ateneo fiumano, in quanto i giovani istruiti sono la base del successo e il capitale più prezioso, per cui bisogna fare di tutto per trattenerli qui.
A nome del premier Andrej Plenković e del ministro della Scienza e dell’Istruzione, Blaženka Divjak, ai presenti si è rivolta Branka Ramljak, segretario di Stato del detto ministero, la quale ha sottolineato che è essenziale non accontentarsi della mediocrità e cercare sempre di eccellere, misurarsi con i migliori. Ha pure ricordato che sono quattro i punti principali sui quali si basa l’operato del ministero della Scienza e dell’Istruzione: la riforma curricolare delle scuole elementari, quella delle scuole di avviamento professionale, la rilevanza dell’istruzione superiore e la sua eccellenza. “Abbiamo un’enorme responsabilità verso la società e soprattutto verso i giovani – ha puntualizzato Branka Ramljak –. Essi devono essere abilitati per il mercato del lavoro del XXI secolo”, ha concluso.

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